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Channel: Come se fosse Antani...
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TeramoComix 2014: Considerazioni

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Ho sempre apprezzato molto questa manifestazione.
L'ho sempre fatta, dal 2002, saltando solo una edizione.

C'ero quando era in una (brutta) palestra, con la chiusura all'ora di pranzo e l'unica rosticceria aperta in tutta la città era proprio lì davanti; c'ero nel claustrofobico sottopassaggio, nello sperduto parcheggio degli autobus con la tensostruttura. E nella piazza centrale, sempre con il tendone.

E ci sono ora, finalmente in una degna sede.

L'anno scorso, "usai" Teramo Comix per fare alcune considerazioni, tuttora valide...

Qui vorrei solo dire che, finalmente, vedo la manifestazione crescere.
Non solo come incassi, sicuramente come presenze, ma soprattutto come ORGANIZZAZIONE, criterio troppo spesso sottovalutato quando si parla di una fiera.

Ci sono facce nuove coinvolte, idee chiare (almeno su alcuni punti), c'è finalmente "l'autore locale", il grande Carmine Di Giandomenico (nome di punta della Marvel di oggi, disegnatore favoloso e persona di gran cuore) inserito nel progetto, non semplice ospite messo in un angolo.
C'è qualcuno che sta seminando nel deserto, ed è quello che fanno - spesso - le piccole manifestazioni, che riescono a realizzare grandi cose, partendo dal nulla o quasi. E, talvolta, anche da meno del "nulla"...

E' cambiato tanto, nella mia via, in dodici anni di Teramo Comix: alla mia "prima" non solo non avevo il negozio, ma neanche un'auto... Ma le costanti rimangono quelle: ti chiedono Sandman, e non ce l'hai. Ti chiedono Watchmen, e non ce l'hai. Idem Preacher, idem L'Ultima Caccia di Kraven o il fumetto dal quale hanno tratto un film (come La Morte di Gwen Stacy, che ora va tanto di moda...).

Oggi, vedo cambiare un po' anche Teramo Comix: come detto, qualcuno sta seminando, in questa manifestazione, facendo un po' di "cultura del fumetto". Speriamo che sappiano essere caparbi, e continuare a seguire una strada che sia la loro, senza sbagliare più del giusto.

In bocca al lupo.

Di seguito, un po' di foto.



Look favoloso della domenica mattina, a Teramo.
Il calzettone alto, nero, abbinato al pantalone corto,
fa sempre il suo effetto...

C'era un po' di gente, in un ambientazione molto "americana" e senza
i consueti stand con parete, che spesso servono solo
ad alzare i costi per gli espositori...

Ecco Antani Comics!

Una bella panoramica

Il collega Giorgio della fumetteria Nuvoloso, che sfoggia una t-shirt
che non lascia spazio ad equivoci...

Altra panoramica

Colleghi ternani de La Tana, e dietro,
dove leggete "1 euro" lo stand Antani Comics

L'infaticabile Carmine Di Giandomenico coi ragazzi di Acme

Ancora i ragazzi della fumetteria Acme di Pescara.
Se siete fan di questo blog, la ragazza dovreste riconoscerla...

Di Giandomenico al lavoro su una bellissima Fenice
al nostro stand

Fumetti & Tormenti # 7 – SPECIAL CARTOOMICS parte 2!

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(La rubrica che non da’ fastidio a nessuno, tranne a chi la legge!)



a cura di tetsuyatsurugi


Sorpresa sorpresa, dopo tanta assenza ora due puntate a brevissima distanza l’una dall’altra (a cui forse ne seguiranno ancora una o due), roba da non credersi, fanno infatti tutte parte del moNstRuOso reportage dedicato a Cartoomics, manifestazione che ci consente di cazzeggiare su tutto il mondofumetto senza nemmeno passare per Lucca (e farla pure franca).


E proseguiamo quindi col reportone da Cartoomics 2014, edizione col botto per gli ingressi, un po’ sbracata se guardiamo alla cura nella presentazione del Fumetto (come, ho il sentore, sia quasi sempre stato l’andazzo da vent’anni a questa parte, e non credo solo a Milano).

E in questo clima un po’ pressapochista spicca manco a farlo apposta anche la conferenza della Panini Comics,decisamente sotto tono quest'anno, cosa per un editore bravo a vendere fumo come loro certamente inusuale, con un Lupoi che è sembrato un pò svogliato, certo poco brillante e apparentemente poco informato su molte delle pur poche novità che andavano ad elencare; i due editor al seguito, Diego Malara e Nicola Peruzzi, hanno coperto con qualche affanno il resto, talvolta costrettia non dire di più onde non svelare troppi spoiler (per quel che ormaivalgono, quando si parla di trame super-eroistiche), già solo rispetto alla conferenza dell’anno scorso sempre a Cartoomics, frizzante, coinvolgente e ricca di premi e cotillons, un bel salto all’indietro con doppio avvitamento carpiato.

Se da un lato non si poteva certamente contare su un rilancio come il Marvel Now! dell'anno scorso, (apparentemente) foriero di succosissime novità, dall'altro lato ci sarebbe stato un ventennale della Marvel Italia da celebrare in ben altro modo che la semplice anteprima di una sola copertina speciale (su 20 previste!), ovvero la variant di Marco Checchetto, che si rifà a Marvels 0; il risultato è stata una conferenza con poche novità e dette pure così così, dove a tratti la sensazione era di palleggiarsi la palla l'un con l'altro perchè non si sapeva bene cosa dire (andiamo bene!), mentre su tutte le altre copertine d’anniversario Lupoi e soci si sono lanciati in sperticati elogi, che però senza "prove documentali" sono risultati abbastanza ridicoli.

Ovviamente, strano a dirsi, per loro erano tutte "stupende", "bellissime", "incredibili" e chi più ne ha più ne metta; Dell'Otto ha omaggiato la cover di New X-Men 127 con Xorn in levitazione di fronte a un hamburger (by Frank Quitely), ottenendo una reinterpretazione a detta loro “spettacolare” (!), Alberto Ponticelli invece ha praticamente sfiorato il “capolavoro” (!!) in quanto gli è toccata in sorte la copertina del primo numero di Wolverine: Origin (di Joe Quesada), ovvero quella con la mano e tre timidi artigli d'osso che spuntano, una cosa talmente minimalista da non lasciare spazio a reinterpretazioni, ma evidentemente saremmo stati tutti stupiti dal risultato finale (parola! E infatti poi s’è visto che bel risultatoneè venuto fuori! Quasi non la si  distingue dall’originale, da tanto che sono uguali!!).


Ma che reinterpretazione spettacolare! Capolavoro!
Ma avete visto che pelazzi pieni di personalità ha aggiunto Ponticelli (alla faccia di Quesada!)


Di base, stando a Lupoi, s'è cercato di abbinare artisti molto diversi rispetto a quelli delle copertine originali, ad esempio uno con lo stile pittorico su una cover che non lo era e viceversa, in modo da mescolare un pò le carte e ottenere i risultati grafici più originali possibile, forse però, era megliodecidere di cambiare inquadrature, prospettive e magari disposizione dei personaggi già che uno c’era, invece che rifare paro paro gli originali senza tanta inventiva (e l’unico che ha “osato” è praticamente solo Buffagni, forse pure troppo visto che poi il paragone con l’originale diventa quasi difficile, ma plaudo sicuramente all’inventiva e alla verve reinterpretativa!).



 Magari non sarà d'impatto come quella di Deodato,
ma almeno ci prova (alla grande!), by Matteo Buffagni!

...questa è invece quella francobollata,
e pure SBAGLIATA, che i paninari hanno
messo nella loro stessa preview!



La vera presentazione delle diverse cover variant è poi avvenuta via internet (ideona!), ovvero, invece di presentarne un discreto numero (ma anche tutte volendo), alla conferenza della manifestazione fumettistica più importante del Nord Italia (in uno dei giorni se non nel giorno di punta come affluenze), e pubblicizzarle massicciamente su Anteprima e poi sugli albi, hanno preferito relegare il discorso ai quei “milioni” di lettori che navigando in rete non passa giorno che non frequentino il loro sito e la loro pagina facebook (e mandano tweet ogni 30 secondi per aggiudicarsi proprio queste fantasmagoriche variant col loro entusiasmante concorsone). 

Ci sarebbe un po’ da sindacare poi su come siano state scelte, e da chi, queste copertine da omaggiare, anche perché, pensare di interpellare prima i lettori in rete per votare le cover migliori, dando alla cosa almeno quel peso e quel respiro nei mesi precedenti più consono e proporzionale al festeggiamento di un ventennale, non sarebbe stata certo un’idea così malvagia.


La pubblicità delle variant XX francobollate su Iron Man 12 di aprile
...mostrando però i 20 originali...

In pratica, una concezione della promozione degna della Lion, senza contare il fatto che le diverse variant sono state presentate poi senza la copertina ispiratrice (geni!!), cosa che vedendo i risultati parecchio altalenanti posso anche capire (meglio evitare confronti); ma soprattutto, appena esaurite le news giornaliere (ne veniva svelata una al giorno da metà marzo fino ai primi di aprile), sono scivolate subito nel dimenticatoio, ripescabili solo grazie alle ricerche a ritroso sul sito (lasciate in toto alla buona volontà dei navigatori in rete), o giusto con un link a un blog amico (andatevelo a scovare, che se scrollate un po’ le pagine…), dove finalmente qualcun…altro ha provveduto a mostrare le cover originali con le rispettive variant.


Adam Hughes su X-Men Classic 77 reinterpreta con efficacia e semplicità
Uncanny X-Men 173 di Paul Smith...ci voleva tanto?


Sul sito Panini queste variant invece, dopo la prima presentazione, non sono state nemmeno postate, se non ad aprile inoltrato, nelle uscite settimanali in cui sarebbero dovute arrivare in fumetteria (talvolta pure in date diverse rispetto alle edizioni normali, visto che poi sono uscite in massa quasi tutte in ritardo il 2 maggio!).

Sul serio, da un certo punto di vista sembra che abbiano fatto di tutto per non farle vedere (e promuoverle) piuttosto che il contrario (e un ventennale da celebrare non sono proprio bruscolini, contenti loro…); avranno tenuto tutta la vivacità e gli annunci bomba per il Comicon di Napoli evidentemente (si spera per loro…).


Prime vs Protoype da Ultraverse Prime 4...
qual è l'originale e qual è la reinterpretazione?


Cosa rimane quindi di questa MEGA celebrazione, a parte il contagiosissimo entusiasmo farlocco degli editor?

Ah si, il costo, 5 Euro a cover, che per 20 variant sono 100 Euro, ma se vi pigliate il cofanettone che le raccoglie tutte ne risparmiate 21 perché costa solo 79 Euro (!!), e ovviamente…era ordinabile SOLO ed esclusivamente a scatola chiusa senza la più pallida idea di come fossero le cover definitive (eccetto i riferimenti francobollati su Anteprima delle cover originali); certo, potremmo poi interrogarci sui memorabili risultati finali, sul senso di “rifare” delle copertine che nel migliore dei casi, venendo fuori tal quali, magari non sfigurano troppo rispetto agli originali (ma che alla fine, che dovrebbero significare/rappresentare di più o di meglio?), mentre per un discreto numero sono uscite invece, anche se di poco, inferiori al modello, ma soprattutto cercare di capire il senso di trovarsi poi una variant che raffigura tutt’altre storie al posto di quelle presenti negli albi.


QUESTA è una reinterpretazione coi controcazzi! (art by Pino Rinaldi!)



Mi verrebbe da dire, aridatece i Castellini, i Bastianoni e i Rinaldi di vent’anni fa (chissà perché, si sono ricordati solo di Stefano Raffaele)!

Ma queste mi rendo conto, sono fisime da nerdda vero appassionato fumettofilo, e col de gustibus alla Panini ci foderano la lettiera del gatto; certo, passare dalle 3000 Lire per cinque numeri 0 d’esordio, ad altri cinque numeri X ma a 1 solo Euro per celebrare i primi 10 anni di attività, per concludere con queste 20 variant totalmente inutili (e pure totalmente avulse dagli albi su cui sarebbero finite) a 80/100 Euro (!), senza nemmeno la possibilità di vederleprima di poterle prenotare, credo dica tutto su come sia messa la situazione odierna dei super-eroi qui in Italia e su quale operazione meramente commerciale sia questa (celebrativa sta ceppa!).

Ma se una giornata storta e un lieve appannamento possono capitare a tutti, se la Panini preferisce celebrare se stessa più sotto l’aspetto commerciale che di contenuti (e chi si stupisce più), quando arriva l'altra vera novità della conferenza, anzi la principale direi a questo punto, ovvero i nuovi formatia 48 pagine per 2,90 Euro a cui prossimamente passeranno (se non sono già passati, come F4,Deadpool) molti mensili (con la scusa del rilancio del Marvel Now!, l’All New Marvel Now!), allora che le cose qui per i super-eroi si stiano mettendo proprio male comincia ad essere quasi una certezza (vabbè, per noi non è una novità).

Nel dettaglio le testate coinvolte sarebbero:

_Thor già da aprile (con Young Avengers e poi Loki).

_Iron Man da giugno (con comprimari i New Avengers!).

_Wolverine (con Wolverine e Savage Wolverine), ad agosto.

_Hulk (con Indistruttibile Hulk e la nuova collana Savage Hulk di Bagley), anche questo ad agosto.

_Capitan America con in appendice gli Invasori (da All New Invaders di James “Starman” Robinson e Steve Pugh) a settembre.

La fine degli antologici/minestrone da 80 e pure da 72 pagine!!

Il netto sorpasso, anche senza contare gli albi Ultimate (narrativamente purtroppo, ancora più in caduta libera di quelli dell’Universo classico), degli albi a 48 pagine rispetto ai balenotteri di 72/80 pagine!

Cito solo due casi eclatanti recenti, il Moon Knight di Bendis e Maleev dirottato su una miniserie a sé (e numero 1 con variant metallizzata) mettendo invece l’orrido Ghost Rider in appendice a Devil e la stessa sorte per Soldato d’Inverno e Occhio di Falco spinte su serie autonome (più variant iniziale) con Capitan America rilanciato con quel bellissimo comprimario di Capitan Marvel (e ho dettotutto).

Anni e anni di dolorosi topic e post sui forum più disparati, gente che si lamentava a quintalate per i sommari sempre più improbabili e raffazzonati che venivano fuori (ma gran parte della colpa era anche dovuta alla sempre più altalenante qualità e imprevedibile gestione delle collane americane eh, diciamolo!), e ora finalmente il supplizio è finito (o quasi); si torna alle 48 pagine con due storie, prezzo sotto i 3 Euro, se ci addentriamo sulla sua convenienza non ne usciamo vivi, ovviamente il formato migliore sono 96 pagine per 4/4,50 Euro, ma se il problema cronicoè l’immancabile zavorra dopo aver riempito 48 pagine (e talvolta pure dopo 24!), allora tanto vale arrendersi all’evidenza e scendere a più miti consigli, complice anche la crisi, diminuendo le pagine e quindi anche i prezzi, senza arrivare ai livelli assurdi degli spillatini Lion a 2,50Euro per 32 pagine (che in quel caso, piuttosto, tanto vale prendersi SpongeBob della Panini ^__^).


Piuttosto che uno spillatino Lion meglio...SpongeBob Comics!


La zavorrona, la maledetta zavorra che per anni ha infestato gli albi dei super-eroi, finalmente viene presa e buttata fuori dagli spillati, certo, ancora non basta (non tutti i mensili panini passeranno alla nuova formula e non tutti i nuovi sommari saranno compatibilissimi), ma accidenti, questo vuol dire che ormai nemmeno lo zoccolo duro dei lettori più oltranzisti, che comprano tutto a prescindere, i Marvel Zombie Uber Nerd de Noiartri, basta per sostenere quei mensili coi sommari appesantiti da quella storia (o quelle storie) di appendice di troppo!

E questo, scusatemi,è un fatto quasi epocale, dopo anni che s’è cercato di infilare quasi di tutto negli albi, che son state dirottate anche miniserie interessanti direttamente in costosi volumi mentre i sommari dei mensili magari languivano con storie scarse, e che ad ogni lagnanza si rispondeva che comunque così vendevano lo stesso, ecco, bè, adesso non è più così, e lo scopriamo (o meglio lo scopre forse amaramente troppo tardi direttamente l’editore, dopo aver voluto non vederlo per anni), a nemmeno dodici mesi dall’ultimo, EPOCALE pure lui, rilancio delle testate (alla faccia del rilancio!).

E no, caro Lupoi, Gambit non era un OTTIMO comprimario per Wolverine, e che peccato che finisca in USA e quindi di colpo non avete più nulla di Wolverine-Compatibile per riempire 72/80 pagine (ci sarebbe una certa Wolverine e Gli X-Men ma appunto resta ancora nel minestrone a sé stante, e forse è pure meglio così); e ancora peccato che cominciare qualsiasi testata dal nuovo numero 1 che però è il 13, o 15 o 18, non è il massimo della vita (si, anche se rinumerate la collana e ci mettete un grosso numero 1 in copertina, e ci fate la variant, e ci scrivete “Numero 1 da collezione”, o “Punto di partenza ideale per nuovi lettori”), a meno di non pubblicare storielle qualunque dalla scarsa consistenza di cui alla fin fine del pregresso non frega nulla a nessuno (e direi che ci siamo!).

Questo breve e recentissimo articolo su Mangaforever, che riporta i dati dei rilanci dei rilanci (dei rilanci) delle testate americane, la dice lunga su quanto ormai abbiano tirato troppo la corda con questi restart da 1 ormai praticamente mensili.

E occhio, purtroppo non sono rose e fiori nemmeno se lo paragoniamo ai gloriosi tempi Corno, che su quel formato a 48 pagine ha costruito la sua fortuna, ma quando in un albo ci stavano ancheTRE (diconsi TRE) storie, ma con personaggi all’epoca innovativi e interessanti (all’inizio), e non risaputi e pure un po’ bolliti come quelli odierni (ormai alla caccia disperata dell’effettaccio del momento per creare un hype brevissimo ed effimero), e come soddisfazione da lettura ti riempivano delle corpose mezz’ore (se non di più), e non una manciata di minuti grazie alla decompressione che ormai da anni imperversa (e tutto quello che una volta stava in una o due storie da 18/24 pagine, oggi come minimo sta in sei albi o in un tp di 144 pagine!).

Il floppone inside della conferenza Panini non sarà stato al livello di quelle Lion, che floppano a prescindere ovunque (l’anno scorso, Alessio Danesi proprio a Cartoomics, ha esordito con un roboante “non ci sono novità di sorta!” –, giusto per partire col piede giusto, brandendo 4 fogli stropicciati con tutte le news del momento, che ha enunciato a casaccio, ignorando bellamente slide e schermi al plasma), ma ha dato parecchio da pensare lo stesso; se sono al lumicino anche i paninari, sia come entusiasmo che a livello comunicativo, tanto che cominciano a elaborare strategie di marketing contorte e fin troppo autoreferenziali (al limite dell’incomprensibile…e pure molto costose), siamo a posto.

E già che siamo in tema Lion (e di sommari pieni di zavorrone), che ovviamente il momentaccio dei super-eroi qui da noi (e non solo), riguarda anche la DC, Cristiano Antinolfi in apertura di Mega 200 (che poi sarebbe il 201 di febbraio, ma si sono sbagliati a scriverlo in copertina…e non aggiungo altro), lamenta proprio del misterioso calo delle copie dalla testata di Batman (72 pagine a 3,50 Euro) a quella gemella Il Cavaliere Oscuro (96 pagine a 4,95 Euro), ben il 50% in meno, cosa che (in effetti), non può dipendere solo dal prezzo leggermente maggiore del secondo rispetto al primo.


Vendi la metà dell'altra testata!
Ma vatti a nascondere che è meglio...


Il fenomeno ha, a detta sua, radici lontane, addirittura dall’Uomo Ragno Deluxe che all’epoca vendeva almeno il 25% di copie in meno della testata quindicinale principale; dal breve escursus che Antinolfi espone, la perdita per strada di copie dalla testata “madre” a quella gemellaè sempre stata una costante, fu così anche per X-Men e X-Men Deluxe e ancora oggi, venendo ai tempi odierni, per Spider-Man e Spider-Man Universe (addirittura il 40% in meno!).

Certo, le cifre sono tratte limitatamente dai dati Alastor, però sono significativamente interessanti, perché dicono a chiare lettere che storicamente, sta cosa di abbinare una seconda testata a personaggi di richiamo, e di cui ragionevolmente ci sarebbe più richiesta di materiale, salvo poi imbottirle di merd…di storie che per millemila motivi non sono mai al top (e spesso sono invece più vicine al flop), o che addirittura riguardano il personaggio di punta solo indirettamente (e in quanti ci hanno marciato con gli spin-off, spacciandoli al livello dei titolari degli albi), non ti garantisce lo stesso venduto della testata principale, ma (e vorrei vedere!) uno più basso, se non decisamente più basso (e vorrei vedere, e due!!).

Ecco quindi che Batman Cavaliere Oscuro, un balenottero con 4 storie di cui 2 irrimediabilmente zavorrone appestate come Birds of Prey e Bat (sticazzi) Wing, a 5 Euro, partito oltretutto come prosecutore di ben 4  serie in volumetti da fumetteria (e quindi non dai numeri 1 originali, vedi il discorsone più sopra), non lo vuole nessuno, o meglio, nello specifico, lo schifa il 50% (!!!), ovvero la metà, di quegli stessi lettori che però il Batman normale lo comprano eccome.
E dategli torto!!

(Non) stupisce, che qualche addetto ai lavori se ne stupisca, o che se ne stiano accorgendo solo ora (geni!!)

NEXT!

_Le bolle speculative esplose a Cartoomics!!

_L’andamento dei prezzi in quell’agone infernale che è l’usato!!!

_Fumettivendoli o pescivendoli?? Balle spaziali dei venditori di fumetti (soprattutto usati) a confronto!!

_Il Fumetto è in crisi! Ma perché, quelli che lo leggono ti sembrano normali??

E a margine (se avanza tempo e voglia)!

_Suggerimenti pratici su dove infilarsi le spade laser (roba da veri JEDI)!

_Le Raccolte, fesserie anacronistiche in voga però in tempi più furbi…

_Il neofita, questo pirla sconosciuto e il suo conflittuale rapporto con le case editrici (e i rischi di finire pelato dalle speculazioni farlocche per gonzi)!

Tutto questo, Coming Soon!

Lumina, un progetto innovativo. Intervista ad Emanuele Tenderini.

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Parte la campagna crowdfunding di Luminail primo fumetto italiano stampato in esacromia, realizzato da Linda Cavallini & Emanuele Tenderini.


Questo fumetto nasce come progetto indipendente. I due autori dopo un primo contatto con le case editrice e vari incontri hanno deciso di optare per un’autoproduzione con finanziamento dal basso (precisamente crowdfunding sulla piattaforma di Indiegogo) dove il rapporto tra autori, lettori e rivenditori possa essere vivo e forte.


Il fumetto, il cui valore è compreso tra i 25 e i 30 euro, sarà un cartonato di 80 pagine, realizzato in Hyperflat e stampato in esacromia. Sarà il primo fumetto a raggiungere una qualità estetica e digitale di questo livello.

Attualmente la pagina Facebook è seguita da quasi 6000 contatti, partecipi e grandi sostenitori.
In soli 15 giorni la campagna ha raccolto € 10.000,00: il progetto sta riscuotendo davvero molto interesse.

Troppo spesso si sono viste fumetterie e librerie di settore fare i conti con la distribuzione della maggior parte delle case editrici. Conoscendo questi aspetti, il Coffee Tree Studio e i due autori hanno cercato di trovare una via per realizzare un contatto diretto con i rivenditori.

Per questo, è stata strutturata un’offerta speciale dedicata solo ai rivenditori al fine di permettere tanto il sostegno attivo al progetto quanto la possibilità di rivendere il fumetto presso i punti vendita.

Facciamo qualche domanda ad Emanuele Tenderini, uno degli autori.


Come nasce questo fumetto?

Lumina nasce quasi 2 anni fa, mentre io e Linda Cavallini, co-autrice del progetto, stavamo andando a vedere una mostra di Moebius a Parigi.
La nostra necessità era quella di creare, finalmente (per noi), una storia che ci desse la possibilità di sfogare la nostra totale creatività stilistica, in uno scenario “pop” e super-colorato che doveva corrispondere all’insieme del retaggio estetico che avevamo accumulato fino a quel momento.
Lumina è una storia di fantascienza, nella quale un fratello e una sorella devono affrontare un lungo viaggio attraverso un mondo “alieno”, viaggio che li porterà a confrontarsi, ovviamente, le più terribili insidie e le loro paure interiori.

Ci presenti gli autori?
Gli autori del progetto sono: Linda Cavallini ed io, Emanuele Tenderini.

Linda è un’importante illustratrice per l’infanzia. Lavora da anni per le più grosse case editrici Italiane ed internazionali. Con Lumina ha voluto mettersi alla prova anche con i fumetti, la sua prima passione fin dalla tenera età, approfondendo un lato del suo stile un po’ più personale e “cupo” rispetto alle opere che realizza solitamente.
E’ di Firenze ed è cresciuta artisticamente attorno allo studio KmZero, che l’ha accompagnata in un percorso tecnico davvero notevole.

Io, Emanuele, sono di Venezia invece e lavoro da una decina d’anni nel mercato del fumetto, soprattutto francese.
Mie sono le colorazioni di “100 anime” e “Wondercity”, ho lavorato con Bonelli, co-creando il Dylan Dog Color Fest, e colorando alcuni numeri storici: il 250 di Dylan Dog e il numero 100 di Dampy, per esempio.
In Francia ho lavorato con Umanoidi Associati, Glenat, LeLombard, Delcourt e molti altri.

La scelta del Crowfounding: come funziona, e perché vi siete mossi verso questa possibilità?

Il Crowdfunding è uno strumento molto “semplice”: un autore pubblica sulla piattaforma di riferimento (nel nostro caso INDIEGOGO) l’idea dell’opera che vuole realizzare, farcendola di materiale preparatorio, tavole, schizzi ecc, cioè tutto ciò che può convincere i lettori, che la propria idea è solida e professionale. A quel punto tutti gli interessati al progetto pre-acquistano la loro copia: il libro non esiste ancora, ma la somma dei pre-acquisti fa raggiungere la cifra necessaria per la sua realizzazione. E’ una forma di finanziamento, ma garantita: se l’autore, attraverso il pre-acquisto del libro da parte dei lettori, raggiunge la cifra necessaria per la realizzazione dell’opera, la realizzerà ed entro pochi mesi la spedirà direttamente nelle case di chi l’ha comprata. Se non viene raggiunta tale cifra, i soldi dei lettori non escono nemmeno dalle loro carte di credito. Non c’è nulla da perdere.

Nel nostro caso tale cifra, necessaria per la realizzazione del libro, è fissata sui 44.000 euro, 32.000 dei quali servono a coprire le spese di stampa, di spedizione, le tasse, e il contributo per la piattaforma Indiegogo, per un libro che sarà di 80 pagine, a colori, stampato in Esacromia in formato “francese”, venduto a 25 euro a copia spese di spedizione incluse. Il rimanente è calcolato per la retribuzione  di 8 mesi di lavori divisi tra me e linda (12.000 euro in 2, al “lordo” delle tasse, praticamente abbiamo deciso di lavorare quasi gratis).

I motivi: devo dire la verità, è veramente difficile lavorare con gli editori. Anche se “giustamente”, tendono a filtrare troppo il tuo lavoro nei confronti di ciò che vorresti arrivasse al pubblico.
Il problema più grave, però, è la loro reale volontà ad investire sul tuo progetto. Sono capaci tutti di acquisire l’idea di un libro, firmarti un contratto, fartelo realizzare e poi lasciarlo li in magazzino a marcire.
Non conosco un editore, soprattutto in Italia, che si sbatta veramente per costruire dei progetti a 360 gradi, che trascendano la sola idea del “libro”, e che diventino anche pianificazione di “marketing” e costruzione di percorso di comunicazione.
All’oggi gli editori sono diventati dei “semplici” rivenditori: prendono un’idea che già funziona dalla rete, la confezionano e la rivendono, fine.
In uno scenario simile, a che serve l’editore? A stamparmi il libro e acquisire totalmente le royalties?
No, abbiamo deciso, a questo punto, di farci gli affari nostri e, anzi, costruire uno scenario editoriale che si possa basare su meccanismi “nuovi”: l’autore, coadiuvato dagli strumenti resi possibili dal crowdfunding, comunica direttamente con pubblico e “addetti ai lavori”, rendendo più  efficace la “catena di montaggio” e potendo, cosi, far valere il proprio lavoro, producendo in prima persona la comunicazione e le connessioni che funzionano per fare della buona arte, e del buon mercato di qualità.
C’è un solo “punto debole” da affrontare: ed è la sfiducia delle persone. In Italia lo strumento del Crowdfunding è uno strumento “nuovo”, non efficace come in America o in altri paesi europei. In Italia, si sa, la gente è diffidente, soprattutto nell’accezione di dover “pagare” per ricevere un libro solo alcuni mesi dopo l’esborso.
Se riusciamo a spaccare questa “barriera” di diffidenza, e far capire che ciò che proponiamo noi è un’alternativa creativa per migliorare le cose nei punti in cui noi crediamo vadano migliorate, con l’aiuto e un rapporto diretto del pubblico, allora avremo vinto, altrimenti  vinceremo lo stesso, perché non mi arrenderò mai.

Grazie ed in bocca al lupo!


La storia

{ Il pianeta, Fej Farok, i due fratelli Miriam e Kite }

Lumina è il pianeta più antico dell’Universo, da esso sono nate tutte le civiltà e in esso convergono tutte le dimensioni parallele esistenti. Lumina è il pianeta della luce, della creazione, il regno del Fej Farok.

Il Fej Farok è un parassita e una divinità, che può oltrepassare la membrana che separa gli universi paralleli, regolandone l’equilibro. Egli è una creatura formata da due parti (per l’appunto Fej e Farok) e ciascuna è ospitata all’interno di due corpi, due portatori, eletti tra la stirpe degli Abissali, creature intelligentissime ed antiche che costituiscono l’anima spirituale e religiosa di Lumina. Quando il Fej Farok sceglie due individui, gli eletti, li possiede e dona loro poteri inimmaginabili, essi diventano Fej, lo Yin, e Farok, lo Yang.
All’alba dei tempi Fej e Farok regnavano sul pianeta Lumina.
Tuttavia l’ambizione e la sete di conquista di Fej erano grandi: egli desiderava conquistare tutti i pianeti dell’Universo, in tutte le realtà possibili, usando i propri smisurati poteri. Per raggiungere il suo scopo, aveva bisogno della sua metà Farok, il quale, però, non condivideva i piani distruttivi e conquistatori della controparte.
Fej decise così di uccidere Farok. Pochi istanti prima di essere colpito dalla spada di Fej , Farok riuscì a proiettarsi su un pianeta, tra tutti i mondi possibili, in un tempo tra tutti i tempi possibili. Pochi secondi per scegliere due innocenti creature e donare loro la sua parte di parassita ed i suoi poteri. Su quel pianeta, la Terra, in quel presente, Fej non sarebbe riuscito a trovare il completamento del suo potere per raggiungere i suoi perfidi scopi.
Terra, giorni nostri.
Miriam e Kite sono due vivaci ragazzini, come tanti altri della loro età, vivendo la loro vita tra scuola ed amici. I due ragazzi sono orfani: Miriam si prende cura del fratellino il quale, però, non le rende vita facile. Mirian è una ragazzina premurosa, ma a volte anche troppo rigida. Kite è una vera forza della natura, pigro nella scuola e nei doveri di tutti i giorni, scatenato nella sua giovinezza e voglia di libertà, che esprime praticando il parkour.
Da tempo i due fratellini condividono una strana allucinazione: entrambi, mano nella mano, guardano ipnotizzati una specie di fiamma geometrica dalla quale si apre un varco verso un’intensa luce. Kite e Miriam non hanno mai dato troppo peso a queste visioni finché un giorno, entrambi nell’infermeria della scuola, si vedono circondare minacciosamente da alcune allucinanti Creature Nere. Spaventati cercano di scappare, finché si ritrovano davanti allo stesso varco visto nei loro sogni.
Ne vengono spinti all’interno, e la loro vita cambierà drammaticamente.
Al loro risveglio, Mirian e Kite, si ritrovano nel mezzo di una cruenta battaglia tra le Creature Nere e un potente guerriero. Sopra le loro teste un gigantesco organismo tentacolare si è materializzato e sta crescendo a dismisura, devastando l’ambiente circostante. Dietro di loro un essere incapucciato, parlando una strana lingua incomprensibile, sta ripetendo una magica cantilena che potrebbe assomigliare ai versi di un rito antico.

Nemmeno il tempo di un respiro e i due ragazzi vengono divisi: Miriam presa dalle Creature Nere, Kite rimane aggrappato al braccio forte del guerriero. La gigantesca creatura è scomparsa. Ora Kite è solo, confuso ma determinato. Dovrà affrontare un lungo e faticoso viaggio, accompagnato e combattuto da creature straordinarie, per ritrovare Miriam, e andarsene da quell’immenso e abbagliante pianeta, che i suoi strani compagni di viaggio, un temibile guerriero di nome Oleg e Nohea, un uomo-abissale, chiamano Lumina.


Link utili:
Pagina del crowdfunding
Landing Page (dove vengono spiegati tutti i dettagli dell’offerta):
Pagina Facebook del progetto
Sito del progetto.


Per quello che riguarda i clienti della libreria Antani Comics, è possibile già da ora prenotare questo volume, scrivendo a info@antaninet.it o chiamando lo 0744.471523, col consueto sconto per le novità. Per tutti i "non abbonati", invece, spese di spedizione GRATUITE per chi prenota entro il 30 giugno.

Il fumetto è promettente, gli autori sono bravi. Ma, consentitemi di dirlo: l'idea di fondo è rivoluzionaria, e merita il rischio di provarla. Antani Comics, come altre fumetterie, ci ha investito... E voi?

Narnia Fumetto: beneficenza e... NONA EDIZIONE!

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Premessa.
Abbiamo raccolto 2300 euro grazie alla beneficenza di Narnia Fumetto, edizione 2013.
Tanti bei disegni, fatti da tanti bravi autori.

Lo scorso anno era andata un po' meglio, ma con una "superstar" annunciata, ovvero l'inedito di Watchmen, approvato dalla DC, di Dave Gibbons, che sbancò.

Questa bella somma, per la quale ringrazio gli autori in primis, ma anche gli acquirenti e tutti coloro che, con me e più di me, si sono sbattuti per mettere online le aste con annessi e connessi, verranno divisi tra i reparti pediatrici degli ospedali di Terni e Narni.

Vi assicuro che si tratta di aiuti importanti, per queste realtà.


Ma parliamo di Narnia Fumetto 9.
Per gli amici NF9.




Lo splendido staff dell'edizione 2013

Si farà.
Dal 5 al 7 settembre, vi stupiremo con la nona edizione.

E sarà una rivoluzione, pari a quella che, dalla Rocca Albornoz ci ha portato in centro nel 2011.
Rivoluzione in molti dei contenuti ed in gran parte della location, visto che "aboliremo" la tensostruttura in favore di un altro palazzo appena restaurato, e che il Comune di ha concesso.

Comune che è stato DECISIVO per farci decidere di farla.
Ero quello - onestamente - che ci credeva di meno.
Non nella manifestazione, ma nella possibilità di rifarla a condizioni accettabili, senza le quali non avrei dato il consenso.

Tutto questo perché, come (e più) tutto lo splendido gruppo organizzatore - che quest'anno vedrà diversi debutti e ritorni - amo Narnia Fumetto. L'ho voluta, l'ho vista crescere e sento l'affetto di chi vi partecipa.
Negli scorsi mesi, a fronte dei miei dubbi, ho ricevuto una grandissima manifestazione d'affetto da parte di tutti.

Per questo, e per le nuove condizioni nelle quali ci siamo trovati, l'Associazione Culturale Amici Miei, ha deciso di fare NF9.

Non sarà facile: siamo diventati un piccolo riferimento per il settore. Inutile nascondersi.
Arrivarci era difficilissimo, ripetersi e migliorarsi sarà ancor più dura.
Ma vogliamo fortemente farlo.

Stiamo lavorando ai "Leoni", che partiranno presto, e al programma.
Tra maggio e giugno cominceremo a presentarvelo, insieme alla locandina, realizzata da uno dei maggiori artisti italiani di sempre.

Ma adesso tocca a voi.

Ci avete chiesto, sollecitato, incitato.
Molti ci hanno proposto "una mano". "Se serve qualcosa". "Io/noi ci sono/siamo".
Ecco: ora è il momento.
Ora stiamo lavorando al programma. Ora, tutto è possibile.

Come una collaborazione con Mondo di Nerd, che si è fatto vivo proponendo un evento - al momento coperto dal massimo riserbo - che presto pubblicizzeremo al dovere.

Al momento, NF9 è un foglio bianco. Ci sono tante idee, aspettiamo anche delle proposte.

Intanto, però... si farà!

#narniafumetto
#nf9

Elena Casagrande presenta Suicide Risk da Antani Comics!

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Sabato 31 maggio, chiudiamo un periodo intensissimo, con la presentazione di SUICIDE RISK, ed. Bao.
La disegnatrice del volume Elena Casagrande sarà disponibile dalle ore 16 per autografi, disegni e domande del pubblico.


L'opera, dal costo di 13 euro, verrà presentata con tre cover: la prima, in alto a sinistra è la regular, quindi in alto a destra la variant, a seguire, sotto, l'ultravariant, tirata in sole duecento copie.

ATTENZIONE: per avere quest'ultima edizione, è necessario prenotarla scrivendo ad info@antaninet.it oppure chiamando lo 0744.471523, visto che, data l'esigua tiratura, ne avremo pochissime copie.


Di cosa parla il volume?

SUICIDE RISK - L’eredità dei supereroi (di Mike Carey ed Elena Casagrande)
In un mondo in cui i super-poteri possono essere comprati, cos’è che fa la differenza tra bene e male? Come può un supereroe decidere da che parte stare? È quello che scoprirà presto Leo, poliziotto in cerca di giustizia, in questa avvincente rivisitazione del tema dei supereroi che vede il pluripremiato Mike Carey (Lucifer, Unwritten) ai testi e la bravissima Elena Casagrande ai disegni! Una serie che in America sta riscuotendo un notevole successo, finalmente in Italia.
 
120 pagine, colore, brossurato con alette € 13,00
Qui l'evento FB.

A presto!

Perugia Comics 2, 17-18 maggio

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Una veloce segnalazione, per dirvi che oggi e domani (17-18 maggio), saremo pure a Perugia Comics, presso la Rocca Paolina di Perugia, dalle 9,30 alle 19,30.

Vi aspettiamo!









Le orrende foto del nostro stand, sono opera dello "scagnozzo di fiera" Edoardo.
Se capitate in loco e glielo dite, i sorrisi sono gratis...
Forse anche gli abbracci.
Sicuramente le citazioni da I Guerrieri della Notte.

Il sottoscritto, invece, sarà in fiera solo domani, domenica, per autografi, selfie, calorosi abbracci e minchiate di vario genere...

Momenti di Gloria #23: Perugia Comics

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In fiera, online, in negozio: OVUNQUE, i nostri clienti (che ci amano), sanno regalarci dei grandi momenti. Momenti... di GLORIA!
Qui gli "arretrati"...

SPECIALE PERUGIA COMICS!






Non sarebbe più giusto...?
Edizione economica di V for Vendetta, quella da 5,90 euro per capirci. In fiera lo vendiamo copiosamente, segno che di best seller, in una edizione economica, c'è un gran bisogno...

Questo volumetto genera due ordini di problemi: essendo il quarto volume della collana Grandi Storie, col "4" ben stampato in costoletta, il pubblico chiede se è completo. Oltretutto, il prezzo troppo basso, rafforza questo dubbio.

Da tempo, quindi, affianco all'albo un cartello, con scritto qualche dettaglio, tipo "Capolavoro", tipo "Alan Moore", tipo "Serie completa". Il tutto, condito da commenti ironici, scherzosi, e qualche minchiata, nello stile Antani Comics, ovviamente. Stavolta era il turno de "La serie ispirata dal film che ha ispirato il fumetto".

Passa un tizio che, colta evidentemente l'ironia, commenta: "Non sarebbe più giusto scrivere il fumetto che ha ispirato il film?"


Busta?
I "tag" sono: "ragazzina" + "manga".
Lo prende, lo paga.
"Vuoi una busta?".
"Si, grazie".
Poi si gira, tre secondi, e mentre mi rialzo con la busta, se ne va. Tenendolo in mano.
Soglia di attenzione: tre secondi e mezzo.


Scritto grande?
Bambino con mamma carina: "Ce l'hai Eragon scritto grande?".
"No, mi spiace".
"E... Topolino? Ma... scritto grande?".
La mamma si avvicina, e le faccio: "Beh, i fumetti sono tutti scritti in maiuscolo, non dovrebbe aver problemi...".
Lei: "Eh... ma servono scritti GRANDE... sennò si stanca!".
Presbiopia precoce?

Se pensate che questi aneddoti non siano un granché... figuratevi la fiera!

A breve: aggiornamento finale su PG Comics e sul "fine stagione" di quest'anno!

Perugia Comics: un commento, con riflessione a margine sulle fiere

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Tornati ieri all'alba, a freddo ho trovato il tempo di scrivere due righe su quest'ultima fiera della (nostra) stagione 2013/14...

Come sempre, aspetto anche i vostri commenti.






L'anno scorso, commentai così la prima edizione di Perugia Comics:

Avevo delle perplessità sull'organizzazione, in parte fugate, e sulla location, purtroppo rivelatesi azzeccate. Anzi, forse ero anche ottimista.
(...)
Scarsina la pubblicità all'ingresso.
 (...)
Va detto che, comunque, era proprio assente - da quello che ho visto - la pubblicità in giro per Perugia, così come poco visibile era la manifestazione su internet...
(...)
L'organizzazione, impeccabile nella gestione della parte autoriale (...), e per quanto riguarda conferenze e mostre espositive, ha trascurato molto la logistica e la mostra mercato. Errore comune, visto che tanti considerano quest'ultima come un "male necessario", scordandosi come la gente, essenzialmente, si muova per comprare fumetti, e come gli espositori finanzino, con le proprie quote, le manifestazioni.
(...)
Tre, secondo me, gli errori principali:
-la quasi totale mancanza di pubblicità. Non è un accessorio, ma una, se non LA voce principale del bilancio di una manifestazione. Meglio una mostra brutta ma ben pubblicizzata, paradossalmente, che il contrario;
-la logistica: lo scarico è troppo scomodo, le code lunghe e l'ascensore piccolo. Qualcosa va cambiato. Non spetta a me dire cosa, ma è assolutamente impossibile pensare di muovere grandi volumi di materiale in quegli spazi;
-bar e parcheggio. Un bar dentro la manifestazione è INDISPENSABILE, sia per tenere la gente dentro, che per supportare gli espositori. Idem il parcheggio: in una città con una viabilità complessa come quella di Perugia, o fai chilometri per trovare un posto gratuito, o spendi decine di euro al giorno di parcheggio. Qualunque fiera, in genere, trova una sistemazione...
In sintesi: gente ce ne era, soprattutto i pomeriggi. Non troppa, ma la piazza è buona e ci si deve investire. Ma troppe cose sono state approssimative.
Per crescere, alla fine, basta poco: l'importante è farlo, e non limitarsi, il prossimo anno, a raddoppiare gli espositori...
Il mio è un augurio, visto che il settore ha un forte bisogno di manifestazioni di livello e ben organizzate.


Devo dire che, i commenti suesposti, sono purtroppo azzeccatissimi anche per questa seconda edizione.
Poco da aggiungere, niente da togliere.

Con una aggravante ed una scusante.

L'aggravante, non da poco: è passato un anno. Una edizione già alle spalle, l'esperienza è stata accumulata. Eppure, da quello che ho potuto vedere, ce ne si è giovati solo per la parte "artistica": la locandina era nettamente più bella, il numero degli autori e delle mostre è in crescita qualitativa e quantitativa. Dal punto di vista commerciale e pubblicitario, si è rimasti fermi all'insufficienza dello scorso anno...

La scusante (solo per l'afflusso di pubblico): il comune ha chiuso, per lavori, la scala mobile in discesa dal centro.
Quindi, il traffico "casuale" che passava davanti all'ingresso della fiera, era dimezzato: solo le persone che salivano in centro, erano obbligate a passarci davanti.

Roba da incatenarsi sotto l'ufficio del sindaco...





Per finire, il prezzo del biglietto, cinque euro contro i tre dello scorso anno, è troppo alto.
Pagare quella cifra, solo per vedere la mostra mercato, significa una cosa: che a guadagnarci è esclusivamente l'organizzazione. Infatti, sono entrate meno persone dello scorso anno.
E, entrando, trovavano anche tre banchi tre dedicati alle uscite dei principali distributori/editori: Lion/Alastor, Panini e Star Shop: una vera doccia fredda per gli altri espositori... Che infatti hanno incassato mediamente di meno.

Personalmente, una nota stonata in una primavera 2014 che ha visto conferme e, in qualche caso, anche incassi crescenti, almeno in fiera.

Insomma: rispetto allo scorso anno, più espositori, meno visitatori, e meno pubblicità.
Il bar ugualmente assente, gli spazi delle mostre sempre esterni.

Mi viene (sempre) da dire: troppo poco per una piazza come Perugia.

NF9: Batman e la beneficenza

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BATMAN IN MOSTRA PER I PICCOLI OSPITI DEGLI OSPEDALI.
La mostra espositiva di Narnia Fumetto quest'anno si mette al servizio dei piccoli malati.

Mantello nero. Muscoli. Coraggio. Giustizia. Mascherina nera. Picchiate, corpo a corpo, planate.
75 anni e non sentirli.
Ha l'età di un nonno e l'energia di un uomo fuori dal comune.
Ed un nome che, ovviamente, è leggenda.

Batman, l'uomo pipistrello che anima sogni e letture di giovani e meno giovani compie ben 75 anni. Da quando apparve per la prima volta, nel maggio del 1939 nel numero 27 di Detective Comics, frutto dei pennelli di Bob Kane e Bill Finger, Batman ha vissuto tutto quello che un uomo può solo immaginare di vivere in almeno 200 vite. È uno di quegli eroi che si amano fin da bambini, quando a carnevale la mamma ti mette l'odiato cappotto sopra quel lucido, meraviglioso mantello nero. Fumetti, film, giocattoli, gadget... qualcosa di Batman è entrato di sicuro nelle case di tutti noi.

È per questa sua intramontabile fama, per l'affetto che migliaia di fans nutrono per il silenzioso Cavaliere che Narnia Fumetto, in questo compleanno così particolare, ha deciso di dedicare una mostra espositiva proprio al giustiziere.


Ed è qui che Narnia avrà bisogno dei pennelli dei tanti autori che nel corso degli anni hanno dimostrato di amare la manifestazione. Perché la mostra di questa nona edizione di Narnia Fumetto andrà altre i suoi confini. La fiera narnese da anni si è infatti fatta promotrice di una raccolta fondi di beneficenza in favore dei reparti di pediatria degli ospedali di Terni e Narni riuscendo a raccogliere oltre cinquemila euro solo nelle ultime due edizioni, soldi destinati a comperare apparecchiature per il reparto più dolce e triste che un ospedale possa avere. Quest'anno le opere che faranno parte della mostra verranno poi messe all'asta proprio per questo scopo.

È quindi un appello davvero sentito quello che lo staff di Narnia Fumetto lancia ai tanti autori che sappiamo risponderanno. Ovviamente dati i tempi tecnici servirebbe una risposta entro il 15 di giugno, per poi poter avere il disegno (originale, in formato almeno A3) entro il 15 Luglio in modo da allestire la mostra più bella ed interessante possibile, che attiri il maggior numero di visitatori e che di conseguenza ci aiuti a raccogliere la somma più alta possibile per i due ospedali.

Tutta l'organizzazione di Narnia Fumetto conta sul vostro aiuto: anche di chi non disegna, perché potete veicolare il messaggio, farlo conoscere.

E tra i fumosi palazzi di Gotham City, lassù, sul grattacielo più alto, ombra nel buio, sotto una pioggia battente, mantello nero lucido, maschera nera sugli occhi, possiamo scommetterci, qualcuno sta sorridendo.

Sandra Vitello
responsabile comunicazione
Associazione Culturale Amici Miei

Gipi a "Che Tempo che Fa"

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Segnaliamo la cosa, per chi ancora non lo sapesse: stasera, Gipi sarà a "Che Tempo che Fa", ospite di mr. Banalità, Fabio Fazio, per parlare di sé e del suo lavoro.

Se tanto mi da tanto, vista l'ultima apparizione dell'autore pisano in tv, sarà sicuramente interessante... Senz'altro, si parlerà anche della straordinaria candidatura del primo fumetto al premio Strega.

Capitan Gipi si presenterà in questa tenuta da Fazio?

Sicuramente, un buon antipasto per la finale di Champions League!

ps: qui le foto di Gipi a Terni.

E-Heroes: intervista a Enrico Martini (Cyrano Comics)

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E-Heroes – L'Alba dei Super-Villains (Comics Factory - n°19) diAA.VV.20x29,brossurato,220pp,colorieb/nEuro7.90ISBN:9788897813231 - DISPONIBILE DA OGGI!
L'Europa non è gli Stati Uniti: qui non ci sono energumeni che sbandierano i loro poteri in tv. I super-eroi europei sono più guardinghi, riservati, solitari. Ma quando vengono chiamati in causa, quando una minaccia di proporzioni globali sembra minare il nostro futuro, quando i cattivi si dimostrano troppo per chiunque altro,gli eroi del nostro continente escono allo scoperto e non disdegnano di sporcarsi le mani.
Niente sentimentalismi, niente spettacolo. Loro non sono una squadra: sono E-Heroes!
Guarda il trailer di E-Heroes- L'alba dei Super-Villains.



Intervistiamo Enrico Martini, di Cyrano Comics.





Cos'è E-Heroes?
Alcuni anni fa le Edizioni Scudo lanciarono un bando di concorso per la realizzazione di una antologia di racconti con un tema singolare e decisamente impegnativo: i supereroi. Risposero alla convocazione tanti autori da formare un esercito di supereroi. Le loro storie sono state raccolte in un volumone di quattrocento pagine, corredato di illustrazioni e di “schede tecniche”, tanto care ai fan del genere. Il risultato è stato un affresco affascinante di personaggi provenienti da ogni angolo del Vecchio Continente: Inghilterra, Francia, Spagna, Svizzera e, naturalmente, Italia. Ma con una concentrazione tale di numeri zero, si poteva davvero evitare di sperare in una versione fumettistica dei più riusciti fra questi personaggi?
E-Heroes – L'Alba dei Super-Villains è quindi la prima vera avventura corale di questi eroi. Ma badate bene: non sono un gruppo. Chi sopravviverà a questa prova, poi tornerà ad agre per proprio conto, vivendo le proprie avventure a solo o come le ha sempre affrontate prima di questo evento straordinario.

Con tutto quello che viene pubblicato oggi, un buon motivo per leggerlo?
Perché è un fumetto vero, fatto da appassionati del genere. È una run completa, quindi senza problemi di premesse o di pezzi smarriti, realizzata come vorremmo che fossero fatte tutte le storie sui supereroi. Ci sono botte, c'è mistero, amicizia, botte, follia, tanti personaggi, tanti cattivi e ancora botte.

Ispirazioni? Riferimenti?
Ovviamente, c'è già stato chi ha puntato il dito sulla somiglianza di questo o quel personaggio con supereroi famosi. Inutile dire che Lanterna Verde, Superman, Batman e gli altri miti in calzamaglia non possono che essere un riferimento, ma le loro storie sono solo un punto di partenza, un bagaglio culturale che abbiamo sfruttato per cercare di creare qualcosa di nuovo, cercando che sia migliore, colmando le lacune e limando gli spigoli. Per il resto ci siamo divertiti molto a inserire un sacco di citazioni qui e là e sono curioso di vedere chi le coglierà.

Pensate di fare un seguito?
Se il volume avrà il giusto riscontro, Credo proprio di sì: il team che ha lavorato sul progetto è diventato davvero affiatato e c'è chi già scalpita per dare vita a una nuova avventura. Ma sappiamo anche che molti degli autori dei singoli personaggi, galvanizzati da questa iniziativa, hanno ripreso in mano le loro creature, e stanno preparando nuovi progetti. Vedremo quindi nuove avventure a solo di Arlecchino, Mole e di altri E-Heroes. E chissà che non diano luogo a crossover di altro genere!

Come avete lavorato su E-Heroes?
È stato un grande lavoro di squadra. Abbiamo prima selezionato dall'antologia edita da Scudo i personaggi che più ci intrigavano, segnando quali delle loro caratteristiche avremmo voluto far spiccare. Ci siamo quindi gettati sul soggetto, la cui realizzazione ha portato via diverse settimane, tra incontri e scambi di idee via mail), finché ci siamo resi conto che la storia stava crescendo e cambiando man mano che la realizzavamo. Il risultato finale è un mix ben diverso dall'idea iniziale ma che ci piace davvero, anche se sulla storia non posso sbilanciarmi per non spoilerare troppo.
Posso dire comunque che ogni episodio è disegnato da un disegnatore diverso, con uno stile diverso, ma abbiamo privilegiato un tratto il più possibile vicino agli standard de comics americani, per quanto i nostri autori abbiano influenze dallo stile comico, dal manga e del “bonelliano”. I ragazzi coinvolti nel progetto sono per la maggior parte di Cyrano Comics, ma ci sono anche membri di Crossover Studio, Damage Comix e la copertina è un piccolo capolavoro dei ragazzi di Mantis Studio.

E' la prima volta che fate un fumetto a tema supereroi?
No. Abbiamo già avuto una felice esperienza con Pigeon-man, che ha poi vinto il premio come miglior autoproduzione a Full Comics 2013. L'uomo piccione, il super eroe di Verona, non è il classico supertizio tutto muscoli che va in giro a rompere le ossa ai malfattori. È un tipo strambo, più simile a Rat-man che a Superman, per quanto gli intenti...no, neanche negli intenti, a dire il vero! Comunque vi posso anticipare che stiamo preparando il seguito delle avventure del bizzarro scagazzatore di criminali e vi assicuro che se ne vedranno di tutti i colori. Anzi, per essere precisi, stavolta sarà il fumetto a essere completamente a colori!

Che altri generi comprende il catalogo Cyrano Comics?
Un po' di tutto, a dire il vero. Andiamo dal manga “puro” di Noèin, tutto retini e poche parole, a quello “mash-up” di It's Fantastic, di cui stiamo ultimando il seguito. Con i vari numeri di Comics Factory cerchiamo di coprire di volta in volta un tema diverso: magia, zombie, tributi, film, ecc. Con Ibambini Inchiodati abbiamo affrontato tematiche sociali atipiche distanti dal normale pubblico mainstream e con Vicky – AcidoAcido abbiamo cercato di italianizzare il concetto shojo: ma non pensiate che sia un manga anche questo. Anzi, vi invito a leggere il terzo volume (di quattro) che è uscito proprio in questi giorni.

Ci fai i nomi degli autori coinvolti?
Oltre al sottoscritto, Enrico Martini, ci sono: Masaya Martina, Jacopo Bissoli, Davide Zuppini, Sogno Crepuscolare, Giancarlo Brun, Emiliano Fiumara, Elia Diliso, Valerio Bonandini, Raffaello Crepaldi, Luca De Felice, Massimiliano Loschiavo, Aldo Tocci. Poi considera che hanno collaborato anche altri per piccole cose: citerei il Mantis Studio per la copertina.


Grazie e in bocca al lupo!



Una tavola spettacolare tratta dall'albo

Torna Alessandro Distribuzioni con un nuovo catalogo

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AD, Alessandro Distribuzioni, è il primo vero distributore per librerie specializzate.
Negli anni novanta, è così grande ed importante, che uno dei più grandi editori italiani decide di acquistarlo per farne il proprio "braccio armato" per la diffusione nelle librerie specializzate.

AD, diventa Pan Distribuzione.

Alessandro (al secolo Alessandro Pastore), ha inventato la distribuzione da fumetteria.
Oggi, oltre venti anni dopo, siamo ancora fermi a quelle regole, ormai obsolete, ma che nessuno è mai riuscito (o ha mai voluto...) cambiare.

Giricchiando per internet, si trovano cose interessanti.


Ne e passata di acqua sotto i ponti di Bologna da quando e nata Anteprima di Alessandro Pastore. Noto a tutti come "Alessandro" e basta. Pur conoscendolo dalla metà dei anni 70' con i suoi negozi di usato e la passione per il materiale francese. Con un occhio avanti e due di dietro. Il Mio amico Alessandro aveva le idee chiare e precise di quello che si fa per vendere il fumetto. (...)  
Se ci pensate il primo albo di Anteprima A.D. e del Ottobre 1991 stava per partire la mania del fumetto in Italia e in buona parte del mondo Occidentale. Come sempre il mio amico Alessandro aveva anticipato alcune cose che altri avrebbero fatto dopo. Per la verità Anteprima era uscita anche sotto un altra forma più anonima e meno importante, come i suoi cataloghi semestrali e prima ancora con le recensioni di Fumo di china. Infatti i primi numeri di Anteprima ricalcano molto la grafica che era stata usata per Fumo di chine e alcune pubblicazioni della stessa AD. Di certo nell'impaginazione ci sarà stato lo zampino di Paolo Ferriani anche se in parte dell'art director e Marzia Tullio. Dal gruppo di fumo di china alcuni ragazzi hanno continuato la collaborazione come Luca Scatasta. Ma ne troveremo altri che in qualche modo sono noti al grande pubblico del fumetto Italiano. Per qualche numero la rivista e uscita spillata senza copertina. Un po per la questione di costi un po perché fare delle copertine richiedeva più tempo. Intanto vi do alcuni dati il formato era orizzontale 24x17 Cm teoricamente costava Lire 3.000 ma veniva data in omaggio ai abbonati. Le pagine sono ben 32 in bianco e nero. La copertina del primo numero e dedicata a Milo Manara che pubblicizza il secondo volume di Il Gioco 2. Mentre il secondo e dedicato a Magnus e I Briganti. Il terzo a Blueberry il quarto a Ken Parker per arrivare al Nr 8 dell'Aprile 1992 dove troviamo la prima copertina a colori...


Il primo numero di AD Anteprima, oggi semplicemente Anteprima,
catalogo arrivato oltre il numero 270.



Il seguito della storia è qui.

Da maggio, Alessandro tornerà in pista.
Oltre a continuare a fare l'editore, infatti, uscirà con una rivista, scaricabile online gratuitamente, AD Anticipazioni, che conterrà la presentazione di tutte le novità in uscita che, per la prima volta, sarà accompagnata dalla data presunta di uscita!

Eravamo a conoscenza della cosa da quasi un paio di mesi, oggi finalmente il comunicato ufficiale:

Cosa ci si aspetta da uno strumento di informazione?
I tempi cambiano ma i criteri sono sempre gli stessi: tempestività e completezza di aggiornamento. In entrambi i casi l’avvento degli strumenti e della comunicazione digitali ci danno l’occasione di un contatto rapido, indicizzato, consultabile velocemente senza spreco di tempo e di carta. “AD Anticipazioni” vuole percorrere la strada nuova ed efficace di un’informazione completa, leggera ed efficace, adatta ai tempi.
Noi lettori di fumetti amiamo la carta, il profumo della stampa: le immagini impresse sui fogli hanno il potere di portarci in mondi lontani di nature differenti: se siamo adulti sono macchine del tempo che ci riportano all’epoca in cui abbiamo subito per la prima volta la fascinazione delle storie e dei personaggi; ma siamo anche risucchiati dall’universo racchiuso nelle vignette, in cui cadiamo come Alice nel paese delle meraviglie (o se preferite voliamo come Dorothy nel Mago di Oz) dimenticando nello spazio della lettura tutto quanto ci circonda… ma ci sarebbe anche da raccontare l’orgoglio con cui collezioniamo i nostri mondi di sogno e il piacere che traiamo nel risfogliare più volte le avventure che ci hanno colpito per trama e disegni.
Riflessioni che portano a una considerazione: amiamo i fumetti, che sono diversi tra loro, e li scegliamo in base al nostro gusto. A un catalogo mensile non chiediamo di andare ad affollare i nostri scaffali, ma di aiutarci a percorrere la difficile strada della scelta tra libri, albi e serie (anche se vorremmo tutto, ma proprio tutto… se no che lettori di fumetti saremmo?). “AD Anticipazioni” vuole portare alla visibilità del lettore quanto esce mese dopo mese, sfruttando la potenzialità del digitale che permette a ogni editore, grande o piccolo che sia, di presentare la propria offerta su un piano di parità. Questo è uno strumento, e in quanto tale si pone l’obbiettivo di dare a tutti le stesse chance, le scelte le lascia ai lettori.
Ovviamente è un primo numero, soggetto a revisioni e miglioramenti. La sua utilità vorrebbe essere trasversale: un aggiornamento continuo ed efficace per il lettore finale come per gli operatori di settore. Quindi ogni suggerimento è gradito. La flessibilità del digitale permette anche questo, modifiche e miglioramenti in corsa, senza traumi e con la speranza di poter costruire un indispensabile strumento di riferimento, utile, in ogni sua componente, a tutto il mondo del fumetto italiano. 

Il pezzo è firmato da un nome storico del fumetto italiano, Daniele Brolli.

E cliccando qui potete trovare AD Anticipazioni.

Il tutto sembra ancora in divenire: ma è sicuramente un esperimento interessante, soprattutto se riuscirà a fondere tutti i cataloghi (ben quattro: Direct, Premiere, Mega ed Anteprima) in uno solo, indicando date di uscita e dettagli dei singoli albi, e mettendo - soprattutto - sullo stesso piano tutti gli editori.
Ne ho voluto parlare, perché sono sicuro che nessun altro (o quasi...) lo farà.


Ancora una volta, una mossa semplice e quasi banale, si rivela una piccola rivoluzione, in un mondo come quello del fumetto, che fatica enormemente a cambiare e ad investire in un settore come la promozione dei PROPRI prodotti, che è basilare in qualsiasi ambito del commercio.

Consigli per gli Acquisti #5

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Saltato un mese, causa fiere, torniamo a rendere pubblici gli "appunti" che ogni mese realizzo per i clienti di Antani Comics.
Informazioni e consigli tratti dai cataloghi: Mega, Anteprima, Direct/Gp Previews, Premiere, Terminal Magazine. Niente recensioni o disamine: mi limito a segnalare le cose che ritengo più interessanti e che, a mio parere, meritano almeno di essere considerate nella lista di papabili acquisti che ogni (buon!) lettore/appassionato stila leggendo i cataloghi ogni mese...
Cose che, magari, rischiano di andare perse nel marasma delle proposte.

Continuiamo ad aspettare le vostre segnalazioni: spesso utili, ma indispensabili in questo caso per completare quello che è un lavoro non facile...

Come sempre, qui trovate la nostra "policy" riguardo i cataloghiche sono disponibili per essere visualizzati e/o scaricati gratuitamente sull'home del nostro sito. Vi consigliamo di tenerli sottomano mentre leggete questo post...





"Copertina" dedicata a questa novità.
Secondo me, nei prossimi mesi, potrebbe essere una piccola-grande rivoluzione del mondo dei cataloghi tradizionali... vedremo...


Iniziamo con Mega 203 che, novità, pubblica anche la data di uscita, almeno degli albi RW!
A pag 32, Batman-Spaventapasseri: Anno Uno (9,95 euro). Attenzione, che è disegnato da Sean Murphy! 
Lanterna Verde fa cinquanta albi
anche se è a ventotto... sommando le due serie regolari che ha avuto in Italia, visto che l'attuale ha la doppia numerazione (nascosta). Per cui, numero speciale, con variant cover e... anello verde allegato (pag. 35, euro 4,95). Probabilmente, si tratterà dell'anello di plastica allegato alle serie USA alcuni anni fa, all'epoca de La Notte più Profonda: in ogni caso, a caval donato...
Pag. 47: Constantine, ovvero Dark Universe. Serie consigliatissima che, oltre alla nuova incarnazione di Hellblazer, contiene anche gli ottimi Swamp Thing ed Animal Man! Mensile, euro 5,95.
Pag. 53: nuova edizione per i Sette Soldati della Vittoria di Grant Morrison (primo volume, 9,95 euro).
Pag. 54: KINGDOM COME. Torna in edizione ABSOLUTE il capolavoro di Waid ed Alex Ross (edizione Planeta, 30 euro). Sicuramente in disponibilità limitata, e ad un prezzo IRRIPROPONIBILE!
Pag. 63: torna Astro City, con un volume inedito (euro 14,95); e secondo tomo per The Programme (pag. 49, euro 12,95) e The Wake (pag. 75, euro 12,95).
Torna disponibile anche l'edizione Planeta del ricercatissimo Daytripper, di Ba e Moon (euro 25, pag. 76).

Continuiamo con saldaPress: annunciato il ventesimo The Walking Dead, con la prima parte (di due) di Guerra Totale, la saga che festeggia i dieci anni della serie di Robert Kirkman (pag. 122, euro 13,50). L'ho letta: è spettacolare!

Bao presenta Fighting American (pag. 131, euro 20), di Simon e KIRBY. No, dico: KIRBY. Altro da aggiungere? Sempre nel filone "classicissimi", Mondadori lancia il Phantom di Lee Falk e Ray Moore (pag. 198, euro 14,99)


Direct, che da questo mese si presenta separato dal Première.
"Finalmente in Italia le opere inedite del grande Go Nagai!"è lo strillo in copertina.
Per ora, a dire il vero, si vedono solo ristampe: il che è comunque una ottima cosa, visto che dalla chiusura della D-Visual, tante serie non erano più disponibili. Il gruppo Jpop/GP si sta dando molto da fare per riproporre tutte le opere di Nagai e, più in generale, tutto il proprio catalogo.
Tanto per dirne una, sotto il marchio D-Visual, sta mano a mano tornando un capolavoro come Slam Dunk, in formato Deluxe.
Altre novità: Ano Hana Lady Snowblood (il manga che ha ispirato Kill Bill), e la riproposta di svariati volumi di Gaiman e McKean (pagg. 26-27).


Parlavamo di Première che, da questo mese, è il primo catalogo disponibile esclusivamente in digitale.
Vedremo se questa scelta pagherà... come pure se riuscirà l'intento di coinvolgere maggiormente le fumetterie, progetto che poteva e doveva essere centrale nelle prime intenzioni di Me.Li. Comics, quando è entrata nel mercato delle librerie specializzate.
In mezzo ad una marea di riproposte, alcune cose interessanti, come la ristampa di Esterno Notte di Gipi, che dovrebbe già essere vicina all'esaurimento, tra l'altro, e il volume Cannibale, con la raccolta delle storie di Pazienza del periodo 1976/1981 di lunghezza superiore alle tre tavole (pag. pag. 14, euro 24).
A seguire: Beowulf, di Garcia-Rubin per Tunue (euro 28, per 208 pagine a colori), Ayrton Senna per Editoriale Cosmo (3,50 euro per 48 pagine a colori),


Terminal Magazine, unico catalogo scaricabile interamente, ma disponibile anche in cartaceo GRATUITAMENTE, presenta alcune interessanti offerte, sui dvd di Capitan Tsubasa e Sailor Moon.


Anteprima 273.
A pag. 30, Panini Comics presenta l'All-New Marvel Now (Marvel Mix 106, euro 3,30).
Ristampona per il Silver Surfer: Parabola di Moebius e Stan Lee (pag. 31, euro 15), per gli Avengers classici (Masterworks numero 4, pag. 37, euro 25), e per il Punisher di Ennis (Barracuda, euro 12, pag. 46). Ah: ristampa anche per tutti i numeri della "prima serie" di Deadpool esauriti (pag. 108, euro 4,50 cad).
Due 100% Marvel Knights per Spider-Man e Hulk (pagg. 32-33, euro 12 ed 11 rispettivamente).
Sul fronte non Marvel, si segnalano la ristampa di WANTED (pag. 62, euro 24), la terza ed ultima miniserie di KICK-ASS (pag. 71, euro 3 oppure 5 per l'edizione variant) e il secondo volume di "Manchi solo tu" per la saga di Crossed (pag. 65, euro 15).

E' abbastanza tardi... per cui vi auguro il classico "buona prenotazione"!

Info@antaninet.it oppure 0744.471523 per domande e richieste varie.

Gipi punta alla cinquina

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Riceviamo e segnaliamo.

Con un grande in bocca al lupo ad autore ed editore, sperando che rientrino nella "cinquina" dei finalisti...
Coconino è felice di annunciare cheUNASTORIA di GIPI è tra i 12 libri finalisti delPremio Strega 2014.
Prima volta in assoluto per un romanzo a fumetti


UNASTORIA è anche il vincitore del PREMIO SPECIALE “40 anni di Mondello”

PREMIO MONDELLO 2014


La motivazione espressa dal Comitato di Selezione 
Una storia di GIPI, disegnatore e narratore abilissimo, è probabilmente un capolavoro.
Inserendosi in una ormai ben delineata tradizione internazionale che utilizza il graphic novel per raccontare la guerra e i suoi effetti dolorosi nel tempo (si pensi a Spiegelman o a Tardi), l’artista pisano allinea quattro generazioni, che si confrontano in modo diverso con la Grande Guerra, cui ha partecipato il nonno del protagonista, scrittore cinquantenne in preda a una gravissima instabilità emotiva che lo costringe a passare alcuni mesi in una clinica psichiatrica. 
Gipi utilizza alternatamente diverse tecniche, dall’acquerello al semplice disegno a china senza ombreggiature, riuscendo così non solo a differenziare i momenti della narrazione (oggi, ieri, il passato ormai remoto della vita in trincea), ma soprattutto a scandire il progressivo intrecciarsi di questi tempi così diversi e lontani tra loro. 
La storia parallela dell’internamento in clinica e del doloroso confronto con la figlia (e, prima, con la moglie) si risolve così, dal punto di vista narrativo, nel progressivo disvelarsi dell’origine del trauma, che è la rivelazione del fatto che chi sopravvive alla guerra è sempre colpevole. Romanzo sul tempo (il tempo cronologico, il tempo delle percezioni, il tempo interiore dilatato dall’uso degli psicofarmaci o dalla ossessività della memoria), Unastoria dilata la spazialità del disegno, lavorando principalmente sull’alternanza di colore e bianco/nero, sulla disposizione delle immagini e sulla disposizione non intuitiva delle parole sulle tavole. In questo modo, il lettore/spettatore è costretto ad apprendere, insieme al protagonista, la crudezza del nostro essere nel mondo. Che è, prima di ogni altra cosa, la facile crudeltà con cui ci perdoniamo ogni cosa, anche il nostro stesso passare nel tempo.
***
Una storia, anzi Unastoria. Tutto in una parola.
L’atteso ritorno al fumetto dell’autore più popolare e amato della narrativa disegnata italiana dopo più di due anni di “silenzio” in cui Gipi ha chiuso matite e colori nel cassetto per dedicarsi all’esperienza del cinema. 
Unastoria è la storia di un uomo che va in pezzi. Silvano Landi, scrittore di successo lasciato dalla moglie, alla soglia dei cinquant’anni finisce in un ospedale psichiatrico. Lo hanno trovato in stato confusionale su una spiaggia. Sembra non comprendere più la realtà e disegna ossessivamente due cose che ricorrono nelle sue visioni: una stazione di servizio e un grande albero spoglio. Landi è affascinato dalle lettere ritrovate del bisnonno, soldato nella carneficina della Prima guerra mondiale, che dalle trincee scriveva a casa. Sempre a un passo dalla morte, ma animato da un’incrollabile volontà di vivere per poter tornare un giorno dalla moglie e dal figlio.
Le due storie, il presente di Silvano Landi e il passato del suo avo Mauro, si intrecciano e diventano unastoria. La storia della fragilità di ognuno di noi, sospesi tra la bellezza e il continuo sentimento della sua perdita, tra la dolcezza e la tragedia della vita. Sotto i cieli dipinti ad acquerello di una natura magnifica e indifferente, splendida e crudele, Gipi disegna piccole donne e piccoli uomini di ieri e di oggi, le lacrime e le speranze che da sempre ci segnano il viso.
Unastoria è la storia di quel punto di svolta nella vita oltre il quale si affaccia alla coscienza, d’un tratto, la paura di invecchiare e morire. È la storia di una caduta nell’abisso. E di come però, nonostante tutto, ogni volta ci si può rialzare.

Gipi a Terni il 29 marzo 2014
Gipi (Gianni Pacinotti) nasce a Pisa nel 1963. Nel 1994 inizia a pubblicare vignette e racconti brevi sulla rivista satirica Cuore. Le prime storie a fumetti escono sul mensile Blue. Per la casa editrice Coconino Press ha realizzato diversi libri: da Esterno Notte agli Appunti per una storia di guerra, premiato come Miglior fumetto dell'anno al Festival internazionale di Angouleme nel 2006. Tra le altre sue opere Questa è la stanzaBaci dalla provinciaS., La mia vita disegnata male, l’antologia Diario di fiume e Verticali. Gipi è anche illustratore per il quotidiano La Repubblica e collabora col settimanale Internazionale. Per la tv ha realizzato la sigla animata del programma Le invasioni barbariche condotto da Daria Bignardi. Nel 2011 ha debuttato come regista cinematografico con il film L’ultimo terrestre, prodotto da Fandango e presentato con successo al Festival di Venezia. In seguito ha realizzato il mediometraggio Smettere di fumare fumando. Sta girando il film “Wow!” e un videoclip per la band dei Massimo Volume.
Il suo ultimo libro unastoria (Coconino-Press/Fandango, 2013) è tra i 12 libri finalisti del Premio Strega 2014, prima volta in assoluto per un romanzo a fumetti, ed è vincitore del Premio Speciale “40 anni di Mondello” del Premio Mondello 2014.

Fumetti & Tormenti # 9 - SPECIAL CARTOOMICS parte 3!

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(La rubrica che scrivo mentre penso ad altro!)


a cura di tetsuyatsurugi

Inaudito (!), siamo alla terza parte del mega-reportone di Cartoomics 2014, manifestazione dopo la quale…nulla sarà come prima (velloggiuro!!), ma anche no, volendo.

Dopo aver evidenziato dei punti nevralgici di rottura strutturale nell’ambito dell’intrattenimento fumettistico italiano dal punto di vista fieristico odierno (e sticazzi!), nella prima parte, e aver individuato delle criticità notevoli anche nelle impostazioni venditorie conferenzifere e concorsifere applicate alle dinamiche anniversarie della Panini (ecchecaz!!), senza dimenticare una buona parolina con disamina critica ficcanteannessa anche sulla disarmante Lion, nella seconda parteeccoci pronti per l’analisi definitiva sugli squilibri monetari derivanti dalle fluttuazioni dei mercati internazionali (in tempi di crisi) e le consequenziali serie ripercussioni nella formulazione ad minchiam dei prezzi dei fumetti usati e tutte le loro catastrofichericadute a livello speculativo/inculante (speculativo per lui, maturo venditore, inculante per lei, ingenuo e verginello compratore). 

Parliamo quindi del famigerato carovita degli albi da collezione, o sedicenti tali, andando a sfrucugliare a casaccio tra la montagna di albi che ti si rovescia addosso ad ogni mostra; l’annosa questione,per qualsiasi appassionato di fumetti, colpisce ovviamente i lettori più miti e sprovveduti, chiamati in causa da quelle “grandi” bolle speculative dell’anno scorso, sgamate e quindi esplose proprio a Cartoomics (e poi anche un po’ a Torino Comics).


Dragonero 0, che a 29,90 Euro è veramente un affarone (per me!).
Ovviamente, li vale TUTTI (sempre per me!).

Parlo, ovviamente ^__^ (chi non lo sa!), di Dragonero 0 della Bonelli e di Adventure Time della Panini, saliti a razzo alla ribalta della speculazione nel 2013, del primo se n’è parlato anche qui e di conseguenzapure qui.


Dragonero assurge alle cronache (nere…appunto) della speculazione fumettistica nel giugno/luglio dell’anno scorso, col numero 0 (tirato in 40.000 copie!) che anticipava la serie regolare, distribuito GRATUITAMENTE inizialmente solo nei Games Stop (iniziativa poi replicata anche per Orfani 0,per fortuna senza altrettantiscabrosi risvolti finanziari), andando esaurito nel giro di pochissimi giorni, e lì è scattata subitanea la violenza (sessuale) dei prezzi sulla “baia” (traduz.su e-bay si sono scatenati sparando cifre sempre più assurde). 

Sebbene stando ad alcuni l’albo, lungi dall’essere veramente esaurito, sarebbe stato successivamente disponibile anche alle fiere, cosa che poi evidentementeè avvenuta, i soliti ansiolitici del fumetto se lo sono comprato a cifre anche di 30/35 Euro (!), con e senza le mappe dell’Erondar, un simpatico pieghevole, di un certo pregio, distribuito anch’esso a piene mani in quel di Cartoomics e poi anche a Torino Comics (e credo, non sono nemmeno state le prime). 


La Mappa dell'Erondar in omaggio!
Inoltre dal settimo che si prenota in poi una bici in regalo (ne ho solo 6 copie!)

Ora, per fortuna, non solo la speculazioneè ampiamente rientrata, ma molto probabilmente non frega nemmeno nulla a nessuno, anche perché Dragonero non sta certo sfracellando record di vendite; per i pirla invece che fossero rimasti indietro, e si sono persi l’imperdibile numero 0, possono contattare il sottoscritto che ve li invierà, a spese vostre, a SOLI 29,90 Euro, con tanto di mappa dell’Erondar in omaggio (ma più di così, che volete ancora, le fette di culo col limone?).

Un altro caso, che stava per scoppiare ma che per fortuna ha colto impreparati anche gli speculatori, è Adventure Time (infatti chi cacchio se lo sarebbe immaginato che una roba del genere facesse il botto come vendite?), e di cui dopo i primi mesi i riordini alle fumetterie pare non siano stati troppo tempestivi e qualcuno haprovato a spuntarci un misero 5,90 sempre sulla “baia”; però attenzione, parliamo di un albetto di 2,90 Euro appena uscito, si comincia sempre così e poi ogni tanto ci scappa veramente la speculazione, peccato che a Cartoomics tutti i primi 6 numeri facevano gran sfoggio l’uno sull’altro in consistenti pilette (vicino a Rat-Man Gigante) allo stand Panini.


I Simpson 1 Macchianera del lontano
23 Novembre 1993!
Non vale un cazzo questa e uno va a svenarsi
per Adventure Time? Ma fatemi il piacere...

Certo, la variant pelosa del numero 1 quella è proprio esaurita (sigh e sob!), ma almeno ancora per un po’ i primi numeri regolari si dovrebbero poter trovare senza troppi patemi (eppoi la Panini ha già stampato un primo tp, che raccoglie i primi 4 albi, lo scorso gennaio), però quando saranno andati anche questi ultimi rimasugli…tutto può succedere! 

Questi picchi speculativi o meglio, questi albi che nel giro di poco tempo magari assurgono TEMPORANEAMENTE a cifre ragguardevoli nelle aste su e-bay (o rischiano di arrivarci), sono evidentemente un segno dei tempi, dove l’ansia e la frenesia spesso prevalgono e molti appassionati dalla colite spastica facile, si fanno prendere dal panico.

In realtà, il mondo là fuori è pieno di pirla e di furbi.


L'introvabile (anche perchè nessuno lo cerca!)
Battle Hymn 1 variant dell'Italy Comics!
Se lo trovi, è il negoziante che ti paga pur di farlo fuori...


Chiaramente, il veroappassionato collezionista ha le palle quadrate (e pure rotanti), e ligio al motto di “tutto a 1 Euro al pezzo” rimane stoicamente imperturbabile di fronte a qualunque maremoto speculativo, soprattutto se riguarda albi recenti e recentissimi (magari pompati artatamente dall’onnipresente e-bay), conscio che la dea bancarella prima o poi lo compenserà con un Topolino contro Wolp” a pochi centesimi (ma tenuto anche bene eh, sennò rimane dov’è).


Spawn & SD 6 autografato by Larsen,
da un cestone tutto-a-1-Euro l'anno scorso
a Cartoomics... (giuro!)

Ho come l’impressione che tutte queste ultime ondate variantifereabbiano infatti generato un piccolo mercato,parecchio effimero, che va spegnendosi in fretta, per cui chi le voleva se l’è comprate all’epoca, e quelle poche rimaste sono a loro volta scarsamente richieste; insomma, un print on demand quasi perfetto, dove alla fin fine questi albi vengono comprati da chi li vuole a ridosso dell’uscita, e quel poco che avanzaè poco ricercato, spesso anzi si ha l’impressione ci siano più venditori (e soprattutto speculatori, che tentano il colpaccio principalmente proprio su e-bay) che compratori effettivamente interessati, c’è nel breve periodo un effetto “normalizzante” della situazione.


Superman Play 11 variant! Si, vale almeno...
ma che dico... no... di più, di più... ma saranno almeno...
cioè considerando la crisi e l'inflazione...
ma in fondo che ne so...


E di esempi più o meno recenti purtroppo sono piene le mostre (che per noi sono solo quelle sull’asse Milano-Torino), di cui andiamo immantinente a fare un agile e serrato resoconto (in ordine sparso), ovviamente a nostro insindacabile giudizio:

_Le bellissime variant della Lion partorite per il rilancio dei New 52 che campeggiavano su diversi stand, compreso quello di un negozio di Alastor; allora, qui alcuni le prezzano tra i 10/15 (per le variant semplici) e i 20/25/30 per le ultravariant (a seconda dei personaggi), con Batman che primeggia per i prezzi più alti e la reperibilità più scarsa delle sue copertine speciali.

Esaurite, perlomeno abbastanza, le super variant, sia gold che silver, di Batman e Superman, mentre ho visto in giro ancora le silver di Lanterna Verde 1; il prezzo? Un affarone, 100 Euro nello stand di un negozio di Alastor a Torino Comics, 50 poco più distante da un altro venditore (tanto per dire). 



Batman 19, la morte di Demian super variant
a 39,99 Euro su ebay...
al negozio Alastor a Torino Comics
non ricordo se era a 50 o addirittura a 100 Euro...


Ma la cosa curiosaè che, a parte ovviamente queste super-variant, alcuni RW point ne riceverebbero ancora da Alastor (o ne hanno ricevute fino a poco tempo fa), e taluni potrebbero anche venderli a prezzo di copertina, ormai passata l’ubriacatura iniziale; non vi dico quante cover variant e ultravariant mi sono fatto in questa maniera (e pure qualche doppione speculativo ^__^), che se poi mi sgamate il negozio sono fottuto (e finisce la pacchia), e non solo riguardo quelle dei primi numeri, anche molte altre successive, soprattutto di Batman, le ho ramazzate (e del tutto legalmente!) grazie al discreto quantitativo che proprio un RW point (di mia conoscenza…ehm ehm…coff coff), vendeva a prezzo di copertina.


Batman Lion 20 ultravariant!
A 3,50 Euro in un RW Point, signori,
OK, il prezzo è giusto!!

_Altro esempio emblematico è il mitico Spider-Man blu 500 a 300 Euro, avvistato a Cartoomics e poi a Torino Comics (sempre) allo stesso stand.

Lo stesso stand che cinque anni fa, all’epoca dell’uscita e sempre a Cartoomics, lo vendeva già a 300 Euro (ricordate lo specialone sul numero 600 dell’UR?); l’albo è rimasto lì a “stagionare” per tutti questi anni e nessuno ha pensato bene di comprarselo, peccato che nel frattempo il prezzo sia rimasto, stoicamente, uguale!


Ancora lo Spider-Man 500 variant blu...
e sempre a 300 Euro (tristessa!+eccheppalle!).
Datemi la variant silver e un pennarello
e ve lo do io il 500 Blu a 299 Euro!!!

Ma qualcuno se lo accatterà questo albo prima o poi (vista anche la cifra di cui parliamo)?

No, perché io a sto punto comincio ad avere qualche dubbio (comunque il prezzo è trattabile eh, siete avvisati).

_Cosa è rimasto di Capitan America del 2010 con “Rinascita”, dopo i primi tre numeri ristampati?

E diciamocelo, per ristamparli al volo, caso più unico che raro in Panini (bissato solo oggi da tutti quelli di Deadpool, vedi più avanti), dovevano veramente essere esauriti…quindi prezzi alle stelle ora…ma anche no, perché anche qui, dopo la frenesia iniziale se ne sono (apparentemente) tutti scordati.


2099 A.D. 4 variant Venom (2099)... e sticAZZI...
questa si che era una variant!!
A Francè, te la faccio a 5 così la rivendi a 10,
che ne dici ;-))?

Valgono qualcosa??

Non valgono qualcosa???

Io nutro qualche dubbio si vada oltre i 5 Euro l’uno, magari sui 10 per il primo, però in effetti una certa rarità ce l’hanno…il problema è a quanti ora come ora possa interessare (e quindi poter fare poi il prezzo di conseguenza)!

_E vogliamo parlare dell’Universo Ultimate, giusto per non farci mancare nulla?

Anche qui, incredibile ma vero, partenza a razzo, cifre dei primi numeri schizzati alle stelle (Ultimates 1 anche a 30/35 Euro, fino a qualche anno fa), la variant museum dell’1 di Ultimate Spider-Man a cifre ancora maggiori (anche sui 100 Euro), e oggi siamo ad uno stallo curioso; cioè, i prezzi sono calati, qualcuno vende anche a 15 Euro Ultimates 1 (e a scendere 10, 8, dal 2 in poi, fino al 6/7 a 4/5 Euro), oppure un 15/20 per Ultimate Spider-Man 1 (e poi giù anche qui), ma nessuno dei negozianti ne compra, a prescindere dal prezzo, semplicemente non le vogliono (anche se non hanno quei determinati numeri, parlo ovviamente per esperienza personale).

Ultimates 1 con bustina a 1,50 Euro in una bancarella
solo qualche giorno fa...lo so, certe volte la realtà
supera la fantasia in modi impensabili...
Quindi?

Se le accatta qualcuno o no?

Che sarebbe ora, visto che vorrei vendere i miei doppioni!

Ah, la museum qualcuno cerca di venderla su e-bay a 149,95 Euro (col compralo subito), e un altro a ben 650 (!!KABBOOM!!!), ma al solito, sparare il prezzo NON vuol dire averlo venduto per quella cifra…


Batman Zero Lion a 30 Euro in quel di Cartoomics...
dico, siamo impazziti?


_Dopo le New 52 della Lion, vogliamo fare un bel monumento alle cover (de)cadute paninare?

In assoluto ordine sparso, un elenco tutt’altro che esaustivo delle cover variant che solo negli ultimi anni alla Panini hanno buttato fuori a piene mani:

Thor 80 (speciale Lucca 2005), 104 (speciale jumbo Morte di Cap), 140 (speciale Lucca 2010), Capitan America (2010) 1, F4 321 (alternative a, b, c), 322, 323, 333 (albo celebrativo per FF 600), Fondazione Futuro 1 (F4 325), Iron Man e gli Oscuri Vendicatori 20 (speciale Lucca 2009), 35 (speciale Mantova 2011), 36 (speciale Cartoomics 2011), UR 445 (versione jumbo, L’Altro parte 1 di 6), 449 (speciale Lucca 2006, by Dell’Otto con poster manifesto allegato, L’Altro parte 5 di 6), 487 (speciale jumbo, Soltanto un altro giorno 1 di 2), 488 (Soltanto un altro giorno 2 di 2), 497 (speciale Lucca 2008 by Romita Jr.), 500 (“platinum” e la famigerata “blu”!), 507 (speciale Torino Comics 2009 by Dell’Otto), 531 (celebrativa di Amazing 600), 547 (variant Tron), 553 (variant a 6 ante by Marko Djurdjevuc), 576 (le millemila variant con i loghi delle fumetterie, qui le trovate tutte e 98!!), 583 (cover speciale per il passaggio alla mensilità, con foglio di acetato esterno), 600 (6 cover celebrative con il primo dei cofanettoni raccogli-variant), Venom 1 (Spider-Man Universe 1), X-Men 250, Wolverine 280, Dark Reign 0a e 0b, Secret Invasion 1, Dark Reign La Lista 1, Assedio 1/4 (questa però è la spettacolare e metallizzata img panoramica di Quesada), Fear Itself 1, Moon Knight 1, Il Soldato d’Inverno 1, Devil e i Cavalieri Marvel 1, 10, Deadpool vecchia serie 1 (in pvc) e nuova serie 1, Hulk e i Difensori 1 (con 4 cover regular alternate!).


Spider-Man 576 con le 98 variant per fumetterie
(questa era della Pan Distribuzione),
più che delle variant una circonvenzione di incapace
...

Contando anche quelle “alternate” (ovvero copertine dalla stessa tiratura, e non limitate come le variant pure), sono oltre 50 (!), e come detto non sono manco tutte quelle uscite da 7/8 anni a questa parte (ho praticamente escluso tutte quelle del recente Marvel Now e le 20 del Ventennale, per cui potremmo già raddoppiarne il numero in una botta sola!!).

Adesso, anche qui, non dico che non valgano TUTTE una cippa lippa, e che ci possiamo fare un bel falò (ai caduti…in tentazione, che hanno foraggiato questo bieco espediente commerciale), ma dico invece…valgono qualcosa??


UR De-Luxe 12 con ologramma variant Uomo Ragno
(per me vale almeno 700 Euro, anche 1000, se devo venderla,
altrimenti il solito Euro se la devo comprare...)


UR De-Luxe 12 variant Ragno Rosso, occhio alla differenza
di ologramma che è fondamentale per la sua quotazione,
ovvero 1 Euro e mezzo invece che 1 (a Francè, sto a scherzà!!)

E chi se le cerca,se le contende a suon di rialzi?

Ad esempio la variant in pvc del primo numero della prima serie di Deadpool viaggia sui 30/35 Euro, ma qualcuno su e-bay la vende proprio in questi giorni a soli 10 Euro (magari il prezzo salirà prima della fine dell’asta… magari no… magari a 35 Euro non la vendi più ormai… magari il pollo ancora lo trovi, chissà); se non altro la Panini adesso ha ristampato tutti i primi numeri di quella collana, almeno fino al 13/15 se non ho capito male, a 4,5 Euro l’uno, frenando forse il rialzo almeno dei numeri della collana regolare.


Spider-Man 547 variant Tron!
Addirittura penso di averla presa!
Era a metà prezzo in una fumetteria che stava chiudendo,
ve lo giuro!! Io non volevo, io non volevo!!!!!!!!!!


Iron Man & Gli Oscuri Vendicatori 20 tutta bella metallizzata (by Deodato) te la tirano abbastanza dietro (ne ho trovate addirittura tre nelle bancarelle dei mercatini rionali… e a metà prezzo!), ma anche di Spider-Man 507 (variant by Dell’Otto), tanto per fare un altro esempio, mi è capitato di trovarne diverse in quei paraggi.



Spider-Man 507 variant Torino Comics 2009 by Dell'Otto...
l'ennesima variant, certamente bella, ma inutile, che i fans si disputano a suon di pestoni,
dita negli occhi e qualche mentina...
due anni dopo la Panini non sarebbe manco più venuta a Torino Comics...


Quindi come vedete non solo è un campo minato, dove una variant chissà perché non vale un fico secco mentre un’altra, sempre chissà perché, vale anche qualche decina di Euro, ma è anche una massa enorme di copertine di cui gran parte celebrative di nulla, semplicemente fatte uscire per una data fiera e, in queste quantità, ormai con l’unico vero intento dichiarato di spillare soldi da parte della casa editrice per stare a galla (lodevole intento che come per magia si trasferisce dall’editore ai successivi speculatori privati praticamente per osmosi).

L’elenco è talmente vasto che oltretutto sapere che esistono (!) è già un’impresa, quindi figurarsi poi pensare di “svenarsi” per procurarsele!


L'Uomo Ragno 445 variant jumbo!
L'Altro parte 1 con triplo poster!!
E pure un albo originale omaggio!!!
Ma il pattume resta sempre pattume!
Tristessssssa infinita!!!!!!!

E sono state talmente tante che TALUNE (non certo di tutte si può dire, purtroppo), si trovano veramente in qualche bancarella, a “ben cercare” (e pure“prima o poi”).

Di nuovo, sono andate via al momento dell’uscita, poi per molte di loro, un bel limbone… anche perché, appese agli stand, più che tutte queste variant, continuo a vedere un sacco di albi Corno, Williams e Cenisio con adesivi e manifesti, a cifre coi controcazzi rotanti!

Ma di questo, purtroppo, parleremo nella prossima, raccapricciante (!), terrificante (!!), adulterante (!!!), puntatona, a breve sempre su questi schermi (aggggggghiacciante signori, io HO pAuuuRaO___o!).

Nella prossima puntata:

_Albi Corno, Williams e Cenisio, perché andarseli a cercare, quando ti pelano comodamente fior di soldoni già solo con inutili variant e cofanetti?!?
Ma allora lo fai apposta, ma allora te la cerchi!!

Meno male che ci siamo noi, col nostro breve vademecum, a dirti cosa comprare e cosa no (e perché!!)…


Quando i Giganti Attaccano (rece)

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Quando un paio di anni fa, uscì il numero uno di questa serie, ci fu un buon battage pubblicitario da parte della Panini.
Le diedi una occhiata, e mi fermai davanti alla bruttezza dei disegni.


Recentemente, viste le continue richieste da parte dei clienti, le decine di copie vendute ad ogni fiera, me lo sono letto.
I primi tre numeri.


Volete sapere cosa ne penso?


Premessa: da Antani Comics - e non credo di essere il solo - è stato indubbiamente il manga più venduto degli ultimi mesi.
Considerando che non ricordo altre serie che, arrivate al numero dieci, avevano già i primi nove esauriti (ed abbastanza velocemente ristampati, tanto che credo pure le riedizioni presto spariranno), ho superato l'iniziale titubanza nei confronti di questo manga e l'ho provato.

Premettendo (ancora!) che i disegni sono sufficientemente brutti da riportarmi in mente serie tipo i West Coast Avengers di Al Milgrom negli anni '80, posso dire di aver trovato una storia ben scritta ed accattivante. Come dicono molti, deve tanto ad Evangelion... ma se ci aspettiamo originalità ad ogni costo, quali fumetti si salvano, oggi?
Sicuramente Miracleman... ma solo perché è stato realizzato trenta anni fa!


La trama. In un mondo dove i superstiti dell'umanità vivono all'interno di città circondate da enormi mura difensive a causa dell'improvvisa comparsa dei Giganti, creature alte dai tre ai sessanta metri (!) che divorano gli uomini senza un apparente motivo, il giovane Eren Jaeger e sua sorella adottiva Mikasa Ackermann, vedono stravolte le proprie vite dall'attacco di un gigante colossale che conduce alla distruzione della loro città e alla morte della loro madre.

La storia si sviluppa facendoci conoscere altri personaggi, il funzionamento della città e del mondo post "attacco", e delle formazioni militari che vi operano. La tecnologia è molto arretrata (sono passati oltre cento anni dalla fine della civiltà come la conosciamo) e gli uomini si limitano a giocare di rimessa, vivendo all'interno di città con mura ciclopiche. Fin quando, appunto, appare un gigante colossale di sessanta metri (mediamente, non superano i quindici), che abbatte le mura esterne e da il via all'invasione.

La trama si svolge discretamente, le idee ci sono, anche se alcune trovate sono prevedibili, ed i disegni brutti, alla fine, si sopportano.
Certo: non l'avrei premiata come miglior serie straniera, come ha fatto il Napoli Comicon 2014, soprattutto non davanti a titoli - solo per citare un paio di quelli in nomination - come Hawkeye di Fraction e Saga di Vaughan, ma la serie è molto più valida di quello che sembra ad una prima occhiata.

Il fatto che emerga dalla media dei manga pubblicati attualmente, poi, non è indicativo di altro che della scarsa qualità che troviamo sugli scaffali delle fumetterie oggi: tantissimi titoli per tutti i gusti, ma poco, davvero poco di interessante. E, per lo più, ristampe...

Sperando che... il successo non la rovini, allungandola all'infinito e portandola a fare la fine di manga come Berserk, che ha perso completamente il mordente iniziale, ve la consiglio caldamente.



L'Attacco dei Giganti di Hajime Isayama
Planet Manga (Panini Comics)
11 numeri usciti, a breve previsto il 12.
I primi 9 sono stati ristampati, al prezzo di 4,50 euro. Il 10 - al momento non disponibile - e l'11 - realizzato con due copertine diverse "A" e "B" - costano 4,20 euro.

ExMachina: Vaughan colpisce ancora

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Dopo aver recensito il Marvel Now, l'amico Andrea Avolio, competentissimo collezionista ed esperto conoscitore del fumetto USA, ci parla di un'ottima serie Wildstorm...


EX-MACHINA di Brian K. Vaughan & Tony Harris 
Serie USA in 50 numeri conclusa (WILDSTORM – DC COMICS)
Prima edizione in Italia a cura di Magic Press, dieci volumi (esauriti: in particolare il secondo è di difficile reperibilità). I primi due, sono stati ristampati a cura di RW LION in albi mensili nella collana VERTIGO PRESENTA.

Brian K. Vaughan? Quello di Y:The Last Man? Sì esatto proprio lui, solo che Ex-Machina è pure meglio!

Perché? Spieghiamolo subito.



Vi è sicuramente capitato, passeggiando per la vostra città, di sentire un tizio che dice cose del tipo: “il sindaco è un cretino, io invece so esattamente cosa ci sarebbe da fare qui!” oppure: ”se solo fossi io il sindaco allora questa città sarebbe perfetta!” oppure: “che schifo ‘sti politici, se fossi io il sindaco non farei mai nessun compromesso e li prenderei tutti a calci nel c**o”.

Ecco, questa serie vi aiuta a capire perché non fanno fare il sindaco a quel tizio lì.
Qui non ci sono i buoni che vincono e i cattivi che perdono, le manichee distinzioni tra bianco e nero e il cazzotto come unico strumento per risolvere i problemi.

Il protagonista è Mitchell Hundred, un ingegnere elettronico che acquisisce il misteriosissimo (ma fighissimo) potere di dialogare e controllare le macchine (sia digitali che analogiche), decide (con non troppa convinzione) di fare il supereroe, salva (in maniera quasi casuale) una delle due Torri Gemelle nel crollo dell’11 Settembre 2001 e diviene (forse con qualche aiutino dal suo superpotere?) il sindaco della più grande e bella città del mondo (New York ovviamente).

In questa serie il supereroismo è solo un fatto marginale, nulla più che un punto di vista che dà al protagonista una marcia in più per affrontare i veri problemi nel gestire e amministrare le problematiche concrete di una città come NY, problematiche che non risolvi prendendole a cazzotti.

Qui si parla di politica, di compromessi, di attualità, di scelte difficili e argomenti controversi, visti dalla prospettiva di un supereroe; noi insieme al protagonista scopriamo che la realtà è molto più complicata della semplice rappresentazione in quadricromia cui ci abituano i comics, che per governare ci sono tante sfumature cui tener conto, scelte tormentate da prendere e tanti tanti rospi da ingoiare... E allora perché farlo? Perché, se fossimo supereroi basterebbe un cazzotto in faccia al cattivo per fare la nostra parte, ma siccome noi (e anche Mitch Hundred) siamo persone allora, per risolvere i problemi, dobbiamo fare uno sforzo in più, dobbiamo aprire bene gli occhi e le orecchie, frenare la lingua e metterci la testa in quello che facciamo.

Ex-Machina è un fumetto per persone intelligenti e acute, per chi ama ancora leggere di buona politica e per chi, dopo aver letto Machiavelli, non è così stupido da liquidare il suo insegnamento col solito “il fine giustifica i mezzi”.

Andrea Avolio

Foundraising for Comics

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Ancora una volta, ospitiamo un intervento esterno di un nuovo "collaboratore".


Ispirato da questo pezzo quimi sono dato un'occhiata intorno nel mondo del foundraising dei fumetti. 





Dopo aver constatato la sostanziale assenza di progetti per l'Italia, ho dato un'occhiata a quelli d'oltremare e mi sono reso conto di quello che potrebbe essere seriamente il mercato futuro del fumetto di un certo tipo. Negli ultimi 5 anni, almeno, c'è stato chi con diverso entusiasmo, professionalità o cultura del mercato del fumetto ha provato a portare in Italia opere "difficili", mi riferisco a Doonesbury e Cerebus per esempio, che purtroppo non hanno incontrato il gusto del grande pubblico, vuoi per i costi dei singoli volumi vuoi, soprattutto, per la presentazione spesso in sordina degli stessi.

Altri editori hanno provato la via dell'abbonamento, Nova Express con i suoi volumi di strisce.

Sulla spinta di campagne Kickstarter per alcune opere di Tezuka proporrei qualcosa di simile al vecchio "print on demand", portato con non molto successo in Italia anche da Panini alcuni anni fa, ma più evoluto.

Oltre ai titoli oramai orfani citati sopra ci sono a mio avviso altri che potrebbero beneficiare di un progetto Kickstarter o Indiegogo di edizione italiana ad esempio un molto più commerciale Ninja High School, visto da noi una ventina di anni fa in un edizione ad opera di General Press, che in questi giorni è proprio oggetto di una edizione omnibus su Kickstarter che però soffre di spese di spedizione verso l'Europa un pò altine ($ 22) le quali di fatto raddoppierebbero il costo del volume.

Trovo quindi che questa potrebbe essere un'opzione finalmente matura per pubblicare fumetti facendo uso della rete come "termometro" per un prodotto.
Via tutti i sensazionalismi, i "capolavoro imperdibile" nei vari forum messi da gente che legge tavole scansionate e non spende un centesimo, e dentro tutti quelli che ci credono almeno da metterci un euro o di più da comperare il volume in anticipo.

Qui, ad esempio, il caso de L'Insonne

Ovviamente per coloro che sul fumetto ci vivono e ci credono potrebbero esserci opzioni particolari riservate alle fumetterie o a chi decida di acquistare un quantitativo di copie maggiore.


Il Collaboratore Originale

Momenti di Gloria #24

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In fiera, online, in negozio: OVUNQUE, i nostri clienti (che ci amano), sanno regalarci dei grandi momenti. Momenti... di GLORIA!
Qui gli "arretrati"...




10 cm di dimensione artistica
Entra, e mi chiede fumetti sulla seconda guerra mondiale.
"Specifici?" gli chiedo.
"Anche sulla prima!", mi fa lui.
Esce fuori che ha letto Supereroica, e cerca altri fumetti del genere.
Solerte, come un commesso in un negozio di scarpe, gli tiro fuori di tutto: da La Grande Guerra di Becco Giallo, a "tutto Ennis": la Brigata Fucilieri, War is Hell, vari volumi del Sergente Rock. Passo a Historica, quindi.
Mentre lui sfoglia, guarda, valida, parla di Supereroica e della sua passione per le guerre mondiali: "Eh... sai... ho tutta la serie in cantina, in una teca, e mi mancano giusto dieci centimetri da riempire...".
Dieci centimetri di dimensione artistica: un cliente a termine, insomma...
Prende un volume di Azzarello del Sgt Rock. Glielo misuro: "Dai, sei a meno nove scarsi dal traguardo".
Sorride, e se ne va.
Ai prossimi centimetri!


A.A.A. Editore Cercasi
Entra, in un momentaccio ovviamente, e mi chiede se ho contatti con gli editori.
Tra me e me mi chiedo se capita anche alle librerie "normali".
Viene fuori che lui è un autore, anche se non ha mai pubblicato (io sono un calciatore professionista, allora...), ed anni ed anni fa, ha scritto una storia, le avventure di qualcosa, del quale ha fatto solo il numero uno ma... che può mandare avanti a piacimento. E cerca chi gliela pubblichi...
"Ma sei un professionista?"
"Si!".
"Ma hai mai pubblicato?"
"No".
Uhm...


Pornopuffi?
Entra col figlio.
Guardano, guardano. Capita davanti allo scaffale dei Puffi e penso: "Perfetto: cosa meglio dei puffi per un bambino?". Lui prende un volume, lei glielo toglie, lo guarda è fa: “Il Puffo Innamorato? Meglio di no!”. Sia mai!
Mi ricorda quando, anni ed anni fa, ad una fiera, una madre porto via il figlio, scandalizzata, mentre guardava un numero de L'Uomo Ragno dove il protagonista baciava la moglie...


Dylan Dog da duemila euri?
Entra, ragazzino con gli amici. Ottimo: i clienti migliori!! Ehm...
Mi chiede quanto valgono i primi Dylan Dog.
Li ha e vuole una valutazione. Ovviamente sono originali! Ovviamente sono tenuti strabenissimo.
Certo.
Gli spiego quanto può valere il primo: "Se è in ottime condizioni, anche duecento euro".
L'amico del "collezionista" lo guarda e gli fa: "Quindi... i primi dieci... valgono duemila euro?".
Matematico!
Che poi mi sono più stupito della velocità di calcolo che del ragionamento idiota...


Brevi


-"Il manga come si legge? Da destra a sinistra e dal basso in alto?".

-"Cell’hai i fumetti di DIAD? Questi qua..." E e tira fuori un numero di The Walking Dead

Gipi e Strega: si ricomincia da tre

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Come avevamo detto (anche qui), Gipi era tra i candidati per il prestigioso premio Strega 2014. Primo fumetto della storia.
Proprio alcune ore fa, è uscita la "cinquina" dei finalisti: Gipi non c'è

Delusione grandissima, da parte di tutti: addetti, fan. Penso anche da parte dello stesso autore.
Una sconfitta? Probabilmente si, per certi versi.


Ma qualcosa va salvato: non si può ripartire da zero, come diceva Troisi...
Se il fumetto di Gipi era bello e valido prima, se la sua arte ha appassionato decine di migliaia di lettori...
Se ogni volta che appariva in tv o in qualche palcoscenico, ascoltavamo rapiti il "personaggio" Gipi...
Se l'abbiamo sostenuto in questa sua candidatura...

Se tutto questo è vero, allora si può ripartire da questo premio mancato.

Non ho letto gli altri libri candidati: dai commenti, sembrava che non fossero un granché.
Ma, ripeto: non li ho letti. Quindi non posso parlare di scandalo. E, comunque, credo che non ci sia nessun preconcetto in questa esclusione. Lo spero, almeno.

Ma la validità del lavoro di Gipi rimane, e si è comunque arrivati - al primo tentativo - ad un passo dalla finale.

Il fumetto, una volta tanto, è arrivato anche nei "salotti buoni". E le vendite ne gioveranno. E la conoscenza dell'autore e del catalogo dell'editore pure.
Ecco: ora sta anche alla Coconino, "usare" questo suo autore importante per far conoscere i propri libri. E sta anche agli altri editori, pubblicare e pubblicizzare prodotti di qualità. Ai distributori l'onere di farli avere a librerie e fumetterie. A queste ultime, di saper indirizzare i propri clienti - come già fanno, ma sempre meglio - verso il "prodotto" giusto.

Insomma: è stata una bella ubriacatura, un bel sogno.
Ma nulla ci vieta di "ricominciare da tre", dal "tre" che questa ha significato. Non da zero.



Ricordandoci la lezione di Gipi:
Concita De Gregorio: “Voglio sempre evitare la parola fumetto, perché mi sembra che fumetto sia riduttivo. È riduttivo?” 
Gipi: “No. Anzi, secondo me bisognerà abituarsi ad usarla. Lo so, ha un carico strano, che viene da tempi passati, secondo me: ti dice che roba soltanto per bambini, ingenua. 
CDG:  “Sì, un po’ un genere minore…” 
G:  “Eh sì, perché poi viene usata anche in quei termini. Come quando si dice “questo film sembra un fumetto, come se fosse una cosa dispregiativa. Ma i tempi sono cambiati tantissimo.” 
CDG  “E quindi si può dire fumetto?” 
G:  “Si DEVE dire fumetto. E’ un mezzo potentissimo.” 
CDG:  “Allora questi sono libri a fumetti?” 
G:  “Sì.”
(trascrizione presa da Fumettologica)





Si, il fumetto è un mezzo potentissimo.
Leggiamolo, diffondiamolo, senza paura di essere figli di un dio minore, o vergogna che sia "per bambini", come se - tra l'altro - fosse un insulto esser tali.

Complimenti a Gipi, ed a chi, insieme a lui, ci ha provato e creduto.
E buona lettura a tutti.
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