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Tutta la Bao che puoi leggere

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Alcuni ristoranti, soprattutto all'estero, fanno delle offerte, generalmente a buffet "all you can eat": paghi un fisso, e poi mangi a crepapelle.

Ci avete mai pensato che questo si può estendere ai fumetti?
No?

Bao lo fa: qui sotto trovate l'offerta, a seguire le modalità per aderire.








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Lo reperiremo a stretto giro.

Grazie.

BD-JPOP-GP: offerta di ottobre e novità di novembre

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Il gruppo BD-JOP-GP lancia una offertona e... annuncia le novità di novembre.
Tanti titoli, tanto Nagai (anche inedito), ma non solo.

Leggete pure...




Per tutto il mese, dal 2 ottobre al primo novembre, sarà possibile acquistare i titoli J-Pop, GP Manga ed Edizioni BD (Fumetti, Comics e Rock) con uno sconto del 25%. È il più vasto catalogo di manga e fumetti a essere protagonista di una promozione del genere.


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Infine, alcuni spoiler sulle novità novembrine.
Tenetevi forte...

GOD MAZINGER di GO NAGAI
Prezzo € 9,90
Volume unico.



DEVILMAN VS GETTER ROBOT di GO NAGAI
Prezzo € 7,50
Volume unico.



WALLMAN 1 di BOICHI
Prezzo € 6,00
Disponibile EDIZIONE VARIANT, disponibile per il primo che si abbona alla serie da Antani Comics, prenotando anche la regular!



 VIOLENCE JACK 1 di GO NAGAI
Prezzo € 9,90
Terzo tentativo! Sarà la volta buona?



GETTER ROBOT 1 di NAGAI, ISHIKAWA
Prezzo € 7,50



GUNDAM - IL PIANO PER UCCIDERE GIREN 1 di Ark Performance
Prezzo € 5,90



INEDITO di GUIDO CREPAX
Euro 20,00
Formato 21,5 x 30,5 cm, cartonato, 200 pagine b/n



BELUSHI di SCHIAVONE, MANERA
Euro 11,90
Formato 17x24 cm, cartonato, 96 pagine b/n.



FIGLI DELLE TENEBRE - STORIA DI BURZUM di BERTAINA, RAGAZZONI
Euro 11,90
Formato 17x24 cm, cartonato, 96 pagine b/n



SIGNAL TO NOISE di GAIMAN, McKEAN
Euro 16,00
Formato 21,5 x 30,5 cm, cartonato, 92 pagine a colori.



SUPER ROBOT FILES di FABRIZIO MODINA
Euro 20,00
Formato 17x24 cm, 200 pagine a colori.



L'ALTRO OCCHIO DEL RINOCERONTE di DANIELE DACCO'
Euro 6,90
Formato 15x21 cm, 96 pagine b/n



Sono rotondi, volano e sono arrabbiati. Sono i pennuti più famosi degli ultimi anni, protagonisti del gioco per cellulari più famoso del mondo con oltre 2 miliardi di download. E, certo, ci sono anche i maiali.
Quest'autunno, gli Angry Birds arrivano a fumetti! Due volumi di avventure colorate e divertenti, con chicche firmate da autori come Corrado Mastantuono, Giuseppe Ferrario e Lewis Trondheim!

Angry Birds voll. 1 e 2 
Euro 9,90
Uscita: 20 novembre

Lucca ci fa gli "scherzetti"

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Si ricomincia a parlare di Lucca.

Intanto, ci siamo.
Come sempre, "fuori", per i soliti motivi. D'altronde, sono stato chiaro: o "fuori" o nulla.

Ma, al di là di questo, la fiera e tutto il contorno, danno sempre ottime occasioni di scoprire cose che definire "interessanti" sarebbe riduttivo...

Seguiteci.




Leggete qui:

LUCCA, 3 ottobre – Il Comune di Lucca accontenta Confcommercio mette i bastoni fra le ruote ai ‘negozi a tempo’ alimentari che potrebbero sbarcare in città per Lucca Comics, anticipando con una ordinanza al 17 ottobre il limite temporale di presentazione della 'Segnalazione certificata di inizio attività'. Nella noto diffusa da Palazzo Orsetti si parla di "decisione è presa in accordo con il Dipartimento per la sicurezza alimentare della Asl, che ha fatto presente come la presentazione di una grande quantità di Scia immediatamente a ridosso della manifestazione, abbia nelle scorse edizioni reso di fatto impossibile mettere in campo le verifiche e i controlli necessari a garantire la sicurezza alimentare". 
Dalle dichiarazione dell'associazione dei commercianti invece si desume che il provvedimento è frutto di un accordo con un Confcommercio, che si dice "soddisfatta nel commentare l’accordo raggiunto con il Comune, sancito da una apposita ordinanza che impone a tutti i temporary store dediti alla somministrazione di cibi e bevande in occasione di Lucca Comics & Games di presentare al Comune stesso la Scia entro il 17 ottobre". 
Nei fatti, visti i tempi repentinamente accorciati, l’ordinanza potrebbe tener lontano dalla città chi non si è attrezzato per tempo per aprire un ‘temporary store’ alimentare durante i Comics, soddisfacendo anche le richieste dell'associazione di categoria che già si era lamentata per questa opportunità commerciale a suo avviso penalizzante per quei ristoratori che nei giorni della manifestazione si vedono piovere accanto concorrenza che incide negativamente sui loro incassi. 
D’altra parte finché erano negozi settoriali specializzati in fumetti e gadgets non c'era forte impatto sull'offerta della città, ma semmai su quella della fiera, dall'anno scorso sono sbarcati quelli di generi alimentari e una loro capillare diffusione potrebbe davvero imbattersi sull'indotto locale in modo significativo. La questione dei ‘negozi a tempo’ non è affatto banale, visto che la libera concorrenza è si un cardine del commercio ma iniziative di questo tipo non si inseriscono certo nel mercato con gli stessi oneri ed obblighi delle attività stanziali. 
“Si tratta di un argomento che ci sta particolarmente a cuore e che per primo è stato sollevato dalla nostra associazione - commentano in coro Confcommercio, Fipe e Commissione Centro Storico -. In ballo ci sono la qualità dell’offerta commerciale e la tipicità gastronomica del territorio, e la salvaguardia di tutte quelle attività di settore che all’interno della città operano per tutto l’anno, accollandosi così anche l’onere dei periodi di bassa stagione. E attività, per inciso, che attendono Lucca Comics per tirare una importante boccata di ossigeno in vista proprio dell’arrivo del periodo di bassa affluenza turistica. Dopo l’esplosione dei temporary alimentari nel 2013 – aggiungono – sapevamo che anche quest’anno c’erano tante persone interessate ad aprire attività mordi e fuggi, soprattutto per la vendita di cibi e bevande. Per questa ragione, già da mesi ci eravamo attivati con l’amministrazione comunale, così da approntare una sorta di regolamentazione di questo fenomeno".

Effettivamente, è giusto.
In materia alimentare, serve serietà.
Per cui, per fare i controlli necessari, è saggia l'idea di anticipare il termine di scadenza.
Il comune ha a cuore la salute dei propri cittadini e turisti.
Punto.
Discorso chiuso.


Poi, però... andando un po' oltre, facendo il lavoro che dovrebbe fare il giornalista, figura evidentemente assente nel nostro settore, dove magari molti hanno paura di scrivere qualcosa "contro" Lucca (ci sarà pure qualcosa che non va, in questa manifestazione, no? Ebbene: chi ne parla?), vengono in mente associazioni di idee e domande.

Facciamone tre, tanto per non dilungarci troppo.


1.
C'entra niente questa ordinanza con l'esclusiva per la vendita del Ramen, che la manifestazione Lucca Comics (che è organizzata indirettamente sempre dal comune) ha dato a dei privati?
Lo dicevamo lo scorso anno, quando Lucca Comics comunicò agli espositori quanto segue:
Si ricorda a tutti gli espositori, che l'art. 11 del regolamento vieta l'esposizione e la vendita, nello spazio assegnato, di prodotti non indicati nella destinazione merceologica dichiarata sulla Scheda di Adesione.
Inoltre, anche per l'edizione 2013, Lucca Comics & Games ha rinnovato il contratto di sponsorship con XXX, per tutti gli amanti del Ramen (cup noodles).
In virtù di questo accordo la XXX, sarà il rivenditore esclusivo del prodotto RAMEN (Cup Noodles) e quindi la vendita di prodotti uguali o affini, NON SARÀ CONSENTITA.
Cordiali saluti.
Con uno scarso anticipo (leggetevi il post per maggiori dettagli e commenti), l'organizzazione vietò di fatto la vendita del Ramen all'interno della manifestazione.
Ecco: di fatto, l'ordinanza di cui sopra, completa l'opera, "vietando" di venderlo anche al di fuori della stessa.

Attenzione, dirà qualcuno: non è un divieto. Di fatto, basta anticipare la domanda.
Giusto.
Ma, mi chiedo: come fa un negoziante che non è di Lucca, che è abituato, perché la legge glielo permette, a completare le procedure per l'apertura del negozio gli ultimi giorni prima della manifestazione, a venire a conoscenza di una ordinanza fatta a livello locale, per la prima volta?

C'è internet?
Si, ma chi cerca una notizia del genere? Per quale motivo dovrebbe preoccuparsi ed informarsi, quando c'è una procedura, uguale ogni anno, che lo dovrebbe mettere in regola senza intoppi?

Insomma: l'ignoranza della legge non esime dal rispetto della stessa.
Ma questo anticipo, sa tanto di "scherzetto", come dice il titolo del pezzo stesso.
Scherzetto che costerà caro a molti.


2.
A chi conviene questa ordinanza?
Alla salute dei turisti?

O... alle tasche dei commercianti locali?

Qualcuno dirà: ci saranno maggiori controlli, visto anche quanto successo a Romics col sushi avariato, che tuteleranno i consumatori.
Assolutamente no: chi vende alimentari, è già in possesso di tutte le carte per essere in regola. Il caso Romics, dimostra che non bastano le autorizzazioni, per garantire la qualità del servizio.

L'anticipo della scadenza per la presentazione delle domande (ma quante saranno mai?) è solo un termine burocratico: i controlli, andrebbero comunque effettuati durante la manifestazione.
Ed allora: visto che il comune è in possesso della lista di tali "temporary shop" dal momento in cui questi aprono, che la data per presentare la domande sia il 17 o il 29 ottobre, cosa cambia ai fini dei controlli?
Non potrebbero comunque effettuarli?

Risiamo daccapo: i soldi che portano visitatori ed espositori, a qualcuno puzzano, in quel di Lucca.
Meglio tutelare i commercianti locali.
E qui veniamo all'ultima domanda.


3.
Ma i prezzi al pubblico di ristoranti, pizzerie e alimentari... qualcuno, li controlla, in quei giorni?
Ne parliamo da due anni.

Ecco le prove:

Allez Ooop! E i prezzi cambiano da così a cosà... giusto per i "Comics"...

Per carità: sono anche questi libero commercio e libera concorrenza.
Come per le attività commerciali, no? Che si possono "liberamente" iniziare. Sempre.
Tranne che durante "i comics", quando la "libera concorrenza" vale solo per i commercianti lucchesi...

E intanto, Lucca Comics costa ogni anno di più, per espositori e visitatori.
Viene da chiedersi: quali sono le prospettive?

Fumetti & Tormenti #12 – SPECIAL GOLDRAKE!!

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(La rubrica che ti… ALABARDA SPAZIALEEEEEEE!!!)

a cura di tetsuyatsurugi



Altro giro, altra puntatona a sorpresa, te ne aspetti una, te ne arriva un’altra; lo ammetto, è dallo speciale di Cartoomics che annuncio prossime puntate a vanvera per poi rifilarvene tra capo e collo ben altre, ma l’importante è fare i cazzeggioni e gli spiritosi e quindi due risate in allegria sulle aberrazioni del nostro sistema-mondofumetto, ma la continuity è la continuity e va rispettata, per cui non preoccupatevi, tutto quanto annunciato, dalle quotazioni del fumetto da collezione agli autori alle mostre, passando per il seguito della dirompente scorsa puntata sui quei nerdoni dei lettori e quei peracottari (loro malgrado) dei fumettivendoli, avrà un giusto seguito e la sua degna conclusione (si spera, e se c’ho voglia, e salvo imprevisti, e se Francesco mi salda il conto delle puntate arretrate, accetto solo contanti, capito Francè, no fumetti, no tranci di pizza alle olive, no gomme da masticare!).


D’altro canto la riedizione in dvd di quel capolavorone di serie che è UFO ROBOT GOLDRAKE, per la prima volta completa e integrale e partita allegata al Correre della Sera/Gazzetta dello Sport a fine agosto, con nuovo doppiaggio e in aggiunta quello storico, era un’occasione troppo ghiotta per non buttarcisi a pesce, per cui una puntata scansa querele e che accontenta tutti ci voleva proprio (eppoi, con un nick come il mio, era quasi un obbligo morale).


LUI! IL MITO!!

Ridendo e scherzando questa edizione in dvd è veramente storica e epocale, perché storica e epocale fu questa serie tv da quando sbarcò sui teleschermi italiani (in quel lontano 4 aprile 1978), presentato su Rai 2 nientemeno che da Maria Giovanna Elmi, storica presentatrice Rai che oggi forse non si ricorda più nessuno, Goldrake invece è ancora qui che rulla alla grande. 

LA PROGRAMMAZIONE SULLA RETE 2 DI GOLDRAKE,
DIRETTAMENTE DA TV SORRISI & CANZONI ANNO 1978!


L’impatto a livello sociale di questa serie robotica fu incredibile, e chi visse quell’epoca, da bambino soprattutto, tra i suoi miti dell’infanzia (e della vita), ha segnato indelebile dentro si sé quel mega robottone coi controcazzi rotanti, serie che arrivò ad essere così rivoluzionaria che i suoi meriti vanno ben oltre le sue qualità intrinseche.



LA PUBBLICITA’ DELL’OVOMALTINA
COI PUPAZZETTI DI GOLDRAKE IN REGALO!!!


Sorvolando su tutte queste implicazioni, chi l’ha vista in diretta sa bene di che parlo, semmai viene da riflettere quando si parla oggi di serie di successo e cosa voleva dire allora, alla fine degli anni ’70, quello provocato da Goldrake e da tutte le serie animate giapponesi che ne sono seguite, nonché da tutte le collane a fumetti, quasi tutte rigorosamente made in Italy, che cavalcando quell’onda ne vennero fuori, per non parlare dell’infinito  merchandising, degli articoli sui giornali, sulla stampa generalista, delle citazioni in un sacco di film dell’epoca,  quasi tutti nel filone della commedia sexy-scollacciata che imperversavano ed erano considerati, allora, “per famiglie” O__o, nonché, per finire, delle interrogazioni parlamentari per la troppa violenza insita in quegli stessi cartoni (!!!).


Dal cult movie “Cornetti alla crema”, guardatevi il dialogo tra Banfi e la Fenech,
no, dico, la FENECH (!), dal minuto 11 in poi…

E’ stato un momento magico, la cosa incredibile è che per quasi quarant’anni tutte le serie robotiche principali, ovvero tutte quelle nagaiane più o meno direttamente collegate a Goldrake, come Mazinga Z, Grande Mazinga, Space Robot/Jet Robot (Getta Robot/Getta Robot G) e Jeeg Robot d’Acciaio, quelle più famose tra tutte le altre serie, non avevano mai ricevuto nemmeno una miserrima edizione in videocassetta (inaudito! Incredibile!).



LA GIOSTRA DI GOLDRAKE!!


Per anni ci sono stati dei tentativi, già dalla Granata Press che fallì prima di poter concretizzare alcunchè, poi toccò alla Dynamic che riuscì ad editare in vhs solo i film che vedevano questi robottoni allearsi mano a mano (e anche questi mai più rieditati in dvd, almeno fino ad oggi); il problema di fondo erano i diritti, finiti per anni in una spinosa contesa tra Nagai e la Toei, a farne le spese, dopo la fine di tutte le repliche televisive, furono proprio i milioni di fans nel resto del mondo e soprattutto in Europa (di contro fu una pacchia per i piratoni che ormai tutte ste serie in dvd le hanno editate e pure da un pezzo, con tanto di extra, io ovviamente parlo per sentito dire ^__^… no sul serio, c’ho le registrazioni dalla tele io, alcune anche col logo della Rai, per chi m’avete preso?!).


UN'ALTRA GIOSTRA DI GOLDRAKE!!

Discorso diverso invece per la catastrofica d/visual che, risolte le questioni dei diritti e stabiliti ottimi rapporti con la Dynamic Production di Nagai (di cui di fatto era una sorta di ramo italiano) e l’illustrissima Toei, riuscì a proporre in un assurdo boxettone arancione (in formato cd!) la serie di Mazinkaiser (annunciandone millemila altre mai più viste, tipo Shin Jeeg, Getter Re:Model), e si incartò miseramente con la serie di Goldrake al decimo dvd, a due soli dalla conclusione, con 60 episodi presentati su 74 (!), non chiedetemi perché che francamente lo ignoro anch’io (so delle cose, ma non posso dire nulla… le solite malignità rigorosamente anonime… ). 



UN PRIMO PROTOTIPO DI GOLDRAKE...

UN ALTRO PROTOTIPO DI GOLDRAKE!!

La seconda spinosissima questione erano invece i doppiaggi (ovviamente editato Goldrake, sarebbe toccato anche a tutte le altre, sigh e sob!), perché non solo poi ci furono dei problemi ad avere quelli storici ancora in mano alla ITB-Mondo Tv (infatti la d/visual scelse di farne a meno per via degli alti costi richiesti), spesso non proprio aderenti ai dialoghi originali per non dire inventati di sana pianta, ma si poneva anche la questione di tutti quegli episodi saltati all’epoca che quindi non avevano una traccia storica, coi doppiatori insostituibili di quel periodo, e che erano oltretutto un discreto numero (e i ridoppiaggi si sa, sono parecchio costosi, sorvolando sul problema di trovare le voci adatte); quasi tutte le serie nagaiane infatti, devo pensare a una certa qual sfiga selettiva che ha colpito senza pietà questi robottoni, tormentate da anni di problemi continui e tra i più disparati, non solo erano tra le più indimenticabili, ma anche tra quelle che presentavano più episodi saltati, e spesso proprio tra quelli finali, nemmeno Goldrake si salvò anche se per fortuna gli episodi mancanti erano solo tre, e meno male nemmeno uno tra quelli più memorabili (episodi 15 “Lettera a una madre”, 56 “L’occhio spaziale”/ “L’impostore” e 71 “Due amici inseparabili”/ “Il comandante Marcus”).


A onor del vero una puntata di queste tre (la 71), venne usata al momento della prima messa in onda rimontata però nell’ultimo film per i cinema dedicato al personaggio (si, perché il successo fu tale da spingere ad assortire alla ben e meglio diverse puntate per allestire tre film di Goldrake e proiettarli ai cinema!), mentre le altre due sono state ridoppiate e si sono già viste nei dvd della d/visual, tuttavia la serie tutta completa e anche col doppiaggio storico (mancante appunto in quell’ultima versione mai conclusa), purtroppo ad oggi non si era ancora vista. 

UNA LOCANDINA CINEMATOGRAFICA DEL PRIMO FILM DI GOLDRAKE!

Chiaramente, seppure l’attesa è stata lunga e a parte You Tube potevi solo rifarti a vecchie registrazioni analogiche su vhs o agli allegri piratoni di cui sopra, non è certo questa collana “allegata” ai quotidiani, in custodie da cartoncino che fanno orrore (che vanno bene giusto per Mila & Shiro), quella da bramare e da possedere, rimanendo comunque una buonissima versione da edicola (e ci mancherebbe); per chi vuole il meglio del meglio per il suo robottone preferito, non resta che aspettare la versione in box che sicuramente la Yamato editerà da qui a breve, sono già passato da un Veco a chiedere informazioni, ma per ora non avevano ancora nessuna notizia né date certe di uscita, tuttavia oramai è solo questione di (poco) tempo (aspettiamo Lucca fiduciosi).

Tenete conto che l’incompleta edizione d/visual aveva tre tracce, quella giapponese (senza sottotitoli, ma che caz… !), quella ridoppiata coi nomi usati dal doppiaggio dell’epoca (Actarus, Venusia ecc., unica eccezione Alcor cambiato definitivamente in Koji in previsione della riedizione anche delle serie di Mazinga Z e Grande Mazinga), e quella ridoppiata coi nomi più aderenti alla versione originale (Daisuke/Duke Fleed, Grendizer al posto di Goldrake, tutti i nomi dei colpi e delle manovre in inglese ecc.), mentre questa versione Yamato da edicola ha quella giapponese, quella storica e quella doppiata coi nomi fedeli al doppiaggio storico, per fortuna ha anche i sottotitoli (ma solo sulla traccia giapponese, attenzione), ma credo sia lecito aspettarsi nell’edizione definitiva da videoteca anche il doppiaggio rifatto coi nomi aderenti a quelli originali, i sottotitoli per tutte le tracce e ovviamente diversi extra (almeno si spera, e io ambirei anche ad avere tracce con i dialoghi in spagnolo e francese già che ci siamo).


Piccoli extra sono già presenti in questa edizione come le sigle storiche coi loghi dell’epoca (nel primo dvd, sugli altri non so), nella versione d/visual invece erano previsti tutti nell’ultima uscita (ormai non ricordo nemmeno più cos’era stato annunciato, a parte un’intervista a Go Nagai), mentre il cofanetto per gli ultimi sei dvd era indicato con la penultima (e quindi ci siamo tutti attaccati bellamente al tram); in compenso ogni dvd aveva dentro la custodia amaray un piccolo librettino spillato in carta patinata col riassunto delle puntate, schizzi preparatori vari sui protagonisti, i mostri di Vega ecc., qualche articolo introduttivo/storico, ovviamente solo fino all’episodio 60, decisamente meglio del pieghevole double-face con poster di questa edizione da edicola, che rimane comunque un’idea carina e in tono col livello della proposta.


IL CAST DEI BUONI AL COMPLETO!


La serie di Goldrake by d/visual partì con lo sfavore dei pronostici, visto che secondo molti la casa editrice era troppo piccola e inversamente troppo ambiziosa per permettersi una cosa del genere, certo fa un po’ ridere (amaramente), il fatto che alla fine in effetti non riuscì nell’impresa, però a due sputi dalla fine (!), pensate che a Torino Comics 2005 addirittura venne allestita al volo una conferenza di presentazione della collana con tanto di partecipazione dell’allora Presidente della Toei, Hiroshi Takahashi, e del doppiatore storico Fabrizio Mazzotta, (l’inconfondibile voce di Mizar e successivamente di tanti altri personaggi, tra cui il famosissimo Krusty il Clown dei Simpson), in quel caso anche direttore artistico del doppiaggio, tanto per dare all’iniziativa  quel giusto viaticodi solennità, cosa che alla fine però non è evidentemente valsa a molto.



L’INVITO UFFICIALE
ALLA CONFERENZA TOEI
DI TORINO COMICS 2005!

Rimpianti a parte, non è colpa mia se purtroppo il cofanetto coi primi sei dvd d/visual e i successivi quattro, senza cofanetto, ormai da anni fanno la muffa su uno scaffale che occhieggia malinconico verso il sottoscritto (tristessssssa infinita), finalmente ora possiamo gioire nell’avere la serie completa, peccato doverla anche pagare, per alcuni appunto due volte, ma per Goldrake questo e altro (ma solo per lui!!).


E da fine dicembre, quando si concluderà l’edizione da edicola, è lecito aspettarsi delle prosecuzioni con il lancio delle altre serie, almeno di Jeeg o del Grande Mazinga, ormai la Yamato ha annunciato le acquisizioni di tutte queste assieme a Mazinga Z (che è più complicata perché un sacco di episodi sono da doppiare ex-novo), mentre Getta Robot e Getta Robot G saranno sicuramente le prossime, e se date retta a me (date retta a un cretino!), per l’anno prossimo mi sa che qualcosa passerà anche per il digitale terrestre (in teoria potrei tornare a registrarmi le serie in tv, magari pure in hd, come facevo anni fa ancora con videocassette, segnale analogico e antenna alla mano per prendere meglio il segnale, sigh, nostalgia canaglia!).



L'AMARA REALTA'! SE DIAMO RETTA ALLE ALTEZZE UFFICIALI,
MAZINGA Z E' ALTO LA META' DI GOLDRAKE
ED ENTRAMBI SONO PIU' PICCOLI DI TUTTI GLI ALTRI...


Torniamo quindi a Goldrake, e lanciamoci sulle ali dei ricordi in un mega riassuntone della serie, per nostalgici e semplici curiosi (riassuntone per forza di cose stringato che lo spazio è tiranno, una cosa per sommi capi, molto sommi, perdonate le millemila omissioni ma se attacco a parlare di Goldrake come si deve è peggio per voi che non la finisco più!). 

La serie venne anticipata in Giappone da un film pilota (oggi visibile anche su You Tube in diverse lingue), in cui il protagonista è un robot, Roboizer, che si aggancia ad un’astronave,Gattiger o Gattaiger, più o meno come il suo ben più famoso parente (nome che venne usato poi per un’altra serie di auto da corsa che s’agganciavano, doppiate by Tony Fusaro, remember?).

Intanto non è un vero e proprio film perché dura 25 minuti, è un cortometraggio che può essere considerato la puntata pilota o una sorta di episodio 0 (comunque curatissimo come animazione), ha la curiosa caratteristica di presentare i prototipi di molti personaggi che poi vedranno la luce nella serie di Ufo Robot Grendizer, soprattutto Re Vega (qui chiamato Yabarn e dal look simile anche se non proprio uguale), Actarus (praticamente è lui ma con una tuta dai colori diversi) e il robot Roboizer che non c’assomiglia manco per niente a Goldrake ma gli è simile nell’agganciamento (salvo qualche piccolo particolare).


IN GIAPPONE SONO GIA' AL BLUE-RAY!
QUELLO ROSSO E BRUTTO E' ROBOIZER...

Il Gattigerè comunque spettacolare, una scheggia velocissima con un rombo molto potente e un volume di fuoco notevole, il robot viene praticamente sparato fuori dalla navicella in mezzo secondo, sicuramente una puntata da vedere e che, l’annuncio è giusto di pochi giorni fa, verrà proposto da Yamato assieme agli altri film cinematografici coi team-up dei vari robottoni cui accennavo più sopra.

La serie vera e propria di Goldrake invece cercherà (un po’ si e un po’ no), di presentare qualche elemento in più di collegamento con quelle dei Mazinga, anche nel look e nei colori del robot, che però stavolta fa parte di un disco volante e arriva dalla Stella Fleed invasa dagli alieni di Vega; alla sua guida il principe ereditario di Fleed, Actarus (in originale Daisuke).

Atterrato sulla Terra guarda caso in Giappone viene accolto dal Dottor Procton che sempre guarda caso ha pronta una base/laboratorio/centro ricerche spaziali, nei pressi del Fuji, dove sistemare l’enorme robot.

Inutile dire che si cercherà in tutti i modi di riprendere pedissequamente molti elementi già visti nelle serie precedenti, per noi italiani che però l’abbiamo vista per prima era tutto nuovo e originale.

Il robot si chiama Grendizer perché è costruito con una lega aliena molto resistente, il Gren!

GIRU GIRU (ARGHHHH),
IL PRIMO MOSTRO DI VEGA AFFRONTATO!

Altri comprimari sono Rigel (Danbei Makiba), il contadino con l’hobby dell’ufologia che ci metterà un po’ di puntate a capire che non tutti gli alieni vengono in pace, la figlia Venusia (Hikaru Makiba) e il figlio più piccolo Mizar (e scusatemi se non mi ricordo il suo nome originale); poi, per non far mancare un personaggio come Boss, che imperversò per tutto Mazinga Z (dall’episodio 3!), e pure il successivo Grande Mazinga (una rottura di balle per 145 puntate!!!), misero il minchione Banta (anche qui guarda caso dall’episodio 3), che se non altro ebbe il buon senso di comparire poco, non rompere molto i coglioni e soprattutto NON costruirsi un robot in proprio per mettersi in competizione con Goldrake.

Su tutti poi… lui, l’unico e il solo Koji Kabuto (in Italia ribattezzato Alcor), a furor di popolo diventato la spalla di lusso di questa nuova serie, anche se all’inizio sembra più una retrocessione visto che lo metteranno a pilotare un ufetto piccolo e ridicolo che spara solo un missilino per volta.

E il suo robottone, Mazinga Z?!?!?

Oramai sotto una campana di cristallo al museo dei robot col Grande Mazinga; sebbene potenziato forse non avrebbe retto contro i mostri di Vega, fatto sta che non lo sapremo mai visto che la star “robotica” della serie è e sempre sarà solo Goldrake (protagonista anche di due film con i team-up di Getter G e Grande Mazinga).

Che disdetta…

GOLDRAKE CON MAZINGA Z & CO.,
UN SOGNO PRATICAMENTE IMPOSSIBILE...

La presenza di Alcor/Koji comunque, anche rivedendola a posteriori, non può che essere vista come parecchio forzata, per quanto ci ripensi sinceramente la sua utilità è praticamente nulla; purtroppo il successo della serie di Mazinga Z fu tale che in qualche modo si volle dare ai telespettatori un gradito ritorno (molto invocato), peccato che contemporaneamente si cercò di tagliare i ponti con le stesse serie precedenti cambiando completamente tutto il cast dei protagonisti e l’ambientazione, salvando solo lui.

Ecco quindi un Koji che ritorna (abbandonando pure la fidanzata storica Sayaka), ma per fare che non si sa, e lo dimostrano già i primi episodi dove a bordo di un ufetto microscopico fa fuori da solo flotte di minidischi e si fa inseguire da un disco-mostro di Vega riuscendo pure a sopravvivere, in pratica una serie di forzature solo per far contenti i fans nipponici (a noi comunque importava ‘na sega, Goldrake era Goldrake e non c’erano moschini inutili che potevano oscurarlo).

I nemici come ricordato provengono dalla Stella Vega e sono guidati da Re Vega (evviva la fantasia); guidati male aggiungo io perché ovunque vadano nello spazio distruggono e conquistano ma finiscono per ritrovarsi la Stella Vega prossima alla distruzione per il troppo inquinamento e l’unico pianeta ancora “vergine” e quindi  abitabile per loro è sempre guarda caso proprio la Terra (quando si dicono le coincidenze!).

Per cui Actarus (Duke Fleed) scappa dal suo pianeta invaso da Vega per poi ritrovarseli di nuovo tra i piedi sulla Terra… e già che ci siamo, perché allora non ha usato Goldrake per difendere il suo pianeta invece di scappare?? 

UN ACTARUS PENSOSO CHIUSO NELLA TOELETTE
DI GOLDRAKE, INCERTO SUL DA FARSI…

Perché Vega l’aveva attaccato in forze?!? 

E perché allora Vega non attacca in forze anche la Terra invece di affidare una missione di così vitale importanza a due soli comandanti che mandano all’attacco si e no un disco-mostro per volta?!?!?

Sono o non sono dei pirla (d’altronde un popolo che distrugge il proprio pianeta e rende inabitabili anche quelli che conquista tanto che si frega con le sue mani, furbo non lo è di sicuro).

Purtroppo in queste serie più domande uno si pone e peggio è (dopotutto… son cartoni per bambini/ragazzini eh, lo sappiamo); per fortuna che da noi, arrivando prima di qualsiasi altra serie del genere, abbia raggiunto dei connotati talmente mitici che ci va bene tutto lo stesso e ce ne freghiamo altamente dei perché e dei percome, Goldrakeè un mito e basta!



QUEL MITO DI GOLDRAKE SI SPARA LE POSE
CON LO SPAZIO SULLO SFONDO…

...E QUI SE NE SPARA UN'ALTRA... CHE MITO!

I due comandanti incaricati di conquistare la Terra per conto della Vega S.p.a. sono inizialmente Gandal e Hydargos e la loro base è sul lato oscuro della Luna; Gandal è il più alto in grado è ha la curiosa caratteristica di aprire la faccia in due di quando in quando e rivelare all’interno Lady Gandal, una piccola strega pronta a inveire contro Hydargos.

L’idea venne per cercare di proporre un personaggio che rimandasse al Barone Ashura di Mazinga Z (che tanto successo aveva avuto, appunto, e giù a cercare di scopiazzare da quella serie), e direi che inizialmente i risultati furono abbastanza discutibili (anche se io la trovavo divertente, la vecchia strega isterica che sbucava dalla faccia di Gandal e sbraitava contro tutto e tutti); i due bravi alieni iniziano a mandare un mostro dopo l’altro ma già dopo sette puntate gli verrà inviato un ufficiale della Guardia Imperiale direttamente da Vega perché non sono riusciti a vincere nemmeno una volta (episodio 7 “Missione da Vega”/”Anche a costo della vita”). 

L’Ufficiale, a bordo di un disco-mostro notevole, dal design quasi speculare a Goldrake, riuscirà a mettere in ginocchio il nostro Eroe abbastanza facilmente ma ci penseranno proprio Hydargos e Gandal a fargli le scarpe come si deve onde evitare di fare una figuraccia!



GIN-GIN (SIGH!), IL PRIMO DISCO-MOSTRO DI VEGA
CHE RIESCE A PIEGARE GOLDRAKE SENZA TROPPA FATICA…


Meno male che ci sono nemici del genere che vegliano su Goldrake, con loro la vittoria dei buoni è già assicurata (peraltro come sappiamo, avendo visto le serie precedenti, questa è una vecchia storia… ).

Nell’episodio 14 “Festa di Capodanno”/ “Arriva Boss Robot”, quest’ultimo passerà a far visita a Koji/Alcor, mandando un biglietto per avvisarlo in quello precedente, biglietto che, nella prima messa in onda italiana, sarà firmato da un certo “Capo” cioè la traduzione letterale di Boss…

Tornerà a rompere le balle un’ultimissima volta nell’episodio 31 “Un robot per Alcor”/ “Ritorna Boss Robot!”, dove si ingegnerà a costruire anche una sorta di navicella in cui inserirsi per fare il verso a Goldrake (caliamo un velo pietoso); insieme a lui anche l’entità meglio nota come Nuke & Mucha, i suoi due inseparabili amici…

Negli episodi 26/27 “Avanti nello spazio”& “Il contrattacco di Goldrake”/ “L’attacco di Hydargos” 1a e 2a Parte, abbiamo il primo giro di vite, le sconfitte accumulate sono diventate troppe e Hydargos tenta il tutto per tutto con un attacco massiccio riuscendo anche ad occupare il laboratorio e mettendo Goldrake in difficoltà con ben due mostri di Vega, ma i veghiani riusciranno ridicolmente a farsi cacciare a calci e spintoni dall’istituto e riparato di volata il nostro robottone preferito (che aveva un fusibile andato), abbiamo uno scontro frontale tra lui e l’astronave di Vega che di solito usavano per arrivare dalla Luna alla Terra.

Chiaramente Goldrake ha la meglio, l’astronave viene distrutta, Hydargos muore e Gandal fugge ma è rimasto sfigurato dal fuoco!



GOLDRAKE SCASSA DUE MOSTRI DI VEGA
PER PURO SFREGIO…


Prima di questa svolta nella serie tv possiamo collocare l’epico film che vede lo scontro tra il Grande Mazinga e Goldrake, scusate non ho resistito e non posso non spendere due parole anche su questo (tanto verrà rieditato a breve pure lui, per cui tanto vale mettersi avanti col lavoro); sempre a causa delle innumerevoli sconfitte, Re Vega manda il comandante Barendos a esautorare (per l’ennesima volta), i due inetti Gandal e Hydargos per sferrare un attacco decisivo alla Terra.

Il piano di Barendos è semplicissimo, rubare il Grande Mazinga dal museo della pace in cui è stato messo alla fine della sua battaglia contro Mikene, assieme a Mazinga Z; per poterlo però rubare occorre saperlo pilotare e viene quindi rapito Koji/Alcor come “pilota informato dei fatti”.
Qui cominciano i problemi in quanto dall’interrogatorio con Alcor quest’ultimo è costretto a rivelare tramite una macchina per il lavaggio del cervello di essere stato uno dei piloti collaudatori del Grande Mazinga.

In realtà ne viene fuori un resoconto un po’ difficile da comprendere, ma pare che Koji abbia avuto occasione di pilotare (e seguire da vicino il progetto della costruzione), un modello ibrido di Mazinga, con la parte superiore identica a Mazinga Z ma con le gambe modificate in modo da poter avere le spade (come il Grande Mazinga), inoltre era in grado di tirare le due piastre pettorali come se fossero delle lame (alla maniera del Grande Boomerang sempre del Grande Mazinga).

Sinceramente quando cavolo Koji possa aver partecipato a tutto ciò rimane un mistero, diciamo che semplicemente così com’è raccontato non è possibile, in quanto lui era impegnato fino alla fine della sua serie  nella lotta col Dottor Inferno e non aveva la più pallida idea dell’esistenza di un altro Mazinga e men che meno di un prototipo evoluzione del suo Mazinga Z.

Al limite possiamo supporre che sia venuto a conoscenza di ciò in un momento successivo tra la fine di Mazinga Z e il suo ritorno nelle ultime puntate del Grande Mazinga; un po’ tirata per i capelli ma la trovata è troppo ghiotta per bollarla in toto come fuori continuity. 



GOLDRAKE MOMENTANEAMENTE MESSO IN GINOCCHIO
DAL GRANDE MAZINGA…


Altro svarione (bello grosso ma è difficile da beccare) è il punto debole del Grande Mazinga suggerito proprio in questo film; per bloccare infatti il robot guidato ora da Barendos, Alcor riesce a liberarsi e a contattare Actarus, indicandogli la connessione delle ali come il punto da colpire per immobilizzare Mazinga, ma come i più attenti spettatori dovrebbero ricordare, nell’episodio 30 del Grande Mazinga, “La fine del Generale Nero”, in cui affronta appunto l’acerrimo nemico, il Mostro Guerriero Danzania gli distrugge ali e schiena con un colpo bastardissimo alle spalle, ma ciò non impedirà a Tetsuya di rialzare il robot, far fuori l’avversario e poi pure il suddetto Generale Nero!

Alla faccia del punto debole (cioè, qui hanno proprio toppato di brutto… ma son note da otaku della domenica).

Tuttavia con questo trucchetto Goldrake riuscirà a mettere fuori combattimento Mazinga che poi, tornato ad essere guidato da Alcor, si unirà all’amico facendo polpette degli avversari.


GOLDRAKE & IL GRANDE MAZINGA
SI PRENDONO UNA BIRRA INSIEME,
DOPO UNA DURA GIORNATA DI LAVORO...

Tornando alla serie tv ritroviamo nell’episodio 28 “L’invasione degli Umanoidi”/ “I mostri del pianeta Bell”, un redivivo Gandal che dev’essere curato dalle ferite dell’ultima battaglia, questo porterà alla “morte” virtuale della prima Lady Gandal (la strega che abitava nella sua testa), per far posto ad una più credibile versione (che riecheggiava meglio il Barone Ashura), consistente in una seconda faccia sotto la prima; i due spesso litigheranno discutendo con la faccia mezza aperta di uno contro quella dell’altra… altro classico ricorrente della serie.

Da notare che nella medesima puntata arriva anche un nuovo comandante, incaricato dell’aspetto tecnico cioè della costruzione di nuovi mostri di Vega, un certo Zuril…

La serie continua con l’aggiunta di nuove armi per Goldrake, per renderlo infatti più funzionale all’ambiente terrestre ecco che si pensa di costruire un’astronave che possa agganciarsi sul dorso e farlo volare a mò di ali, episodio 35 “Il terremoto misterioso”/ “Goldrake Due: avanti!” (cosa che rievoca, manco a farlo apposta, le puntate di Mazinga Z in cui gli veniva costruito il Jet Scrander per consentirgli di volare); pilota d’eccezione del mezzo (il Goldrake 2/Double Spacer, perché lo Spacer è già la navicella di Goldrake, questo ne diventa quindi il surrogato), sarà ovviamente Koji, il problema è la giustificazione che viene addotta per costruirlo, Goldrake infatti è “scoperto” nel momento in cui il seggiolino di comando di Actarus si sgancia dalla navicella per scendere all’interno del robot ed è quindi vulnerabile per qualche secondo.

Al che nella puntata 36 “Il raggio ciclonico”/ “L’addestramento di Koji”, un altro emissario di Vega della Guardia Imperiale, il comandante Zigra, scoprirà questo punto debole e ne approfitterà assestando un paio di colpi alla navicella, ma benchè colpito Actarus riuscirà lo stesso ad uscire col robot e a resistere benissimo all’attacco.

Ma ovviamente il Goldrake 2 dev’essere spacciato per indispensabile e quindi vince solo grazie all’agganciamento col nuovo apparecchio, tuttavia resta una domanda… ma per agganciarsi al Goldrake 2 Actarus non deve comunque far uscire il robot dalla navicella?!?

Ecco appunto, per cui è chiaro che il tutto è paradossale…


GOLDRAKE AGGANCIATO CON L'INDISPENSABILE GOLDRAKE 2




Scopriamo poi che gli serve anche un apparecchio per andare sott’acqua, il Delfino Spaziale, inizialmente sempre pilotato da Alcor ma poi si penserà bene di addestrare Venusia allo scopo (almeno serve a qualcosa anche lei, episodio 39 “Venusia scende in campo”) e infine un altro per andare sottoterra (anche se nel succitato episodio 35 Goldrake inseguirà un mostro sotterraneo grazie ai magli perforanti fatti ruotare a gran velocità); chiaramente un mezzo costruito apposta è un’altra cosa ed ecco la Trivella Cosmica (episodio 45 “I mostri del sottosuolo”/ “La Trivella Spaziale”)… in pratica il robot non può più andare nemmeno in bagno senza la badante…

In effetti le armi di Goldrake erano contate, tutte scopiazzat… pardon, tutte sapientemente rielaborate sulla falsariga di quelle già famose dei Mazinga, come il Tuono Spaziale/Fulmine del Cielo, i Magli Perforanti/Pugni Atomici, il Raggio Anitgravità/Raggio Gamma e l’Alabarda Spaziale/Spada Diabolica tanto per continuare la tradizione dell’arma bianca.

C’erano poi gli inediti Disintegratori Paralleli sul dorso delle mani e i Disintegratori Multipli sulla navicella, insieme alle Lame Rotanti e ai Missili Perforanti.

Di suo però, come abbiamo visto ne aveva giusto 4/5…

Nell’episodio 49 “Il mostro ribelle”/ “Fratelli di sangue”, Actarus rincontra sua sorella Maria Grazia Fleed (anche lei salvatasi dalla distruzione di Fleed grazie a un suddito fedele che l’ha portata sulla Terra), la quale andrà poi giusto bene per guidare la Trivella (e così ognuno c’ha il suo bell’apparecchietto da pilotare).

L’episodio 50 invece (di cui ho rintracciato due titoli nella prima versione, “Le tre gemelle” e/o “Eliminate Alcor”), è curioso perchè Shingo Araki (uno degli animatori della serie di Goldrake e di altre come Babil Junior o i Cavalieri dello Zodiaco), ritrae Hayato Jin (del team Getter) e Babil Junior (una delle prime serie cui ha collaborato), in mezzo ad una folla assiepata per assistere ad una gara.



KING GORI TRONEGGIA SU GOLDORAK
(GOLDRAKE NELL'EDIZIONE FRANCESE!),
NELLA SUA SECONDA SCONFITTA CLAMOROSA…

Con gli episodi 52/53 “La fuga”& “Il mostro invincibile”/ “Fuga dal pianeta Vega” 1a e 2a Parte, abbiamo invece l’arrivo del famosissimo mostro King Gori, l’unico che riuscirà a menomare seriamente Goldrake strappandogli letteralmente un braccio (prima di allora non era mai stato danneggiato, non certo così grandemente); l’orrido antagonista riuscirà praticamente a batterlo ma grazie ad un ennesimo contro-piano di Gandal e Zuril che distruggeranno i panneli di comando del robot (onde evitare di perdere la faccia con Re Vega che aveva mandato un’altra delle sue fidatissime guardie, Dantus, per compiere la missione che i due non riuscivano ad assolvere), daranno un calcio ancora una volta alla vittoria (però salveranno l’onore, nessuno era alla fine riuscito a battere Goldrake… contenti loro… ).

Intanto la Stella Vega era saltata per aria proprio nell’episodio 52, dopo le prime avvisaglie in quello precedente “Il pianeta contaminato”/ “Il pianeta assassino”, ed ora tutti i superstiti, ovvero Re Vega e quelli della sua cerchia ristretta, la massa è stata lasciata là a morire senza tanti complimenti, sono approdati sulla base lunare, a fiatare con ancora più forza sul collo dei due sciagurati Gandal e Zuril.

La puntata 58 “Il falso Goldrake”/ “Actarus è impazzito”, si segnala invece per l’ennesimo piano diabolico, stavolta atto a screditare Goldrake e pure Actarus, inscenato grazie a un mostro di Vega (e relativo pilota), con capacità di modificare le proprie sembianze; attirato Goldrake nello spazio, verrà bloccato da dei meteoriti magnetizzati, mentre quello falso combinerà immani disastri, fino al momento in cui, chiariti tutti gli equivoci, quello vero gli farà un mazzo tanto.

Spettacolare e al cardiopalma anche l’episodio 64 “Gli ultimi cinque minuti”, durante il quale i nostri eroi dovranno fronteggiare oltre alla minaccia dell’ennesimo mostro di Vega, anche una bomba al Vegatron (il materiale radioattivo responsabile dell’esplosione della Stella Vega) piazzata in quel di Tokyo (!); sistemato l’ostico avversario, Actarus agguanterà la bomba in tempo per portarla fuori dall’atmosfera, non abbastanza però per evitare di essere investito dall’esplosione e finire in caduta libera sulla Terra.

Lo stesso Goldrake dall’urto verrà sbalzato fuori dalla navicella, due sagome infuocate solcheranno i cieli fino a cadere in mare aperto, per fortuna ne usciranno fuori malconci ma vivi (ma stavolta s’è rischiato veramente grosso); un volo simile s’era visto nell’altro bellissimo episodio iniziale, “L’agguato lunare”/ “L’eclissi solare” (ep. 11), in cui Goldrakeè bloccato fuori dall’atmosfera da un mostro di Vega che poi lo trascina verso la Terra sganciato dalla navicella, in quel caso Actarus si salverà in extremis facendo schiantare l’avversario con il Raggio Antigravità, attutendo contemporaneamente la caduta (!!).


IL DIMENTICATISSIMO BATISCAFO SPAZIALE - BATISCAFO COSMICO -
ULTRABATISCAFO, CHIAMATELO COME VI PARE
CHE TANTO E' UGUALE...

Sorvolando sul Batiscafo Spaziale/Batiscafo Cosmico costruito per Goldrake in modo da poter arrivare a profondità marine ancora più basse, dove Zuril situerà la nuova base terrestre appunto per non farsi raggiungere, episodio 67 “La fuga di Gandal” (e usato solo in questa puntata!), arriviamo di volata alle puntate 73/74 “Attacco finale”& “Goldrake o Vega?”, in cui si conclude anche la nostra rapidissima carrellata con lo scontro finale tra Goldrake e i suoi amici da una parte e Vega, a bordo di una gigantesca astronave con i veghiani sopravvissuti alla Stella Vega ormai distrutta, dall’altra; all’esito scontato della battaglia spaziale segue il ritorno di Actarus e Maria a bordo di Goldrake al pianeta Fleed che ora (magia) pare tornato agli antichi splendori, ricostruito negli anni da sopravvissuti di Fleed che vi avevano fatto ritorno dopo l’abbandono di Vega del pianeta (altra bella idea assurda che però a quel punto, con la serie che finisce così, chissenefrega, i rimpianti sono ben altri, e quando salteranno fuori le serie in dvd di Mazinga Z e Grande Mazinga, forse ne riparleremo, promesso!).

Ovviamente strappalacrime il momento dei saluti… (sigh… sob… sono commossen… ).


THE END!


ALABARDA SPAZIALEEEEEE!!!!

Il mito di Goldrake - Prussiani vs Alieni!

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Lucca, purtroppo, si avvicina.
Fioccano le novità.

Ovviamente, tutto quello che riceviamo in formato decente (testo facilmente "copincollabile" e immagini), lo pubblicizziamo sul blog, come è giusto che sia...




GOLDRAKE La storia di un mito
di Jurij Gianluca Ricotti 

Perché da Goldrake a Mazinga? Molti sanno oramai, anche grazie ai tanti libri già scritti e alla valanga di forum dedicati a Ufo Robot Grendizer (vero nome di Goldrake), che in realtà si tratta della conclusione della Mazinsaga iniziata con Mazinga Z nel 1972 e proseguita con Il Grande Mazinga 1974, ideata da Nagai Kiyoshi meglio conosciuto con il suo nome d’arte Go Nagai. Goldrake atterrò in Italia nell’ormai lontano 1978, stranamente conosciuto in quegli anni con il nome di Atlas Ufo Robot. Il successo di questa trasmissione fu inimmaginato, tanto che portò prima la Rai, poi le emittenti private, ad acquistare ogni sorta di cartone Robotico prodotto. La Rai acquistò durante e subito dopo la messa in onda di Ufo Robot, Capitan Harlock, Mazinga Z, Capitan Futuro prima di cessarene le trasmissioni a causa delle polemiche che scoppiarono riguardanti la presunta violenza scatenata nei bambini di quegli anni.

Tutto questo, fece si che Mazinga arrivò dopo Goldrake facendoci perdere completamente il filo del racconto come in realtà era stato ideato dalla Toei Animation nel paese del sol levante.

Il libro ripercorrerà tutti gli avvenimenti intercorsi tra il 1978 ed il 1980 riguardanti la messa in onda di Atlas Ufo Robot, facendo esclusivamente riferimento ai documenti storici, audio, video, e cartacei, alle interviste in esclusiva dei personaggi che resero possibile la creazione di un vero e proprio mito.


Jurij Gianluca Ricotti nasce a Roma il 16-11-1971 dove ancora vive. Cresce in compagnia di Atlas Ufo Robot Goldrake, i Computer e la Chitarra Elettrica.

Collabora come chitarrista e fonico con artisti internazionali del calibro di Malmsteen, Brian May, Beyonce, Kevin Kostner, Kacey Musgraves, MIMS, Landau, Colaiuta, Marcello Giordani, David Silvian, Tony Renis, Ana Belèn, Manzanero, B. Spears, Ennio Morricone, e tanti altri. è anche fonico e produttore tra l’Italia e gli USA, collaborando con Warner Music e Universal, scrivendo arrangiamenti e colonne sonore. I suoi lavori discografici hanno venduto milioni di copie nel mondo. Scrive su riviste di settore come Macworld e Axe articoli di informazione musicale informatica. Ha collaborato fra le altre anche con Rock Hard Magazine, Macintosh Magazine, Psycho. In questo momento continua a collezionare giocattoli e merchandise di Ufo Robot, scrive musica e cosa di cui va particolarmente fiero, collabora con la Hope Music agli eventi in piazza San Pietro di Papa Francesco.


CARATTERISTICHE TECNICHE:

Formato:  14 x 21 cm, pagg.: 256 col e BN + Cop. brossura,  18,00 i.i.  (non definitivo)




Prussiani vs Alieni!





Dallo spazio arrivano gli Alieni, ma non temete i Prussiani ci difenderanno!

Prussiani VS Alieni: nuovo progetto fumettistico di Davide La Rosa e Riccardo Pieruccini, un mix esplosivo di humor, steampunk e… robot!

Settembre 2014, il Coffee Tree Studio lancia la sua seconda campagna crowdfunding, un nuovo progetto editoriale questa volta tutto incentrato sulla salvezza del nostro stesso pianeta!

Si chiama Prussiani Vs Alieni, è un fumetto di genere steampunk/umoristico scritto da Davide La Rosa e disegnato da Riccardo Pieruccini.
"Siamo nel 1789. L'attenzione del Mondo è puntata sulla rivoluzione francese e nessuno si accorge che l'esercito prussiano sta respingendo una minaccia aliena"
Prussiani Vs Alieni  è un volume di circa 100 pagine in bianco e nero su formato B5 nel quale si narrano le vicende di uno storicamente rivisitato esercito prussiano che si trova a dover combattere una minaccia venuta dallo spazio. Agli albori della Rivoluzione Industriale, un'improbabile task force di sei eroi di guerra combatterà questi alieni con l'aiuto di enormi robot in pieno stile steampunk: veri e propri gioielli a ingranaggi, con leve, pedali, catene, cinghie, rugginose ruote dentate e tanto tipico vapore ottocentesco.
La storia e le situazioni sono fortemente ispirate ai cartoni animati giapponesi di robottoni degli anni 70-80, con continue citazioni che faranno divertire ed emozionare chiunque conosca serie come Mazinger, Goldrake o Daitarn III e appasionare i fan più accaniti degli ultimi Pacific Rim e dei Transformers di Michael Bay.
La campagna crowdfunding attivata su ulule.com si concluderà il 25 Ottobre 2014 ed offre una vasta gamma di opzioni e offerte a cui tutti possono accedere entrando così nella storia mondiale della salvezza del genere umano!!!
In attesa di godere del trailer a fumetti in arrivo per la seconda metà di Settembre, è possibile seguire gli sviluppi, le strategie e i piani tattici dei prussiani:
Sito ufficiale: www.prussianivsalieni.com
Facebook: https://www.facebook.com/prussianivsalieni


LA TRAMA

È il 1789. L'attenzione di tutto il Mondo è puntata sui tumulti rivoluzionari francesi e nessuno si è accorto che l'esercito prussiano è intento a respingere una minaccia aliena!

Il pingue Re Federico Guglielmo II ha il peggior risveglio della sua vita. Una notizia inquietante riecheggia per il palazzo reale: tutti i cavalli di Prussia sono spariti. Non poteva succedere cosa peggiore allo stato che fa del proprio esercito un vanto... Dopotutto un esercito del XVIII secolo senza i cavalli non è un vero esercito!

Chi li ha fatti sparire? Chi può aver rubato tutti quegli animali in una notte sola?
I servizi segreti non ci mettono molto a scoprire che il colpevole è arrivato dal cielo. A rapire tutti quegli equini sono stati spietati alieni provenienti dalla Luna! Non ci sono storie: quei cavalli vanno recuperati, e subito!
Come fare? I prussiani hanno un corpo speciale, una task force segreta composta da soli sei uomini, o meglio, tre uomini e tre donne. Tutti soldati scelti tra i migliori militari del regno di Prussia. Ognuno di questi agenti scelti è al comando di un robot.


I PERSONAGGI

Kegel - Donna, o meglio “donnone” glaciale, è il boss del gruppo. Questo non tanto perché viga una gerarchia nel team ma perché, grazie alla sua ligia disciplina, porta ordine tra i componenti della task force. Vive per servire il regno di Prussia. L'impero prussiano viene prima di qualunque (QUALUNQUE) cosa. Nel combattimento corpo a corpo è molto lenta ma ha una potenza e una forza inaudita.
Eichhörnchen - È forse l'uomo più buono e altruista di Prussia. Ha un unico difetto: ogni volta, ogni santa volta che fa una cosa altruista, succede sempre qualche disastro. È maldestro e pasticcione, ma quando pilota il suo robot non è secondo a nessuno e tutta la sua goffaggine sparisce.
Schlange - Medico da campo che ha dovuto lasciare l'esercito prussiano perché non è di pura razza prussiana, essendo di madre italiana. L'Impero, tuttavia, non se l'è sentita di lasciare andare un elemento come lui, uomo con una visione strategica lucidissima e quasi infallibile e dalle sconfinate conoscenze in campo medico.
Beobachten - Tra i nostri sei eroi è quello più abile a pilotare i robot. Non ha paura di nulla e adora dire frasi d'effetto con le quali si autofomenta. I suoi urli di battaglia sono talmente epici che andrebbero scolpiti nella dura roccia tamarra del carso. Ha una vista sviluppatissima e questo lo rende un bravissimo cecchino.
Schmetterling - Laureata in ingegneria, è il genio del gruppo. I robot sono stati progettati con il suo aiuto ed è per questo che lei è l'addetta principale alle riparazioni. Ha una conoscenza praticamente enciclopedica di tutte le materie scientifiche.
Storch - Donna agilissima, veloce e silenziosa come il vento. Non ama molto pilotare i robot  perché preferisce entrare nella mischia e combattere con i suoi fidi baffi boomerang metallici. Ma di certo non si tira indietro se c'è da picchiare a bordo del suo robottone.

GLI AUTORI:

DAVIDE LA ROSA
Davide La Rosa nasce a Como il 23 Giugno 1980 (sì, Como c'era già negli anni 80).
Fa un mucchio di cose di scarso interesse fino al 2001 quando si iscrive alla scuola del fumetto "La nuova Eloisa". Dal 2002 è cofondatore di "Fumetti Disegnati Male", rivista tuttora attiva, come attivo è il suo blog, "Mulholland Dave" dove pubblica una secchia di fumetti scritti e disegnati - appunto - male.
Dal 2010 inizia a pubblicare con Nicola Pesce Editore con il quale ha pubblicato tre libri.
Dal 2011 lavora come sceneggiatore per la Star Comics con la quale ha creato e pubblicato la serie "Suore ninja". Ha inoltre collaborato con la trasmissione "Voyager" di Rai2 e per la rivista del "CICAP".
Fa anche altre cose e ha 3 gatti.
Morirà il primo mercoledì utile.

RICCARDO PIERUCCINI
Riccardo Pieruccini nasce a Lucca nel 1979.
Quando si rese conto che erano gli anni ’80 - dopo aver visto un video di Mc Hammer - decide che avrebbe dedicato anima e corpo ai cartoni animati robotici che in quel periodo arrivano a fiumi dal Giappone. Il passaggio dagli anime ai fumetti fu la sua iniziazione: letture, esperimenti, duro esercizio e formazione lo portarono a laurearsi in Pittura all’Accademia di belle Arti di Firenze e diventa allievo di Simone Bianchi (Marvel), per il quale lavorerà dal 2011.
Nel 2001 vince il Pierlambicchi d’oro ma la ferma convinzione che prima o poi riuscirà a pilotare un robot alto 50 metri e costoso quanto il Pil della Lombardia per puro sfizio lo spinge a darsi al fumettismo per non morire di fame nel frattempo. Ha collaborato con Marvel (supplier, serie Thanos Rising, New avengers, Original Sin), Star comics (penciler, Cornelio, The secret) e Rainbow (penciler, Winx), alternando lavori di illustrazione per film (Gabriele Savatores) e pubblicità, e ha insegnato comics e sktching alla Florence Design Academy dal 2007 al 2011. Oggi, nonostante disegni prussiani con robottoni assieme a Davide la Rosa, pare sia ancora in salute.


Per prenotazioni: info@antaninet.it, 0744.471523

Tiferno Comics 2014

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Con l'auto bella carica, sono in partenza per Città di Castello, dove domani sabato 18 e domenica 19 ottobre, dalle 9,30 alle 19,00, o dalle 9,00 alle 19,30, non ho ben capito, andrà in onda la dodicesima edizione di Tiferno Comics.

Bella manifestazione, apprezzabile nello sforzo di proporre esposizioni sempre nuove, in posti nei quali si mangia bene e si vive tranquillamente.

Vi aspetto con novità, arretrati e tanto materiale in offerta!


Fa più rumore un albero che cade di un tiralatte

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Siamo lieti di annunciare a tutti i fan di Narnia Fumetto visto che, a quanto mi risulta, nessuno ha riportato la notizia, che stamattina abbiamo consegnato la "prima parte" della beneficenza del 2013.






Completato l'iter burocratico, abbiamo lasciato all'ospedale di Narni il tiralatte acquistato mesi fa: il personale dell'ospedale - gentile e squisito come sempre - ci ha informato che a stretto giro, le neomamme potranno beneficiarne.

Inutile segnalare l'utilità di questo oggetto: chi ha figli, sa benissimo di quali siano le difficoltà, mai banali, dell'allattamento.

Abbiamo investito circa mille dei circa duemilatrecento euro del nostro budget.
Appena avremo informazioni sulle modalità nelle quali dovremo impiegare la restante parte, come sempre e come è giusto, ne informeremo il nostro pubblico che, alla fine, è "l'azionista" della beneficenza di Narnia Fumetto.

Ricordandovi di... aiutarci a spargere la voce, perché questa della quale vi abbiamo parlato, era relativa al 2013: per il 2014, anche se la manifestazione non c'è stata, stiamo provando a raccogliere comunque dei disegni da mettere all'asta, con discreto successo.

La posta in gioco è alta: acquistare attrezzature per i reparti pediatrici degli ospedali di Terni e Narni.

Visto che i giornali non ne stanno parlando, magari perché qui non ci sono polemiche di mezzo, aiutateci a farlo sapere: così sarà più facile informare sia gli autori, per la realizzazione dei disegni, che eventuali acquirenti interessati.

Grazie.

Tra una settimana... a Lucca, fuori dai Comics (e senza Gesù!)

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Il passato.
Nel 2011 siamo stati ingiustamente esclusi da Lucca Comics.
La cosa è passata sotto silenzio.

Poi, dal 2012, dopo una ulteriore esclusione, abbiamo deciso di essere "fuori", in via San Girolamo, a due passi dal cuore dei comics. Il concetto era: apriamo prima, chiudiamo dopo. Il biglietto, da noi, non si paga. Il tutto organizzando serate ed eventi.

Nel 2013, grazie anche a Gesù, abbiamo raddoppiato.
Ed è stato record (qui un bel resoconto, che vi consiglio di leggere perché affronta il tema "Lucca" in senso più ampio).

Senza sentirci alternativi o rivoluzionari (forse un pochino si, dai), abbiamo semplicemente cercato di fare il nostro lavoro: quello di una libreria specializzata che, da oltre dieci anni partecipa a fiere del fumetto (oltre cento!), essenzialmente per vendere libri, fumetti, graphic novel. Giornaletti.

E nessuno ci mette in un angolo, soprattutto senza dirci il perché.



Il presente.
Quest'anno, saremo ancora in via San Girolamo, ma solo al civico numero 15, dalle 8,30 almeno fino alle 20,30.

Seguiteci, ne varrà la pena, ve lo assicuriamo!

Qui, sulla pagina FB ufficiale di Antani a Lucca Fuori.
E, ricordate la parola d'ordine: #Luccafuori

Qui l'evento ufficiale e qui la pagina FB!


Chiudiamo con un ricco in bocca al lupo ai bravissimi autori di Gesù, Daniele Fabbri e Stefano Antonucci. Ci siamo dovuti separare per motivi logistici (che poi racconterò...), ma la stima e l'onore di averli ospitati lo scorso anno, rimangono.




Momenti di Gloria #29

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In fiera, online, in negozio: OVUNQUE, i nostri clienti (che ci amano), sanno regalarci dei grandi momenti. Momenti... di GLORIA!
Qui gli "arretrati"...



Iniziamo bene.
"Ah - dice guardando una delle buste del mio negozio - Mazinga. Anzi, no: Mazinga Zeta! Quello che il pilota ci entrava da sopra con l'elicottero!"


Fumetto e musica.
Entra col marito, da una occhiata ai poster.
Poi mi fa: "Sa dove posso trovare poster di gruppi musicali?". Io: "No, guardi, non ne teniamo. Credo in un negozio di articoli musicali".
E le spiego dove sono un paio di negozi vicini, visto che mi dice di non essere del posto.
Abbastanza scocciata, mi fa: "Certo, non andavo mica a cercarli in un negozio che vende frutta e verdura!". No... però sei venuta a chiedere in una libreria che vende fumetti...



1 euro.
Entrano, due ragazzini di quelli che eviteresti volentieri.
Per farvi capire, capaci di rivoltarti il negozio, leggerlo tutto, rompere anche qualche volume - che non fa mai male - per poi andarsene altrove a spendere i propri soldi. Due habitué del sabato...
Dei trentamila articoli in negozio, decidono bene di mettersi a rovistare in una delle due scatole che ho appena appoggiato al piano di sopra. Contengono, è evidente, materiale in corso di sistemazione, tra l'altro tutto abbastanza invendibile (albi USA datati, e pure prezzati relativamente alti perché di circa una decina di anni fa...) e che non tiro fuori da molto.
Uno dei due mi fa... "Costano un euro?".
E io: "Dove starebbe scritto, scusa?". Lui: "Qui". E prende l'etichetta tutta sbrindellata messa davanti alla scatola, su cui è scritto qualcosa tipo "Rarità e minchiate varie" (era nel retro, eh!) la gira e... colpo di scena! L'etichetta era riciclata su un vecchio volantino di Fumetterni 2009, che diceva "Vieni anche tu... pagherai solo 1 euro".
Evviva: poi diciamo che i giovani d'oggi sono poco attenti ai dettagli!


Rivelazioni.
Le conversazioni tra un gruppo di ragazzini, entrati con borse e borsoni, noncuranti del divieto esistente al piano superiore, mi hanno edotto di alcuni importanti fatti Marvel: Devil in realtà si chiama Darchevil, Wolverine, in realtà, ha gli artigli di legno, Deadpool ha doppia personalità e Superman è l'Uomo d'Acciaio!


Numeri.
Ragazza: "Ce l'hai Sword Art Online?".
Io: "Si, è lì".
E le indico il cofanetto.
"Ah - fa - ma quello è il cofanetto...".
Io: "Li cercavi sfusi?".
"Si, volevo il quattro".
"Guarda - le dico gentilmente - che sono solo due, ed il cofanetto raccoglie la serie completa.".
"Ah!", fa lei colpita a freddo.
Mi viene il dubbio: "Scusa, ma tu hai i primi tre?".
"No, ho uno e due..."
Ma allora... perché cercava il quattro?


"Ladro tu, tu padre e tu nonno".
Almeno questo direbbe Onofrio Del Grillo, Marchese di professione.
Mi ritengo bravo in diverse cose. Non troppe, ma alcune si.
Ma nel beccare i ladri assolutamente no. Non ho l'abitudine, o la bravura di saper cogliere quel tipo di dettaglio. Sono uno di quei pirla che crede a tutto, non ho la giusta cattiveria per beccare un ladro.
Insomma, facciamola corta: entra un ragazzino. Gira, guarda.
Se ne va.
Torna poco dopo.
Con la busta di un concorrente. Sorvolando sull'intelligenza e sull'educazione del gesto, come sempre lascio correre. L'imberbe gira. Mi chiede quando esce il prossimo Naruto (originale).
Un altro paio di cose che non ricordo. Poi, mi puzza un po' che si interessi a me. Esperienza delle fiere: non sono così figo da pensare che mi stai guardando per la mia avvenenza. Se fissi me, mi stai controllando, per vedere che se noto qualcosa di strano.
E io faccio finta di nulla. Non sarò un acchiappaladri, ma non sono neanche l'ultimo dei pirla.
Giro per il negozio, sistemo delle cose. E mi fa: "Cosa è quel giocattolo, quanto costa?", riferendosi ad una telecamera di sorveglianza. La puzza aumenta. Gli spiego cosa è.
Dopo un po', si presenta con due Naruto uguali alla cassa.
Uno lo tira fuori dalla summenzionata busta, bagnato.
E mi fa un lungo discorso, che non capisco. Glielo faccio ripetere due o tre volte per scrivermelo bene per questo pezzo. Più o meno: "Il mio fumetto era mio, era bagnato. Mentre stavo a venì qua, c'era anche il tuo. Volevo sapere se era uguale, allora ho preso il tuo, per sbaglio, ma il mio mi era caduto".
Alla fine capisco dove vuole arrivare. Faccio due più due.
"Guarda - gli dico - che non c'è problema. La telecamera ha registrato, quando ho tempo e vedo i filmati, capisco cosa volevi fare."
Mi fa: "Ma perché, pensi che volevo rubarlo?".
Dietro vedo il comico quello che fa Tatiana, che urla "Ma nooooooooooooooo!".
Gli faccio: "Io non penso nulla. Aspetto di vedere i filmati, poi penserò".
Parte con un pippone di quindici minuti sulla sua innocenza.
Manco l'avessi accusato di chissacosa...
Alla decima ripetizione delle sue scuse, lo stoppo con una supercazzola sulle telecamere ad energia fotoatomica e stupidaggini simili. Mi ascolta attentamente ed annuisce.
Poi, gentilmente, lo metto alla porta, sono stanco di starlo ad ascoltare.
Domani compro una ulteriore telecamera. Due non bastano.
E, forse, anche una mazza da baseball...


Brevi, ma interessanti.
-Pronunce: Rizzardi (Rizzoli-Lizard?); Freshbook (Flashbook+Freebooks?).

-"Hai le origini di Tony Stark, di Iron Man?".
Io, non ricordando: "E' un volume?".
"No, sono dei numeri della quarta stagione di Iron Man"...

-"Bello questo! Siete anche a Lucca, che lo prendo là?"

-"Spider-Man 2099? No quelli che hanno ristampato... quelli - toccando un albo spillato in una scatola - americanini...?"

Fumetti & Tormenti #13 – SPECIAL LA BONELLI DEL FUTURO, DA PALUDATA A DECOMPRESSA (MA A COLORI)!!!

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(Noi non facciamo arte, rompiamo i coglioni!)

a cura di tetsuyatsurugi




E ci siamo, Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Spero di essere arrivato in tempo a fare gli Auguri ai nostri affezionati lettori (credo tre o quattro, compreso Brub! e i suoi due nick fasulli che usa per le truffe telematiche), solo pochi giorni fa (era il 10 ottobre, sembra veramente l’altro ieri!), passo per un rinomato centro commerciale e vedo un bell’alberello di Natale tutto addobbato a festa, poi il giorno dopo ho la conferma in un supermercato, dove mi ritrovo davanti panettoni e pandori con tanto di effigi di Babbo Natale sopra.

Certo, fa ridere che nello stesso supermercato qualche sprovveduto abbia lasciato ancora sugli scaffali i festoni per Halloween, che in effetti coi panettoni fanno un po’ a pugni, essì che tutti ormai sanno, o dovrebbero sapere, che Ognissanti si festeggia il 15 agosto.

Se a questo aggiungete uno di quei classici Babbi Natale scrausi, che si arrampicano su scale farlocche per arrivare nei balconi della gente, che ho avvistato già su un paio di case (lasciati evidentemente lì dall’anno scorso, gente previdente… che tanto un anno passa in fretta), più quello di un mio vicino che sul balcone c’ha lasciato direttamente tutte le luminarie (uno spettacolo a luglio e agosto), avrete anche voi la prova certa che ormai Natale è alle porte e bisogna pure affrettarsi per i regali; certo, dispiace Lucca si tenga praticamente a cavallo di Capodanno, e non oso immaginare chi avrà la lucidità di andarci il primo del mese prossimo, ovvero anche il primo giorno dell’anno nuovo, ma tant’è, perlomeno per la Befana, ovvero il 6 novembre, ci saranno un sacco di fumetti in regalo dentro la calza!

Avevamo lasciato un certo discorso in sospeso un paio di puntate fa, e oggi dovremmo fare il pelo e il contropelo a fumetterie e avidi lettori ma la Bonelli ha pensato bene di fare un mega annuncio epocale a fine settembre, col suo inconfondibile stile, pachidermico e paludato, ovvero un’ora e tre quarti di video conferenza... per tre annunci in croce (tre di numero, tre!), di cui però veramente importanti solo uno e mezzo, e non possiamo certo ignorarla.

Avete presente quel film dove vedevi la videocassetta maledetta e morivi entro sette giorni?

Ecco, con la conferenza Bonelli via web ti bastano 7 minuti (ah, le connessioni veloci di oggi, altro che le vhs!), per rimanerci secco dalla noia, complice anche il parterre di protagonisti che sono sfilati sul palco dove se ne sono viste veramente di tutti i colori (se parliamo di gradazioni che dal grigio scuro vanno verso il nero); tra gente che si incartava salendo sul palco (dove palesemente non aveva certo granché voglia di salire, tipo Sclavi), a presentatori impacciati (mani due spugne, salivazione azzerata), con battute invero poco brillanti, passando per inquadrature fisse mentre venivano presentati un sacco di autori presenti in sala (di cui abbiamo potuto ammirare nuche, profili lontani, voci flebili fuori campo, talvolta neanche quelle, non riuscendo a riconoscerne né vederne per intero nemmeno uno), fino all’abbioccante responsabile del nuovo settore multimediale (sezione intateiment) e al letalmente soporifero rappresentante della manifestazione lucchese (dove la Bonelli da quest’anno avrà direttamente un padiglione!), entrambi dotati di una verve che un pensionato col catetere è più vivace di loro (ma si era già ricoverati all’ospedale da mezz’ora arrivati a quel punto).

Il responsabile per la commercializzazione dei diritti Rai.com (ma cusa l’è?), l’ho proprio dimenticato, anche grazie al microfono tenuto in mano a minchia di mulo, che c’ha fatto inizialmente sentire poco il sonoro e all’ammissione di non essere grande esperto di fumetti, bensì di diritti commerciali, maremma buhaiola!


(Andiamo bene!)

Nulla di nuovo sotto il sole quindi, a parte la notizia bombona delle variant, novità assoluta per la Bonelli, purtroppo una triste realtà dei nostri giorni, per chiunque entri in fumetteria e sia ancora un po’ sano di mente; dico purtroppo, perché grazie all’uso smodato che se ne fa nel campo dei comics (come tutti sappiamo, o dovremmo sapere), oggi il primo che se ne esce con l’ennesima variant, più o meno limitata, non può che causare da imbarazzanti fenomeni di meteorismo incontrollato (leggasi, far pettare a raffica e senza ritegno) a direttamente fortissimi attacchi di cagarella fulminante in chiunque apprezzi un fumetto per quello che è, ovvero un intrattenimento divertente, facilmente accessibile ed economico invece che un “prodotto” “commerciale” e più copie uguali, difficilmente ottenibili e costose, ne compri, e più sei contento (e scemo).

Mi viene da ridere quando dicono che allo stand/padiglione ne distribuiranno comunque delle quantità limitate ad ogni singolo “cliente” (mica saranno tutti “lettori” quelli), e poi quel poco che avanzerà verrà venduto on-line esclusivamente sul sito Bonelli, e questo giusto per evitare speculazioni (!); se già solo con Dragonero zero, distribuito gratuitamente dall’anno scorso per tutte le mostre a cui hanno partecipato, abbiamo visto cosa è successo, figuriamoci quando le quantità saranno così dichiaratamente limitate.

La cosa paradossale è che almeno molte variant dei comics sono tranquillamente acquistabili in fumetteria anche per mesi, qui invece hanno pensato bene di partire subito col piede sbagliato e farne un oggetto da collezione a prescindere, ovvero il modo peggiore, e più distante dalla politica Bonelli (finora), di farle.

Chissà perché vedo già la ridicola speculazione dei mesi prossimi (o forse anni), ovviamente ci sarà da distinguere tra un Adam Wild e un Ringo 1 (nome che oltretutto, si presta a una certa ironia), e quella ben più importante di Dylan Dog, dico ridicola perché almeno per stavolta non ce n’è una veramente importante o epocale che giustifichi qualsivoglia esborso superiore al prezzo di copertina; ovvio, quella di Dylan lo sarebbe, ma solo perché lo dice qualcuno degli autori (o perché è a colori? O perché è un rilancio che si SPERA faccia il botto? O perché si e basta?), e in rete è pieno di appassionati che si bevono tutte ste cazzate, le altre due, per importanza, fanno ridere, chi vorrà svenarsi per averle (o meglio, dovrà), prego, si accomodi.

Speriamo la loro intrinseca scarsa importanza sia valutata attentamente dal pubblico (pagante), ma non facciamoci illusioni, ovviamente non mi riferisco agli autori delle medesime, quello è de gustibus, purtroppo quando parliamo di variant paradossalmente non contano un caz… non contano nulla, o comunque molto poco, rispetto alla tiratura (e anche al personaggio, bisognerebbe ricordarsi); già mi vedo l’ennesimo fumettivendolo che sparando la cifra ti dirà, a prescindere che sia quella di Dylan Dog o di Adam Wild – ehh, è limitatissima, rarissima, ormai introvabile, io tengo famiglia, ci campo con ste cose, tu sei fesso e quindi il cerchio si chiude per cui… sgancia subito, a pentirti hai sempre tempo dopo… – e probabilmente manco saprà il nome del disegnatore della medesima (triste ma è così, e lo sappiamo, per cui, di che parliamo, del valore di Gipi o Dell’Otto o di Breccia?).

Mi preoccupa molto di più quando in futuro dovranno farne per Tex, o magari per altre testate che assolutamente per sbaglio o altri assurdi motivi potrebbero interessarmi (può sempre capitare, scusate l’interesse prettamente autoreferenziale!), e dovrò pure sbattermi per procurarmele (ecco, visto, mi sta già venendo il mal di pancia al solo pensiero, tempesta di meteorismo in avvicinamento!!).

Perché, purtroppo, mi sa che da qui alla prossima Lucca, chissà, già da Cartoomics, e forse anche a Napoli e Roma, potremmo vederne altre, magari non a tre per volta, ma comunque ormai il vaso di Pandora è stato aperto, e non si potrà certo richiuderlo; e… tra quattro anni, nel 2018 (il primo numero uscì nel settembre del 1948), Tex compirà 70 anni e poco dopo arriverà anche al numero 700 (febbraio 2019!), quindi altro che (la) variant, qualcosa di apocalittico dovrà succedere, e LE variant (si, lo dico preventivamente al plurale perché ormai non mi stupirei più di niente), per Tex potrebbero sprecarsi (tipo anche una per ogni manifestazione fumettistica dell’anno, così ognuna potrebbe avere la sua variant e NON scontentare nessuno, ovvero far tribolare un casino di gente per procurarsele tutte…).

Forse, ne faranno poi anche un cofanetto limitato ^__^!!

Questo se non dedicheranno a Tex delle variant anche prima ovviamente…

Ma questa era la notizia mezza importante, quella nulla era il padiglione completamente dedicato a Lucca, una minchiatella se ovviamente non ci fosse stata nessuna iniziativa speciale inside, e quella delle variant era una, e quindi abbiamo la prima vera mezza notiziona (con qualcosa dovevano pure riempirlo sto padiglione); nei prossimi anni ci sarà poi ulteriore margine per venderci anche le proprie produzioni librarie, certo, molti editori dai grandi ai medio piccoli, dalla Mondadori alla Bao, passando per Rizzoli, Panini, 001 e tante altre, rimarranno a bocca asciutta, niente più salvagente Bonelli per alcuni di loro, anzi, un temibile concorrente che dalle ancora importanti cifre da edicola ti sbarca direttamente nel mercato di nicchia di librerie di varia e fumetterie (mò so cazzi loro), speriamo per lo meno che la casa editrice sia abbastanza illuminata e in grado di valorizzare le tante proposte passate meritevoli di riscoperta che sicuramente ha nei suoi archivi. 

Ma l’annuncio fondamentale è quello delle future produzioni a livello multimediale, quello si, l’unico vero motivo per cui sperare nella sopravvivenza dei suoi fumetti, o meglio, dei suoi personaggi, ovvero portarli fuori dall’ambito ormai agonizzante del Fumetto su carta; d’ora in avanti, volenti o no, dovranno darsi una smossa e partorire molto più in fretta nuove idee per i prossimi anni, e magari pure buone, e forse, non trattandosi solo più di fumetti cartacei, qualcosa di buono a prescindere ne verrà fuori, perlomeno ci sarà qualcosa di cui (s)parlare qui in rete (io conoscendo la casa editrice, e visto il responsabile di questo nuovo reparto di cui ho tessuto le lodi poco sopra, nutro i miei dubbi, ma tant’è, staremo a vedere).

Quello che mi da più in testa è che la Bonelli, piaccia o non piaccia, è la stessa casa editrice che ha tirato fuori delle hit pazzesche, creato dei classici del fumetto incredibili, ma che poi negli ultimi anni li ha rovinati puntualmente tutti quanti; e mettiamoci pure IMHO, ma da vecchio lettore, di serie che si sono impantanate coi testi, peggiorate nei disegni (e poi infatti in taluni casi hanno pure chiuso, anche dopo centinaia di numeri!), di speciali diventati sempre più banali e noiosi all’opposto di quello che avrebbero dovuto essere (speciali, appunto), per non parlare di occasioni “artistiche” mancate (un Tex disegnato da Ferri, un texone disegnato da Letteri, un Villa che disegnasse almeno una storia regolare di Dylan Dog, un Diso su Zagor, di nuovo Ferri su Mister No, una marea di disegnatori texiani, e non, su altre collane, almeno una tantum, idem per innumerevoli scrittori, potrei fare esempi infiniti), bè, di cose che non andavano, o che avrebbero potuto andare meglio, molto meglio, negli anni, ne ho viste veramente troppe.


Tex (con Zagor) by Gallieno Ferri,
un sogno oggi praticamente impossibile...


Quindi, oggi fai una conferenza e qualcuno dovrebbe darti ancora del credito?

Aspetta e spera, non credo nemmeno sia giusto visti i risultati narrativi e ideativi sempre più deludenti degli ultimi anni, poi, quando Dylan Dog, rilanciato in pompa magna come solo alla Bonelli (non) sanno fare, farà di nuovo il milione di copie (ristampe comprese), allora magari torno a comprarlo anch’io (come? Oggi quelle cifre non le farà mai più manco se lo scrive il Padreterno? Vaglielo a dire a Recchioni ^___^!).

Eh, beata ingenuità, laggiù, in quel luogo lontano lontano chiamato realtà, se vai in giro a dire che adesso Dylan Dog lo rilanciano cambiando il “voi” con il “lei”, facendogli usare (forse) un cellulare (!), o mandando in pensione l’ispettore Bloch (chi?), ti ridono in faccia, ma se insisti, affermando che ora la gestione è affidata appunto a un certo Recchioni, e c’è di che star tranquilli, parte in automatico la risata di scherno con tanto di pernacchio incorporato (chissà perché), e giù battutacce con più o meno vaghissimi doppi sensi (incredibile!). 

Così come parlare di Orfani come di fumetto “innovativo”, solo perché la Bonelli, con oltre dieci anni di ritardo rispetto ai comics, ha prodotto un fumetto dalla lettura rapida (leggasi, decompressa), pure troppo, a colori (ma senza carta patinata, che non ci stava dentro coi costi), con delle splash page (!) e c’ha messo pure qualche parolaccia (numi! Cielo!).

Speriamo nel cartone animato, forse sarà più azzeccato visti i risultati cartacei, dovrei mettermi qui a spiegare la differenza tra un fumetto che ha la sua dignità, espressione completa delle potenzialità del suo mezzo espressivo, pur avendo e pur parlando con un linguaggio veloce e cinematografico, e perché no, anche a colori, e un fumetto che andando a rimorchio di film, telefilm e videogiochi, scopiazzandoli, pardon, “citandoli” a piene mani e spingendo troppo sulla decompressione, finisce per scimmiottarli e collocarsi dritto filato sotto le sue fonti ispirative (cioè, a quel punto, meglio vedersi il videogioco, il film o il telefilm e fai prima).

Opinioni… punti di vista… bla bla bla…

In realtà parliamo della differenza che intercorre tra i veri e propri “classici”, che rimangono nel cuore e nelle discussioni degli appassionati per decenni (forse chissà, ormai il tempo in cui un fumetto riusciva a diventare così è finito, e lo è definitivamente), e i cosidetti instant classic, orripilante termine “moderno” (coniato da Lupoi e dalla Panini, li possino ciancicà), che però dà bene l’idea di una “roba” che a pochi anni o mesi dalla sua conclusione nessuno più rimembra (e oggi vanno per la maggiore, domani pure, ma saranno altri, di cui non importerà nulla a nessuno già dopodomani).

E’ il discorso che facevo sullo scollamento dalla realtà da parte di chi sostanzialmente bazzica in rete da troppo tempo, e purtroppo, quando si è dentro da così a lungo, non se ne accorge di essere sbarellato e si beve tutti gli annunci di ste novità/capolavoro.

La volete sapere la verità?
Beccatevi questi grafici delle vendite postati qualche mese fa sul sito di Fumettologicache riporta il venduto delle collane Bonelli aggiornato ad Aprile 2014; 190.000 era il venduto di Dylan Dog fino a qualche anno fa (2009), poi letteralmente il crollo a poco più di 100.000 (!), nel giro veramente di pochi anni (!).


Il terrificante GRAFICO DEL VENDUTO BONELLI aggiornato ad aprile 2014

Adesso, possiamo stare qui a cavillare se siano poco più di 100.000 o di 110.000, o se dopo gli annunci strombazzati del rilancio, Dylan Dog si stia riprendendo qualche “migliaio” di copie in più, oggi la cosa grave è che pure Tex è sceso a 190.000!

E che dopo tutto il battage mediatico che hanno provato a sollevare per Dragonero e per Orfani, i risultati si siano stabilizzati a quelle cifre striminzite riportate nel grafico, magari buone per un guadagno ma certo non così lusinghiere come si aspettavano (o pensavano di aspettarsi).

Guardate il cerchio che si chiude, il venduto del primo numero di Dylan Dog (nel lontano 1986), fu di 50.000 copie, ovviamente quelle stampate furono molte di più, però coi mesi e il montare del suo successo, dovuto al tam-tam dei lettori in era pre-internettiana (!), la tiratura arrivò a numeri spaventosi, come riportato sulle copertine dei numeri 43 e 45, toccando ufficialmente le 200.000 (!); oggi stampi 120.000 copie di Orfani 1, sperando di venderne almeno 60.000, ne fai 50.000, e poi come sempre capita in questi anni, scendi e ti assesti, in questo caso a 26.000 (secondo Fumetto d’Autore)/29.000 (secondo la casa editrice), poco più della metà del venduto del primo numero, manco un quarto della tiratura iniziale.



Le belle tirature di una volta,
quando successo voleva dire che...
era successo veramente qualcosa...

E in base a questo parlano di serie di successo… (vabbè, lo ha detto Recchioni alla conferenza, ognuno vede le cose come vuole).

Io pensavo che “successo” volesse dire sbancare il botteghino, esaurire le tirature e ristampare a breve i primi numeri, non annunciare già contemporaneamente una ristampa da libreria perché tanto ormai si sa, se non spingi il titolo adesso tra qualche anno chi se lo fila più (ammazza, che successo!).

Se non altro hanno fatto saltare un certo tabù vigente nelle discussioni in rete, se oggi uno può decidere prima ancora di averlo visto in edicola, di comprarsi il suo bel fumetto in edizione de-luxe, conoscendo dall’annuncio solo autori e casa editrice (e qualche scarna anticipazione), e per questo non passa necessariamente per scemo, bensì all’opposto per appassionato attento e preparato, allora possiamo, con gli stessi presupposti, bollare il tutto come meglio ci aggrada (e senza ritegno, inserite voi la parolaccia che preferite), senza nemmeno scomodarci ad andare in edicola e spendere un centesimo (una rivoluzione nelle oziose discussioni internettiane su siti e forum!).

E magari un domani, potremmo sbilanciarci anche senza sapere autori e case editrici, basterà vedere solo le copertine!

Io, bè, ammetto che già lo faccio ^__^, ma sono troppo esperto (ehm ehm, coff coff), voi a casa non fatelo che rischiate solo di farvi male comprando volumi cartonati con la minchia e la sorpresa dentro di un fumetto noioso e disegnato male, magari a 20 cocuzze (e l’avete pure prenotato), bisogna essere lettori professionisti con decenni di letture sul gobbo e conoscere molte bancarelle e mercatini on-line, per ovviare a certi inconvenienti… oltre ad avere la cultura necessaria per distinguere un fumetto da 1 Euro da quello da 50 centesimi e far rientrare tutti gli altri in queste due categorie ^__^.


(Prossimamente terrò dei corsi a pagamento, per i più impediti di voi, in modo da ovviare a questa grassa ignoranza in materia che dilaga in rete).

Ah, la Bonelli, diciamo che se ti aspettavi questo…



…era più facile ottenere quest’altro…


…ma senza gnocca però (almeno fino a Dylan Dog), e senza lustrini da super-eroi!

Certo, così forse è stato fino ad oggi, vedremo per il futuro, e speriamo veramente in fiction e film e telefilm targati Bonelli più virati verso lo scoppiettante primo filmato che non verso un target (senza gnocca), buono si e no per Nonno Felice (sigh e sob)!

Paura!

Lucca Giorno zero: Viaggio nel Mystero!

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L'incipit è sempre quello: siamo a Lucca "fuoridai" Comics (qui la pagina Facebook).

Appena arrivati.

La domanda, quest'anno era: cosa succederà, in viaggio?
Se leggete questo post, probabilmente, è andata abbastanza bene.

Nel 2011 mi infortunai alla schiena prima della partenza, e, in una sosta del viaggio, a pochi km da Lucca, perdemmo il portellone laterale del furgone. Passammo dall'essere in un "buon anticipo", ad un "discreto ritardo", e per cinque giorni girammo col suddetto portellone legato con una fune allo sportello anteriore.

L'anno successivo niente Lucca, come sapete

Nel 2012,
esplose una gomma. Anche lì, si passò dal "partiamo un giorno prima" per allestire con calma, all'ammazzarsi a scaricare di notte e sotto la pioggia. Oltre ai soldi buttati per cambiare una gomma del furgone, che costa abbastanza.
E, secondariamente, al rischio corso: se il furgone non fosse stato carico, probabilmente non l'avremmo raccontata.

2013.
Grazie (anche) all'autonoleggio che ci ha fornito un mezzo più piccolo, avvisandoci troppo tardi per poter fare cambi, eravamo - proporzionalmente - con un carico maggiore del previsto.

Qualcuno se ne è accorto, ci ha pesato, e ci ha sanzionato.
Ci sta tutto: ma almeno la vita era salva.

Ora... prima di partire, da mesi ci si chiedeva: cosa succederà, visto che è da cinque anni cinque che non riusciamo a farla franca? Quale imprevisto pescheremo stavolta?




Con estrema delusione dei nostri detrattori e della nostra voglia di avventura, devo dire che la risposta è stata... NIENTE. Un viaggio tranquillo, ai limiti del noioso, e con un solo piccolo disguido (una strada sbagliata ed una ventina di km regalati ai petrolieri)...

E ora siamo pronti: via San Girolamo 15, vicino ai primi padiglioni di corso Garibaldi.
Se ci cercate, siamo qui dal 30 ottobre al 2 novembre compresi, orario continuato dalle 8,30 fino almeno alle 20,30, tel. 0583 954319

Tra tantissimi negozi coi prezzi aumentati per la manifestazione, vi offriamo (anche) tantissimi fumetti a metà prezzo...





LuccaFuori Giorno uno: Vergognarsi!

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L'incipit è sempre quello: siamo a Lucca "fuoridai" Comics (qui la pagina Facebook).

Fare il libraio a fumetti non è il lavoro più bello del mondo.
E' un bellissimo mestiere, forse tra i più interessanti. Ma, come tutto quello che si basa sulla passione (ne parlavo ieri con una amica che lavora nel settore musicale), da sempre l'idea che sia tutto divertimento, risate e pacche sulle spalle.

Non è così, anzi.

Frequentando l'ambiente, ci si mette poco a scoprire quelli che sono i problemi reali: mancanza di professionalità, investimenti nulli, soprattutto in promozione. Ma, a parer mio, la cosa più grave - che non si trova, a questi livelli e con queste modalità, in altri settori - è la concorrenza sleale che i fornitori fanno ai negozianti, che non sono quasi mai considerati partner commerciali.

Sleale perché il fornitore ha - ovviamente! - margini più alti, quindi può permettersi di ribassare il prezzo al pubblico, e comunque di guadagnare maggiormente dalla vendita degli articoli.
Sleale perché il fornitore ha la merce - ovviamente! - prima del negoziante, quindi può giovarsi dell'effetto anteprima.
Sleale perché sia gli sconti che i tempi di uscita, sono decisi unilateralmente dal distributore, al massimo con il contributo dell'editore. E, spesso, le due figure coincidono.
Sleale perché, quando il libraio ordina, non ha idea di quando il materiale verrà distribuito, se ci saranno o meno anteprime, se le modalità di vendita o gli sconti verranno variati in corso. E prenota con l'anticipo di mesi e mesi, talvolta anni, e senza diritto di reso.

Questo era solo un preambolo, visto che ne abbiamo parlato mille volte.

Ma la realtà è che il primo giorno di Lucca Comics 2014 ha passato ogni più impensabile limite di presa in giro per chi fa il mio lavoro. Roba da vergognarsi di campare in questo settore.

Se gli altri anni c'erano numerose anteprime, stavolta alcuni, i più grandi, se ne sono AMPIAMENTE passati ad ogni livello.

Senza alcun ritegno.

Iniziamo dai primi della classe, Panini Comics.Che, last minute, ha rimandato TUTTE le uscite della settimana alla successiva.
Obiettivo, forse, quello di non avere il fastidio di dover distribuire del materiale nell'impegnativa vigilia di Lucca Comics...

Tanto, quale è il rischio? Le fumetterie, quel materiale, di fatto lo hanno già prenotato, e quindi è come se fosse venduto!

Le novità Panini Comics: oltre a portarne una barca, l'editore,
per la prima volta, ha "chiuso per ferie", facendo slittare praticamente
tutte le uscite della settimana a dopo Lucca Comics!

Ma questa mancanza di rispetto da parte di Pan/Panini, diventa una piccolezza rispetto al vero colpo di genio, che senza dubbio proviene da Alastor/Pegasus Distribuzione/i.

Faccio presente che quanto sto dicendo proviene, si, dal sottoscritto, ma su segnalazione di svariati colleghi, coi quali (oltre una decina) mi sono confrontato prima di parlarne; oltretutto, lo stesso distributore è stato contattato, con relativo "report" delle problematiche emerse.

La situazione.

A quattro anni precisi da quando, con tutti gli arretrati Planeta/DeAgostini bloccati, Alastor & Co. si presentarono a Lucca Comics con tonnellate di volumi, incluso il mitico cofanetto di Preacher (qui la storia è stata recentemente raccontata); a trentacinque mesi dal blocco totale del catalogo Planeta/DeAgostini; a circa venti mesi dal ritorno del magazzino dell'editore spagnolo (seicento giorni, nei  quali, tra l'altro, non si è ancora capito cosa sia disponibile e cosa sia definitivamente esaurito)... Alastor, o Pegasus Distribuzione/i che dir si voglia (ora non stiamo a sottilizzare) si presenta in fiera con svariate cose date per esaurite. Piccolezze, tipo il secondo omnibus di Preacher, sparito da cinque o sei mesi, o il V for Vendetta in bianco e nero, esaurito da oltre un anno.
Di per sé, niente per cui arrabbiarsi troppo: l'avevamo già detto che Alastor è "la casa dell'arretrato" (almeno in fiera!)...

Ma il vero colpo di genio c'è!

Watchmen Absolute Edition edito da Planeta/DeAgostini, introvabile da tre anni

Esatto: WATCHMEN! Il volumone Planeta, esaurito da oltre tre anni, è tornato finalmente disponibile. Sbandierato dallo scorso dicembre, come incentivo all'acquisto del mitologico cofanetto/bara di Before Watchmen... si è aspettato fino ad ora, ben dieci mesi, per distribuirlo.
Ovviamente, a Lucca, dove "il-distributore-che-è-diventato-editore", può guadagnarci per bene, incassando anche il margine delle fumetterie, vendendolo alle decine di migliaia di clienti di queste ultime, che si presentano a Lucca Comics sempre più convinti, ogni anno, e giustamente direi, di poter acquistare cose che nei negozi non si trovano...

E il fatto - come mi ha detto ieri lo stesso distributore - che il volume verrà distribuito tra una, massimo due settimane (in realtà TRE, visto che è appena uscito il calendario Lion di novembre) - cambia poco: ormai il danno è fatto. Ed è l'ennesimo. Bello grosso.

Ovviamente, questo post non ha la pretesa di essere esaustivo.
Ho citato solo due esempi negativi, i maggiori da quel che so.

Ma ci sono anche altri che hanno portato in fiera maree di roba annunciata da semestri, da anni... o manga che escono da una Lucca all'altra, così che il cliente sa bene dove trovarli, come d'altronde pochissimi sono quelli che hanno distribuito tutto o quasi prima della manifestazione, come Bao che ha addirittura mandato nei negozi l'ultimo di Zerocalcare con ben DUE settimane di anticipo... Caso più unico che raro.


Non possiamo dire tutto, ma francamente questa VERGOGNA non poteva passare sotto silenzio.
Forse è ora, davvero prima del tracollo, che le fumetterie inizino a svegliarsi.

LuccaFuori Giorni due e tre: Notizie e succulente anteprime!

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L'incipit è sempre quello: siamo a Lucca "fuoridai" Comics (qui la pagina Facebook).

Con un po' di ritardo, vi diamo le ultime news, i rumors e tutto quello che è trapelato e che l'informazione ufficiale non vi ha detto!
Abbiamo raccattato voci, siamo stati alle conferenze... ma dietro le quinte, dove si fanno gli scoop veri. Abbiamo fatto ubriacare editor e minacciato autori e direttori editoriali, quando i soldi, le donne e le droghe non sono bastati.

E vi diremo tutto.
Proprio tutto.

Si parte...

Il nuovo responsabile comunicazione
di Alastor/Pegasus Distribuzione/i



Lion.
Batman il Cavaliere Oscuro (quello spillato, non quello cartonato, né quello brossurato da edicola, né quello brossurato da fumetteria, prima o seconda serie) diventa trisettimanale: notizia vecchia. Ma a questa novità, geniale quanto inedita, se ne aggiungeranno ben presto altre: Giovani Titani presenta Cappuccio Rosso e I Fuorilegge... conterrà anche Cappuccio Rosso! Ebbene si! E uscirà una volta che c'è un plenilunio, a meno che non capiti in un giorno pari.
Su Dark Universe presenta Constantine, verrà pubblicata una nuova serie del New 52 a caso, di volta in volta, e l'albo cambierà nome in Dark Universe presenta Constantine presenta nomedelnuovoalboacaso!

Da marzo, con periodicità bisettimanale dispari, uscirà una nuova serie dedicata a Superman e Batman, dal nome Batman il Cavaliere Oscuro presenta Superman L'Uomo D'Acciaio presentaNO Superman/Batman/Wonder Woman. La serie non avrà copertina disegnata, visto che il logo occuperà tutta la pagina.

Promo per Multiversity: acquistandone tante copie quante l'edicola sotto casa prende di Postalmarket oppure, a scelta, di Donna Moderna, e sommandole alla tiratura del catalogo Ikea dell'anno in cui siete nati, otterrete un coefficiente, le ultime due cifre del quale vi serviranno per partecipare all'estrazione delle copie variant F, disegnata dal cugino del letterista americano.

Tra l'altro, megapolemica tra Alastor e DC Comics: il distributore nostrano si è lamentato del fatto che i crossover dell'editore di Superman e Batman non escano in un periodo dell'anno che permetta loro di tradurli, adattarli e lanciarli per Lucca Comics. Chi vivrà, vedrà: noi siamo sempre dalla parte del nostro distributore preferito!!


Bonelli.
Al PalaBonelli fioccano indiscrezioni, più o meno confermate.
Rilancio in vista per Nathan Never, che avrà un nuovo nemico, John Future, che ne condizionerà l'esistenza. Si prevedono grosse polemiche, intorno a questo personaggio, che cambierà in modo definitivo la vita dell'Agente Speciale Alfa, massacrando diversi personaggi di primo piano, come il portiere dello stabile che ospita l'Agenzia, ed il cugino di Legs Weaver, apparso in uno speciale del 1997. Dopo i lutti, sconvolto, Nathan Never si farà ricrescere le basette.

Stupefacente il futuro di Martin Mistère: il Detective dell'Impossibile se la vedrà col mysterioso Monsieur Realité, un nuovo arcinemico che metterà in pericolo la vita del protagonista e, soprattutto, dei suoi cari. Java, per l'occasione, smetterà di portare il solito cravattino a fiocco, ed indosserà un moderno frac!

Novità anche per Tex, che si troverà in difficoltà a causa di nuovo nemico, John J. Colt, il quale, dopo aver circondato il ranger coi suoi pard, con forze soverchianti, riuscirà addirittura a ferirlo di striscio...

Bonelli, si è detto, scandaglia i mercati esteri alla ricerca di nuove vecchie idee da riadattare per il mercato italiano: dopo gli speciali annuali, le miniserie, introdotte col concetto di "mini-serie", dopo le "variant", numerosi addetti dell'editore milanese stanno leggendo tonnellate di albi degli anni novanta, e relativi cataloghi d'epoca, per cercare idee più recenti. Un paio, pare, siano rimasti sconvolti dall'eccessivo carico innovativo delle serie dell'epoca...


Panini Comics
Dopo la quindicinalità di Wolverine dettata dalle tante storie da pubblicare e dal furbo passaggio alle 48 pagine, ci sono sicuramente tante altre amenità di poco conto, se si considerano le vere "bombe" della fiera. L'editore modenese, infatti, annuncia tutte le novità e le uscite di Lucca Comics fino al 2020: pare che si siano rotti gli indugi, e dal prossimo anno Pan Distribuzione non si limiterà a non dare ai negozi le novità nella settimana prelucchese, piuttosto eviterà di farlo per tutti i mesi di ottobre e novembre.

Inoltre, visto che L'Attacco Dei Giganti 16 sarà il trecentomillesimo albo prodotto da Panini Comics nei suoi quasi ventuno anni di vita, verrà realizzato in ben TRECENTO VARIANT!
299 saranno disponibili in fumetteria, dopo esser passate per la prossima Lucca Comics, mentre la trecentesima potrà essere trovata solo in un apposito pack, che verrà sbolognat... ehm, venduto alle librerie specializzate.

Dalle prossime manifestazioni, in ogni caso, la distribuzione degli albi avverrà solo dopo che tutti gli editor Panini si saranno fatti almeno un selfie con una copia dello stesso.


Altri
saldaPress ha esaurito il pack contenente una fracca di variant del numero 25 dell'edizione economica di TWD, che speriamo verrà distribuito anche in fumetteria. Per questo, ha già annunciato che l'anno prossimo, ne farà ancora di più. Anzi: di più di più. Dopo l'unica cover alternativa fatta per i numeri delle scorse manifestazioni, da Lucca a Falconara, dal Comicon alla sagra del formaggio, passando per altre fiere, manifestazioni, scioperi e compleanni da Mc Donald's, infatti, si è scoperto che gli zombi hanno ancora fame.
Per cui, la redazione saldaPress ha creato il numero verde 800.666, al quale è possibile rivolgersi per ordinare e prenotare la propria variant personale: l'importante è che l'evento a cui si rivolge, sia pensato quantomeno per una quindicina di invitati, e che abbia un logo proprio.
Voci di corridoio dicono che Panini e Lion si stiano mangiando le mani per la favolosa idea.
Altre voci danno per certa la prossima introduzione di un comprimario sul TWD da edicola.

Per altri, 001, Ikari, Renoir, si rileva il solito quantitativo di albi, annunciati semestri e semestri fa, e finalmente in vendita. In fiera. Tanto, tranquilli: le fumetterie si sono più che organizzate, ed hanno capito quando è il caso di ordinare la vostra roba, e quando di fregarsene.

Ultima news riguarda l'Eternauta, del quale verrà prodotta una Giovanardi Ediscion, che pare sarà disponibile, finalmente, in fumetteria. Alla notizia, pare che tutti abbiano riso. Di gusto.

A presto!

LuccaFuori Giorno quattro: Momenti di Gloria #30

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L'incipit è sempre quello: siamo a Lucca "fuoridai" Comics (qui la pagina Facebook).

Città splendida, Lucca, che per una settimana l'anno si trasforma nel paradiso dell'appassionato di fumetti, e nell'incubo del lucchese medio, che vede scipparsi parcheggi, cibo e, perché no, fidanzata, dal travestito e buffo figuro che proviene da paesi barbari e, magari, anche un po' terroni.
D'altronde, proprio una commerciante lucchese, prima di aumentarmi l'affitto del negozio del 250% in un anno, mi disse: "Negozi di cinesi? Da NOI non li facciamo entrare..."

Ma oggi ci dedichiamo alle amenità: Momenti di Gloriaè la rubrica con la quale prendiamo, bonariamente, in giro tutti i nostri clienti (o "clienti", che dir si voglia), i quali spesso ci deliziano con corbellerie degne dei migliori anni di Zelig...

Oggi, speciale Lucca FUORI DAI Comics 2014!





Iniziamo bene...
"Dall'accento... sei delle parti dei miei nonni?"

Era meglio "negro"?
"Ah, si... quel numero dell'Uomo Ragno era quello con Luke l'Africano"...

La realtà.
Discorso di dieci minuti con una signora che voleva vendersi dei Topolino.
Informazioni, valutazioni. Chiacchiere in libertà.
L'invito è a portarli in negozio, per farceli vedere.
Poi, a un certo punto si gira, e fa, parlando quasi da sola e gesticolando con la mano: "Si, ma a me serve un bicchiere d'acqua perché non so se qui - indicando il mondo intorno a lei - sono veri o no..."

Governo ladro!
Anziano.
Sta nel negozio un'oretta, vede e sposta di tutto.
Con le mani come ruspe, piglia, sbatte, sposta.
Alla fine, si presenta con un Ken Parker a 3 euro ed un bonelliano nuovo a 3,50. Chiede di pagare 6 euro: gli dico di no. Il KP è ad un ottimo prezzo, sui bonelli lo sconto è tale che, a toglier 50 centesimi, ci rimetterei.
Lascia il primo e si tiene il bonelliano, dopo aver parlato di pensione, sconti e crisi. 50 cent fanno la differenza, a fine mese!
Quindi ricomincia a girare, spostare, "ruspare" in giro.

Religioni.
Passa davanti alla statua del Buddy Christ, il Cristo Compagnone di Dogma, e fa... "Eccolo! Il BuddA Crist!"

Eh?
"Per caso ha Arriuellisette?"
Alla decima ripetizione, capisco che è "Are you Alice 7".


"Ce l'hai tutti quelli di Secret Warriors?" mi chiede tenendo in mano alcuni albi della suddetta serie.
Le rispondo che ho solo quelli. "Ma l'albo che li raccoglie tutti, lo hai?" No, non esiste, glielo spiego.
Poi le faccio: "Ma non è che cerchi Secret WAR?".
E lei: "Ah... forse si!".
Ok. Colto da un ulteriore e giustificabilissimo dubbio, le chiedo: "Ma vuoi GuerrA SegretA o GuerrE SegretE?".
"Non lo so. Cerco questa storia degli X-Men, altro non mi ricordo. Ho solo il numero uno".
"X-Men??", penso tra me e me?
E le chiedo se si ricorda la storia. "Eh... ci sono gli X-Men che vanno in giro fuori". "Fuori?" le faccio.
"Si - risponde - Vanno fuori dall'Italia".
Ancora non ho capito...

Io sono... Nessuno!
Entra... si guarda intorno, e fa: "Ma qui del negozio non c'è nessuno?".
Io, in "divisa" Antani, gli dico: "No.".
Esce, e se ne va.

Pizza per tutti.
Ragazzino.
Passa vicino allo sgabello sul quale è appoggiata la pizza del nostro pranzo. Chiusa.
La apre, e fa agli amici: "LA PIZZA!".
Chiude ed entra nel negozio.
Si riaffaccia e mi fa: "MA SI PUO' PRENDERE?"
Mi sono sentito fortunato che l'abbia chiesto...

Blackblock?
Ce l'hai il numero uno della BLACKLIST di Deathnote?

Prezzi & buste.
Prende un manga esaurito, prezzato 10 euro: "Lo avete anche senza busta?".
Io, capendo che lo cerca a prezzo minore, faccio lo gnorri: "Se vuoi, puoi toglierla!"
Lui: "Ma poi costa uguale?"

Naruto 2099!
"Il 284 di Naruto?".
Uhm...
Io: "Guarda, siamo al 67, direi che per il 2040 esce".
"Ah, fa lui". Non capisce.
Comincia a parlare del cartone, a chiedere se è più avanti o meno del manga.
Intanto, presente anche il collega Giulio del Comix Café di Grosseto, prendo la calcolatrice: "Considerando quattro numeri l'anno, Naruto arriverà al 284 per il 2093", dico al cliente.
"Eh, no, troppo, fa lui ridendo. E se ne va".
Peccato.

Post LuccaFuori: Lucca, vista da fuori - Anno Tre

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L'incipit è sempre quello: siamo stati a Lucca "fuoridai" Comics (qui la pagina Facebook).



Quest'anno, prima volta dal 2002, anno a partire dal quale, come visitatore o espositore, ho sempre partecipato a Lucca Comics, non sono entrato in fiera.



Motivazioni?
Essenzialmente, una, di principio: ho sempre pensato che, un addetto ai lavori, ha diritto di avere un pass, ad una manifestazione del suo settore. Devo spiegare perché? Perché è lì per lavoro. E, se non basta, se un autore che non è ospite della manifestazione, se un collaboratore di un sito informativo, che non è giornalista, hanno il pass... beh, anche un libraio che è in fiera per incontrare i propri fornitori, quando non per comprare, ha diritto ad un pass.

E non è accettabile che la manifestazione ti risponda che "stante l'alto numero delle richieste, non ci è stato possibile accettare la sua richiesta di accredito", semplicemente perché non è una risposta seria. Al pass, come libraio, o ho diritto, o non ce l'ho. Nel primo caso, me lo dai a prescindere dal numero, nel secondo, mi piacerebbe che ci fossero dei criteri certi.
Per gli autori, il numero delle pubblicazioni.
Per i collaboratori dei siti informativi, un tot a sito.
Per i librai: nessun criterio.

Detto questo, ho deciso di non entrare.
Avevo giri da fare, fumetti - tanti - da comprare per clienti e negozio. Fa nulla: me li farò spedire.
Oppure no.

Indirettamente, questa situazione, mi ha permesso di vedere molte più cose all'esterno di Lucca Comics, cose delle quali non mi ero accorto, o che, perlomeno, non avevo razionalizzato.

Intanto: già si sapeva: molte, moltissime persone, non entrano nei padiglioni.
Perché non sono interessati, ma soprattutto per il biglietto. Intendiamoci: Lucca Comics VALE quei sedici euro per entrare, per carità. Ma quando cominci ad essere in due, a dover pernottare, mangiare, prendere un paio di abbonamenti, si parla di spendere qualche centinaio di euro.
Cosa ti rimane da spendere poi?
Non ti conviene goderti la fiera da fuori? Cosplayer, mostre, temporary shop (TANTI, TANTISSIMI), e molto altro, rendono comunque godibile anche il "fuori".

Ma, ancor più importante è un altro fenomeno, che si svolge fuori.
Avevamo già parlato e straparlato della crescita dei prezzi: alimentari, pernotti. Gli affitti dei locali commerciali, con punte anche del 250% da un anno all'altro (posso documentarlo).
Lucca si arricchisce, coi comics. E' giusto, indubbiamente, ma un certo limite andrebbe posto.
Ma ora si va oltre, i commercianti, quando non i comuni cittadini di Lucca, "scendono in campo": si fanno espositori. Aprono temporary store, si attrezzano per far panini...

E poi, la chicca finale.
Mi sono lamentato di come e quanto vendono gli editori, a Lucca in particolare, ma più in piccolo a tutte le fiere.
Ora, cominciamo a vedere l'effetto boomerang... fumetterie che non comprano più materiale degli editori che fanno anticipazioni in fiera, perché ormai hanno capito il giochetto.

Stando fuori, "sembrando" un negozio di fumetti, molti, tanti, tantissimi, chiedono le ultime novità.
Quest'anno ho speso follemente del tempo per segnarmi tutti gli albi appena usciti che avrei venduto se avessi avuto disponibili, e che mi sono state chieste in massima parte da gente senza biglietto, e che quindi non entra in fiera. Vendite perdute per me - ma poco mi frega, sul "nuovo", che ha margini ridicoli per una fiera costosissima - ma soprattutto per gli editori.

Tutte cose che porterei in quantità se avessi il reso: ma chi me lo fa fare ad investire migliaia di euro, per guadagnare magari un 30-35% del prezzo di copertina, quando le spese del negozio mi incidono per un 25% almeno? Se ci fosse il reso, lo farei senza problemi.

Ma senza reso, cari editori, vendeteveli voi, almeno in fiera. In questo, siete bravissimi.

Prossimamente: il gran finale di #luccafuori 2014!

Con Giorgio Pontrelli... ricordando Lorenzo Bartoli

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Avevamo parlato della scomparsa di Lorenzo Bartoli, indimenticato scrittore di Arthur King, John Doe e tanto altro, insegnante ed amico per molti.

Tra l'altro: qui ho letto il più bel ricordo dell'autore e dell'uomo che abbia trovato in rete. In alcuni degli episodi citati, c'ero anche io...

Dicevamo: Lorenzo Bartoli.
Sabato prossimo, 8 novembre, da Antani Comics, ci sarà Giorgio Pontrelli, disegnatore dell'ultima opera pubblicata (per Tunue) dallo scrittore romano, Voci Nell'Ombra.




Con l'autore disponibile per autografi e dediche, e grazie al contributo di tutti coloro che interverranno, ricorderemo Lorenzo Bartoli, e raccoglieremo fondi per la famiglia.
L'intero incasso delle vendite del libro (prezzo solo 9,90 euro), e di tutti gli albi della serie di John Doe disponibili in negozio, verrà devoluto a tale fine benefico.

Tutti coloro che acquisteranno almeno un albo della serie da lui creata e realizzata per l'Eura insieme a Voci Nell'Ombra, avranno in omaggio uno degli albetti a tiratura limitata di John Doe che realizzammo per la prima Narnia Fumetto, con storia - appunto - di Bartoli, e disegni di Elisabetta Barletta, sotto la cover di Massimo Carnevale.

Vi invitiamo ad intervenire numerosi, e magari a spargere la voce (qui l'evento FB).

Grazie, soprattutto a Giorgio Pontrelli per il tempo e a Tunue per il favoloso e pronto supporto.



Ah... tra un paio di settimane, poi...

Lucca, vista da fuori - considerazioni & ringraziamenti

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L'incipit è sempre quello: siamo stati a Lucca "fuoridai" Comics (qui la pagina Facebook).
Vi abbiamo parlato del viaggio, ci siamo incazzati, divertiti, abbiamo fatto informazione (più o meno, eh!), infine un primo resoconto, visto da "fuori". 

Ora, a freddo, magari pure con un po' di ritardo (ma è stata una settimana pienapiena), facciamo un post finale, con qualche considerazione.



Contribuite con le vostre idee, perplessità, critiche e... quanto volete.

Intanto, rischiando la banalità: grazie a chi è passato a salutarci.
Complimentandosi per il blog, per l'iniziativa, per l'aitanza dei negozianti.
Per la mole e la disposizione del materiale.
Perché conoscono la situazione di LuccaFuori e ci sono vicini.

Grazie al buon Alessandro, commesso instancabile, ad Edo e Sandra, compagni di viaggio (e non solo), al buon Stefano Vollono, impagabile jolly. A Tommaso, Simone, a Federico, Sindaco di Mondo di Nerd, al buon Francesco. E a Valentino, che ha tenuto il forte (cosa assolutamente non secondaria). Bella truppa!



Possiamo solo dire grazie. Grazie.

Considerazioni.
Intanto: LuccaFuori va. Il primo anno fu "per esserci", con più o meno zero guadagno, troppa fatica e tanti rischi. Ma ci servì a capire che il pubblico comprava anche "fuori".
Il secondo anno, con due negozi, il botto. Quest'anno, con uno "quasi" il botto: il che vale anche di più, soprattutto considerando l'esosità di chi stra-aumenta l'affitto, per poi lasciare insoddisfatto chi ci lavora. 

Quindi: il risultato c'è.
Il "gioco" anche, visto che abbiamo raddoppiato il materiale presente, concentrando l'80% di quello che mettevamo in DUE negozi in UNO solo, ed aumentando lo spazio per far muovere il pubblico.

Poi, altre soddisfazioni, più o meno commerciali: quasi gli unici a vendere fumetti "fuori" dai padiglioni, forse siamo stati anche i primi; unici con POS e CONNESSIONE da rete fissa, quindi funzionanti sempre e comunque. Unici con un appartamento con la Jacuzzi (che non ha riflessi commerciali... ma almeno un po' di invidia, no?).

Quasi mille scontrini.

Fuori si compra meglio, perché hai più spazio per muoverti.
Fuori si vende meglio: perché nessuno ti dice quello che non puoi vendere, tipo il ramen.

Gli orari sono molto più liberi, e non ci sono le code. Non c'è una affluenza che - è successo - fa chiudere al pubblico determinati padiglioni (cosa assurda: non si può prevedere ed evitare?).

Le persone passano, guardano, se vogliono entrano, liberamente.
Spesso accade che si lamentino del biglietto: da noi non si paga.


Certo: mi è pesato non entrare nei padiglioni, stare lontano dai colleghi di mille fiere.
Ma alla fine è lavoro. Il mio lavoro.
E decido io se farlo o meno: prima di questa Lucca, posso dirlo, ero sfiduciato. Mille seccature burocratiche, problemi di vario genere. Editori che promettevano conti vendita che non arrivavano.
Poi tutto si è risolto. Con UN NEGOZIO e quasi solo con le forze di Antani Comics, abbiamo fatto oltre l'80% dell'incasso del 2013, realizzato con DUE negozi.


Mica male.


Per finire, qualche parola sulla manifestazione.
Lucca continua a crescere. I numeri lo dicono: bastava esserci al sabato - ma non solo - per capirlo.

Le criticità continuano ad essere, per me, tre.


L'organizzazione. Che è migliorata. Ma che deve fare ancora tanto. Ci ha messo quasi dieci anni a capire come mettere i padiglioni, e che i corridoi andavano allargati (magari non a spese degli espositori...), ma non è possibile che delle strutture vengano ancora chiuse per la troppa affluenza. La stessa gestione del traffico, dei pullman in arrivo, per non dire dei treni, va migliorata. Non è possibile vedere ancora disagi alla nona edizione in centro.
Complessivamente, va comunque sottolineato, la situazione è molto migliorata.

L'uso che si fa di Lucca. Non è possibile vedere ogni anno più anteprime. Non è possibile che l'editore ed il distributore più grandi del settore, smettano di fare il proprio lavoro - non distribuendo le novità - per una decina di giorni.
Non è possibile che si continuino a portare in fiera cose annunciate un anno prima, senza dare la possibilità ai negozianti di averle in anticipo, e dando così l'impressione che certe cose si trovino solo in fiera...

Lucca e il fumetto. Quale è il lavoro, o lo stratagemma, o la promozione, che editori, distributori, autori, fumetterie, mettono in piedi per far si che le centinaia di migliaia di persone che a Lucca girano, vedono e comprano fumetti, continuino a farlo per tutto l'anno? Che si fa per fidelizzare questi clienti?
Come contenuti: come si sfrutta la manifestazione, per fare incontri tra autori, sulla tutela dei propri diritti, tra negozianti e grossisti, sulla distribuzione? Più in generale, l'essere nello stesso posto per quasi una settimana, non può portare a qualcosa di più che un aperitivo tutti insieme per darsi pacche sulle spalle?

Basta qualche giorno di buoni incassi o file propiziatorie per l'ego, a far dimenticare che la barca fa acqua?


Ovviamente, gran parte di tutto questo non è competenza di Lucca Comics, e ci mancherebbe...


Un po' di foto, per finire.

Lucca è andata, ma lo show continua...










I Prussiani vogliono farcela

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Riceviamo e pubblichiamo.
Ovviamente, Antani Comics ha aderito.



Comunicato stampa
COFFEE TREE STUDIO- Novembre 2014 - Lucca, Italia
I prussiani hanno sempre un piano B!!!

Al via l’operazione BLITZKRIEG per realizzare il fumetto Prussiani VS Alieni di Davide La Rosa e Riccardo Pieruccini.


Parte oggi, lunedì 10 Novembrel’assalto finale per la salvezza della terra dall’attacco alieno. Siete pronti baffuti fratelli prussiani?

Il piano B
A fronte di una grande e vastarichiesta da parte del pubblico, gli autori, DavideLa Rosa e RiccardoPieruccini, insieme al team del CoffeeTree Studio hanno deciso di avviare una nuova e piùintensa campagna crowdfunding per il loro progetto fumettisticoPrussianiVS Alieni.

L’operazione, denominata "Operazione BLITZKRIEG", avrà la durata di soli 20 giorni (avrete quindi tempo solo fino al 30 Novembre 2014 per sferrare il vostro attacco) e avrà luogo sulla piattaforma di Indiegogo.

In questa operazione sono state modificate alcune caratteristiche del progetto per andare incontro alle richieste e ai desideri del pubblico. A tal proposito Prussiani VS Alieni si articolerà nel seguente modo:
  • Il volume viene suddiviso in due parti di 46 tavole ciascuno, il primo sarà realizzato attraverso questa campagna crowdfunding
  • Abbiamo deciso di investire nel progetto e ora il target da raggiungere sarà di 6.500,00 €
  • Il formato del volume sarà il B5, il classico formato usato per i comics americani
  • L’albo sarà realizzato interamente a colori grazie al supporto di alcuni coloristi
  • E il prezzo del volume sarà di 9,90€
È possibile seguire tutti gli sviluppi di questa ultima e definitiva operazione sui social e sulle pagine di riferimento:
Dove partecipare:http://igg.me/at/prussiansvsaliens


E per qualsiasi informazione aggiuntiva non esitate a contattarci all’indirizzo: info@coffeetreestudio.com

L'Uomo Ragno fa MILLE!

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Guardate questa cover.

L'11 dicembre esce AMAZING SPIDER-MAN 2, ovvero L'Uomo Ragno 616.

Un numero davvero speciale...





Facendo i conti, infatti, L'Uomo Ragno arriva a MILLE!

Contando, infatti, solo la serie principale (non il Deluxe degli anni novanta o lo Universe appena chiuso, o Il Giornalino con le storie per bambini degli anni settanta), non gli spin-off (Venom), non le ristampe (Gigante, Classic o Collection), il personaggio è stato pubblicato su:
-L'Uomo Ragno - Editoriale Corno (283 numeri);
-Il Settimanale dell'Uomo Ragno - Editoriale Corno (43 numeri);
-L'Uomo Ragno 2° serie - Editoriale Corno (58 numeri);
-L'Uomo Ragno - Star Comics dall'1 al 140, Marvel Italia/Panini Comics dal 141 ad oggi (con varie rinumerazioni, ma arrivato al 615 complessivamente).

Quindi, come vuole la moda lanciata anni fa negli USA, di recuperare le numerazioni complessive allo scattare si un anniversario, quello in uscita l'11 dicembre, sarebbe l'albo MILLE.

L'editore non festeggerà l'evento... noi si!
Nelle prossime settimane, pubblicheremo vari pezzi in tema, che ripercorreranno la storia del personaggio in Italia.

Trattenete il respiro!

Carmine Di Giandomenico a Terni il giorno del derby!

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Sabato prossimo, megaevento da Antani Comics.

Oddio, in contemporanea al derby dello sport nazionale, tra Ternana e Perugia... ma tanto credo che interessi poco a chi viene da fuori per l'autore, no?

Dicevo: megaevento: Carmine Di Giandomenico, disegnatore di gioielli come La Dottrina, di fumetti mainstream come Thor e Dylan Dog ma anche autore completo per altre chicche come Devil: Battlin' Jack Murdock e Oudeis, ormai uomo di punta di Marvel Comics, sarà a Terni da Antani Comics per la quarta volta, per presentare il debutto italiano della nuova serie di X-Factor, scritta da Peter David, e legatissima al rilancio dell'All-New Marvel Now.

Potente, elegante, Carmine si è guadagnato in pochi anni, ma con tantissima gavetta alle spalle, la ribalta della Marvel, divenendone uno dei disegnatori di punta.

Qui potete trovare una intervista che gli feci anni fa, intervista che lui stesso definì come la migliore (cito) "che mi abbiano mai fatto dai tempi della seconda superiore!". E se lo diceva lui...






Il disegnatore, al solito, sarà a disposizione per disegni, dediche, anticipazioni, smentite, interviste, farà le carte e predirà un futuro roseo. Inoltre, svelerà dettagli su manifestazioni abruzzesi del 2015, ci dirà quando finirà la crisi (pare nel 2010) e il vincitore della prossima Champions League.

Carmine Di Giandomenico, quando,
ancora giovane ed imberbe, nel 2007, "debuttò" da Antani Comics

Infine, vi elenco gli albi disponibili per l'evento (alcuni in poche copie!!) e le modalità per avere il disegno (in fondo):

PANINI COMICS
NOVITA! All New Marvel Now X-Factor (X-Men Deluxe 231), euro 5,50 (disponibile in cover A e B);
Devil: Battlin' Jack Murdock - 100% Marvel - euro 20;
X-Men: Magneto Testamento (Marvel Best Seller 11) - euro 5,50;
Marvel Noir: Spider-Man vol 1 e vol 2 - euro 13 e 12 (rispettivamente);
Loki/Nuovi Mutanti: Esiliati (Marvel Universe 13) - disponibile in edizione variant (euro 6,50) e regular (euro 5,30);
Thor: Il Mondo Brucia 1 e 2 (Marvel Universe 14 e 15) - euro 4,30 cad;
Ultimate Comics: The Ultimates 13-14-15 - euro 3 cad;
Iron Man: Frontiera Fatale 1 e 2 (Marvel Mix 107 e 108) - euro 5,50 e 5,30 cad.

MAGIC PRESS
La Dottrina - mini di 4 numeri - 8 euro cad.

BAO PUBLISHING
Dylan Dog - Cronache dal Pianeta dei Morti - euro 16


Per avere un disegno dedicato dall'autore, è necessario acquistare appositamente per l'evento (non valgono acquisti precedenti) albi per 16 euro, ridotti 12 se si è abbonati da Antani Comics.
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